BIM Questo sconosciuto
Da qualche tempo si sente parlare di BIM, e dall’uscita della norma UNI 11337 è una mania, un tormentone letteralmente esploso.
BIM BEP LOD LOI DIM FM IOT IFC 5D 6D 7D AR VR […]
Potrei continuare per un bel po' a parlare a monosillabi, ma vi prometto che tra una ventina di post riuscirò anche a farmi capire!
Alzi la mano chi davvero sa cosa sia il BIM, come funziona e soprattutto, perché sta rivoluzionando un po' tutto il Real Estate.
Bene, ho deciso di scrivere questo articolo introduttivo al BIM per far avvicinare chi di voi è curioso a questo mondo digitale che unisce l’architettura all’informatica, e che ha il potere di condurre il processo costruttivo dall’inizio alla fine come il filo d’Arianna.
BIM è l’acronimo di Building Information Modeling, che letteralmente significa modello informativo dell’edificio. Semplificando molto (non me ne vogliano i dottorandi) si disegna in 3D attraverso appositi software l’edificio da costruire e ad ogni oggetto disegnato è possibile associare qualsiasi informazione si desidera.
Quindi il BIM è?
Personalmente risponderei “un processo”, che promuove lo scambio informativo tra tutti gli attori del progetto: architetti, ingegneri, impiantisti, committenti, enti pubblici e utenti finali.
Il principio è semplice: Ognuno dei suddetti attori inserisce nel “modello BIM” le informazioni di cui è responsabile, in modo coerente per rispondere agli obiettivi del progetto.
E quali sarebbero gli obiettivi di questo BIM?
Possono essere tanti e in tanti campi anche molto diversi:
-In progettazione utilizzare il BIM aiuta ad avere una coerenza praticamente perfetta della documentazione prodotta, sia nei disegni che nelle caratteristiche degli elementi utilizzati.
-In analisi energetica è possibile utilizzare il BIM per effettuare simulazioni sul consumo degli edifici.
-In manutenzione costituisce una solida base di dati per gestire l’edificio negli anni.
Il modello BIM è effettivamente un DATA-BASE informativo , per questo non basta un semplice disegnatore per gestire tutto il processo.
E’ necessario avere una base di progettazione e gestione di data-base e dello scambio informativo per poter produrre un modello BIM di qualità e soprattutto che risponda alle esigenze del committente.
E cosa serve per fare questo modello BIM?
I software BIM sono molti e con modalità diverse rispondono tutti alla stessa esigenza: Associare agli oggetti 3D informazioni, produrre elaborati grafici, tabulari e simulazioni di varia natura. Giusto per citarne alcuni tra i più utilizzati troviamo:
Per progettare: Revit, Archicad, Allplan, Tekla
per coordinare: Naviswork e Solibri
Le softwarehouse stanno spingendo molto anche per adattare i loro programmi di vecchia generazione alla metodologia BIM, attraverso il formato di scambio open IFC, ma a quest’ultimo dedicherò un post apposito.
E dove sta la rivoluzione?
La rivoluzione è costituita dalla condivisione del flusso informativo.
L'obiettivo del metodo è quello di avere una progettazione coordinata, verificata, con certezza dei dati e soprattutto simulabile PRIMA dell'inizio del cantiere. Attraverso la metodologia BIM è infatti possibile individuare tutte le cosiddette interferenze non ammissibili, ad esempio tra impianti e struttura, prevedendole e soprattutto risolvendole ed evitando molti dei conflitti in sede di direzione lavori.
Bello no?
Vi lascio con una bella immagine, licenza creative common, condivisa da Nikolai Vassiliev
Seguo con interesse, mi piacerebbe vedere se ci sono applicazioni open source oltre ai noti Revit... e compagnia bella
Un saluto, nicola
Grazie del voto e del commento!
Colgo più che volentieri il tuo spunto, dedicherò qualche prossimo post al mondo open BIM!
A presto!