QuickX la piattaforma per transazioni off-chain e cross-chain ad alta velocità

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Un articolo di qualche giorno fa di Picolo Research, sito web che ritengo molto affidabile e che spesso da ottimi consigli di investimento, perchè anch’esso direttamente coinvolto con il progetto Astronaut, parlava dei possibili scenari del mondo delle criptomonete nel 2018. Gli esiti dell’analisi riportata sono positivi, nonostante lo strano momento di depressione attuale, nonostante il Consensus, l’evento dell’anno per le cripto-monete, che ha sempre giovato in termini di prezzo e capitalizzazione.

Tra le conclusioni dell’articolo, si legge che i progetti che avranno succesos in quest’anno, sono quelli che sviluppano o svilupperanno protocolli sulle blockchain esistenti, in grado di migliorarle e potenziarle in termini di scalabilità e quindi velocità.

Ecco perchè oggi ho deciso di scrivere un articolo sul progetto QuickX, progetto per la creazione di protocollo ideato per eseguire transazioni off-chain, quindi scollegato dalla rete. Le transazioni off-chain danno la possibilità di sfruttare al massimo la potenza di calcolo della macchina o delle macchine che entrano in interazione e su cui si lavora e rendono l’interfaccia con la blockchain di riferimento immediata, trasferendo a questa solo i dati digeriti, ovvero elaborati. Il progetto non vuole solo migliorare la velocità di ciascuna blockchain, ma offre la possibilità di eseguire transazioni intra blockchain, cross-chain, una volta creata liquidità sufficiente. Ovvero, man mano che gli investitori decidono di sposatere il proprio volume di scambio sulla piattaforma di QuickX, la velocità di scambio tra blockchain diverse avviene con più velocità e, soprattutto, con meno commissioni.

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Di seguito è riportato una tabella significativa che evidenzia le differenze con i principali competitors, a supporto della qualità del progetto QuickX:

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Il team che vuole finanziare il progetto QuickX non è nuovo al mondo informatico. I membri, infatti, provengono dalla Società Secugenius, molto nota in India per aver ottenuto notevoli riconoscimenti come il premio per l’innovazione, direttamente dal vicepresidente indiano, e nota nel mondo per essere stata nei primi cinque posti delle società di sicurezza informatica nel 2015 e nel 2016, oltre che per avere come cliente la Vodafone. È evidente le capacità dei membri che hannop pensato a questo progetto, come è evidente la fitta rete di relazioni con il mondo della tecnologia avanzata, viste le collaborazioni con i progetti coreani di PayX, CoinBridge, e con altri progetti made in Singapore come Smart chain, Goldiam, Showhand e Centareum. Il progetto di QuickX è, infine, riconosciuto dalla Global Blockchain Foundation.

Partecipando all’ICO è possibile acquistare una fetta dei token messi a disposizione per la vendita, e pari al 50% del totale. Il cambio è stato fissato in 1 ETH = 7.500 QCX. Il valore del token è assicurato dal burning sui token invenduti. Il softcap è molto basso, pari a 4000 ETH; l’hardcap è di 29123 ETH.

I token QCX hanno un valore intrinseco perchè vengono usati sulla piattaforma come GAS per NEO, ovvero finanziando le basse commissioni delle trasnazioni off-chain o cross-chain che avvengono sulla piattaforma. Senza QCX in portafoglio, non è possibile godere di tutte le funzionalità del progetto.

Dichiarazione di limitazione di responsabilità: il presente è un articolo personale contenente mie opinioni e pertanto non può e non deve considerarsi un consiglio finanziario.