Vanità e bellezza
Secondo Wikipedia la vanità è un frivolo compiacimento di sé e delle proprie qualità personali, veri o immaginarie.
La bellezza è insieme di qualità percepite tramite i cinque sensi, che suscitano sensazioni piacevoli, sempre secondo Wikipedia.
Non posso dirvi in che età nascono, non sono vanitosa e non corro preso la bellezza e la moda. Posso dirvi però quando miei figli gli hanno scoperto.
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Il maschio, che è il primogenito, esordi il suo senso di vanità al età di due anni circa, quando inizio a essere un po' più stabile sulle gambe e parlare un po' di più. Essendo molto paffuto da piccolo, iniziò a fare i primi passi al età di 18 mesi. Insieme alla vanità si presento anche un suo senso di bellezza. Praticamente, se non era vestito come voleva non c'era modo di farlo uscire di casa - puntava i piedini e non si muoveva. Ed era anche un impresa costringerlo perché a due anni pesava circa 28 kg, cioè 10 meno rispetto ai miei. E così indossava solo quello che voleva lui. Di conseguenza quando facevo compere per lui me lo portavo per fargli scegliere i vestiti. Anche ora che è ormai grande non gli compro niente senza che è presente, rischio solo di perdere tempo.
La secondogenita, essendo femmina fu più precoce, in tutto. Iniziò a fare i primi passi già a 11 mesi e rinuncio subito al passeggino. Tornando a casa un giorno dal supermercato, mentre ponevo la spesa in cucina mia figlia spari. Cercando per casa, la trovai in camera, davanti allo specchio. Faceva smorfie buffe toccando si i capelli e diceva : ma quanto sono bella, bionda con occhi verdi. Mi piegai in due dal ridere. Invece lei ripeteva solo quello che si sentiva dire da tutti. I capelli poi si sono scuriti, ma la vanità è rimasta. Per questo al età di due anni, mentre io facevo la doccia lei ha deciso che sarebbe stata più bella con capelli corti. Prese le forbici e taglio tutti i riccioli. Per fortuna non si fece male. Le abbiamo dovuto tagliare i capelli quasi a zero. Appena ricresciuti, giocando con la sua amichetta, si fece fare una frangia più bella. Secondo i suoi gusti di bellezza.
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Di conseguenza tutti la scambiavano per un maschietto, anche perché preferiva i pantaloni davanti ai vestitini. Si come non voleva sembrare un maschio, si faceva mettere il vestitino per far capire a tutti di essere una bambina. Indossava anche le scarpe mie col tacco e mettendosi in posa voleva essere fotografata.
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Quando era un po' più grande voleva solo le scarpe di Lelly Kelly, perché piene di lustrini e c'era anche il regalo - braccialetto o cerchietto.
Gli anni sono passati ma niente è cambiato, ogni qualvolta devono uscire succede sempre la stessa cosa - tirano fuori tutti i vestiti e inizia un cambio d'abito e sfilate davanti a me. E inevitabilmente la conclusione : non ho niente da mettere, devo comprare vestiti nuovi. E non parliamo di scarpe.
Quando la verità è un altra, scoppiano sia armadi che scarpiere.
La vanità fa credere ai miei figli, e non solo a loro, che bisogna vestire in un certo qual modo per essere più belli. Secondo il mio parere sono belli qualsiasi cosa indossano, ma sono da parte essendo la mamma. Entrambi dicono che non sono obiettiva e non capisco niente di moda.
Per fortuna non prendono idee drastiche per apparire.
Purtroppo tante persone sono disposte a fare di tutto per soddisfare la propria vanità, ottenendo l'opposto della bellezza. Bisogna anche sapere fin dove spingersi per non diventare ridicoli. Come avete visto, inizia in tenera età, ma con l'avanzare dei anni può diventare penoso, disastroso e poco dignitoso.
Spero di avervi un po' divertito con il mio incontro con la vanità è la bellezza.