La scuola di ieri, oggi e...

in #ita7 years ago

Buonasera a tutti, amici Steemittiani,
Oggi vi voglio parlare della scuola, di come in 20 anni o poco più, sia cambiata radicalmente e di come abbia influito in questo cambiamento, la tecnologia.

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Immagine CC0 creative commons

Ma prima devo spiegarvi del perchè di questa mia scelta:

Stamattina mentre parlavo in un forum, scopro che tra gli utenti vi è un ragazzo dell'età di 16 anni, che era a scuola e approfittava della ricreazione (o non ricordo nemmeno quali altri motivi ci possano essere per avere un pò di tempo libero a scuola, tanto è il tempo trascorso dall'ultima volta in cui ho messo piede in un istituto superiore), per poter stare a chiacchera in chat.

Io, ovviamente, attempata rompiballe, gli ho fatto la classica domanda:

Ma così non comprometti la socializzazione con i tuoi compagni?

Mi ha risposto come temevo che potesse rispondere:

Nessun problema, anche gli altri sono al cellulare a chattare su whatsapp

Adesso non vi voglio tediare con tutta la discussione avuta in chat, ma in breve vi dico che mi ha inquadrato una situazione scolastica abbastanza preoccupante, dove i compagni stanno di continuo al cellulare, ma ciò che è peggio è che ci stanno anche i professori, durante i compiti in classe, magari a giocare a Ruzzle!

Torniamo indietro di 24 anni:

Siamo in Sicilia, a Palermo, sono in prima elementare; la mia maestra, unica maestra, ha uno sguardo che fa paura, ride pochissimo e sembra davvero cattiva. Avevo già offeso una maestra dell'asilo dandole della acida, con la ovvia conseguenza che i miei mi hanno rimproverato e mortificato in pubblico varie volte! Questa volta no, con lei non avrei mai avuto il coraggio di sgarrare!

In 5 anni si è rivelata una maestra in gamba e molto materna, dal sorriso quasi impercettibile, ma il suo metodo era rigoroso ed efficiente, tanto da tenere a bada in maniera lodevole tutta la classe, compresi i tipi più difficili.

Le scuole medie le ricordo con piacere, ho avuto tanti professori di cui conservo un bellisimo ricordo che resta immortalato dalle foto della cena di classe dell'ultimo anno. Non ho mai assistito a mancanze di rispetto o disordini, nonostante in classe fossimo davvero assortiti. Vigeva il senso del rispetto reciproco e non era necessario che fossimo tutti dei gran geni con ottimi voti perchè lo meritassimo, bastava essere educati e rispettosi...era la chiave di tutto.

Passiamo al liceo..scuola di gesuiti...rigore e disciplina..tutto era incentrato, al contrario delle scuole medie, sulle capacità dell'alunno, chi era bravo restava, chi era scarso, via, non eranno ammesse bocciature.

Pensate sia esagerato come metodo? Vi dico soltanto come erano impostate le lezioni di storia e filosofia:

Il mio prof., un gesuita, si era inventato un metodo tutto suo, che solo al pensiero, ho ancora gli incubi la notte.

Ognuno di noi, a rotazione, doveva preparare delle micro-lezioni, che lui chiamava Flash, di 30 minuti, su un argomento che dovevamo ricavare o scegliere dalla lezione per casa. Per poter preparare la lezione dovevamo obbligatoriamente passare dalla biblioteca della scuola di cui lui era il direttore, (quindi non vi era scampo), e fare la ricerca dei testi necessari per la lezione. Se l'argomento mancava di originalita e spessore, il 2 era assicurato.
Quindi potete immaginare cosa non ci si inventasse per tirar fuori argomenti mai trattati o accattivanti.
Se poi si era impreparati avevamo a disposizione solo 2 jolly, che potevamo "giocarci", finiti era il solito 2.
Ricordo la prima lezione con questo professore in prima liceo:

" Chi si muove anche solo per raccogliere la penna per terra, va fuori"

Non mancava un giorno che non vi fosse qualcuno in corridoio, tanto che i prof. che si trovavano a passare da lì facevano il sorrisetto per farci capire di aver intuito chi potesse esserci in classe.

Anche la sottoscritta è stata mandata fuori una volta, solo per aver passato un fazzoletto alla mia compagna di banco, che piangeva dopo un'interrogazione andata male.
Ricordo che stava interrogando su Cartesio, mi fece rientrare, e mi ero stranita, in quanto la sua dittatura consisteva nel tenere fuori dalla classe lo studente per tutta la lezione!

Mi fece rintrare per interrogarmi! Anche se che non toccava a me quel giorno..sperava di trovarmi impreparata...non mi giocai i jolly, presi 7 e mezzo, e fu tanta la soddisfazione!

EPILOGO

Tutto questo che vi ho raccontato vorrei che vi facesse riflettere su come sia peggiorato il metodo scolastico, il rapporto tra professori ed alunni e soprattutto come non vi sia più da parte di molti docenti, l'interesse di dare un buon esempio, magari distruggendo lo sforzo di quei pochi che, invece, si spaccano la schiena per fare un buon lavoro, il loro lavoro.

In alcuni casi, ai miei tempi, il metodo sarà stato anche troppo severo e dittatoriale, ma non farei a cambio con quello attuale, anzi sono molto perplessa per il futuro scolastico del mio piccolo, temo che le cose peggioreranno.
Ma non voglio fasciarmi la testa.
C'è tempo.

Per oggi è tutto cari.
Notte.
B.

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Ehi cara @bariski le superiori fatte dai gesuiti mettono i brividi solo al pensiero.

Ci vorrebbe una sana via di mezzo. Non penso che con metodi troppo duri si sproni i ragazzi a dare del proprio meglio, quella è solo paura.
Non credo nemmeno però al metodo di molti professori che ad oggi è fallimentare.

Penso che l’insegnante bravo sia quello che insegni senza incutere timore ma senza essere troppo permissivo. Che sappia catturare l’attenzione degli studenti e che sappia ascoltarli anche.

Sono veramente pochi purtroppo.

Un saluto cara ❤️

Cara @g-e-m-i-n-i concordo su ciò che dici, nemmeno io ammetto il terrore come metodo scolastico, anche perchè nel post lo dico, ho ancora gli incubi! La mia era una scuola rigida, che se volevi frequentare dovevi rispettare certe regole, non erano tutti come il mio prof di storia e folosofia, per carità, c'erano anche umani...però si faceva rispettare, anche se la mia maestra delle elementari lo faceva senza creare terrorismo, ma bastava un suo sguardo che ti si gelava il sangue..è questo ciò che voglio trasmettere, la capacità di una volta nell'ottenere rispetto anche con uno sguardo..ora ti ridono in faccia quando ti va bene! E poi cosa non meno importante la paura che si aveva dei genitori, qualora le cose a scuola non andassero bene..non solo mia ma anche di tutti i imiei compagni. Tutto questo non c'è più. Un abbraccio

Ho fatto un normale ITC, quindi non posso immaginarmi cosa tu possa aver provato con i tuoi insegnanti, ma di professori allucinati ed allucinanti ne ho avuti parecchi anch'io.
Concordo pienamente con te quando dici che scuola aspetterà a mio figlio, perché è un settore che è stato letteralmente rivoluzionato da un po' di tempo a questa parte, sicuramente 50 anni fa c'era troppo rigore ed i professori erano quasi una casta di intoccabili, ma adesso c'è l'opposto: a parte quelli che se ne fregano di tutto e di tutti, ma siamo arrivati al posto che i genitori mettono le mani addosso ai professori perché hanno ripreso il loro figlio, ma stiamo a scherzare?? Dove siamo arrivati, ad una totale inversione dei ruoli.
Ottimo post, @bariski, complimenti davvero!!

Caro @mad-runner grazie sempre parole troppo gentili!
Concordo in pieno su ciò che dici, la scuola nel vero senso del termine non esiste più, come non esistono più i genitori che ti mortificano davanti l'insegnante (quando dico mortificano intendo in senso di rimprovero, non di offesa, sarebbe più che sbagliato come comportamento)...ma adesso mortificano l'insegnante ed i suoi metodi al punto tale che quest'ultima non osa nemmeno più esprimere il proprio parere per paura (me lo ha detto una mia amica che insegna!)
I ragazzi sono lasciati allo sbando, ai loro cellulari e videogiochi, che li rendono o automi o più aggressivi, perchè ciò che conta oggi è farsi vedere figo a qualunque costo. Io sono preoccupata davvero, chi non lo sarebbe? Non siamo tutelati nemmeno a livello istituzionale, dove le ultime decisoni sulla scuola hanno peggiorato il sistema invece di migliorarlo.
Vedremo come si evolverà...c'è tempo...
Grazie di essere passato.

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