Sulle Navi! L'importanza di avere un piano

Il Business Model Canvas è uno strumento di pianificazione strategica molto utile per lo sviluppo di progetti o di gruppi di lavoro. E' stato creato da Alexander Osterwalder poco più di una decina di anni fa ed ha avuto un grandissimo successo e, come sempre accade in questi casi, viene spesso spacciato come strumento miracoloso (e chiaramente non lo è).

immagine di mia proprietà

Trovate altri riferimenti e il modello visuale da stampare a questo link: https://en.wikipedia.org/wiki/Business_Model_Canvas

A chi serve

Può essere utilizzato da tutti (questo è l'aspetto più interessante, la sua altissima flessibilità): dalle aziende molto grandi a quelle medie o piccole, dai gruppi di lavoro, alle associazioni no profit, al singolo professionista.

E' uno strumento che consiglio nelle mie consulenze ed è anche uno strumento che utilizzo per i miei progetti.

In qualche modo sostituisce il tradizionale business plan, non più adatto, secondo me, per le caratteristiche degli scenari attuali (mercati e comunicazione) in cui i progetti devono confrontarsi.

Utilizzerò questo strumento per il viaggio che ho annunciato. In questo post presento le principali caratteristiche.

I principali vantaggi

Qualsiasi attività che vogliamo svolgere, qualsiasi progetto che vogliamo realizzare, ha bisogno di risorse, competenze, prodotti, servizi e tempo. Tutte queste risorse hanno un costo. Non possiamo fare nessun viaggio se non ci poniamo l'obiettivo di avere un ritorno economico in grado di generare un equilibrio tra entrate e uscite. Bisogna essere in grado di coprire le risorse necessarie per lo sviluppo del progetto e ricompensare il lavoro di tutto il gruppo. Se questi obiettivi non vengono raggiunti credo che il viaggio avrà vita breve.

Per esperienza so che il 90% dei progetti che non sono capaci di raggiungere questo equilibrio economico falliscono perché non hanno previsto le difficoltà, i punti critici, le carenze della proposta di valore, le problematiche organizzative, l'inefficacia comunicativa, e così via. Tutte cose queste che possono essere affrontate già in fase di pianificazione strategica attraverso il business model canvas.

Il Business Model Canvas, quindi, è una mappa che ci consente di scegliere gli alleati, trovare le risorse, creare una proposta di valore, determinare le rotte del nostro viaggio.

“Il Business Model descrive la logica con la quale un’organizzazione crea, distribuisce e cattura valore.”
[Alexander Osterwalder]

Come è fatto

Il Business Model Canvas è costituito da 9 blocchi (che possiamo dividere in 3 parti), questa numerazione e suddivisione è mia:

Parte 1: La proposta di valore
blocco 1: value proposition

Parte 2: La costruzione della proposta di valore
blocco 2: Le attività necessarie per creare la proposta di valore
blocco 3: le risorse necessarie per le attività del blocco 2
blocco 4: i partner necessari per le attività del blocco 2
blocco 5: i costi necessari per la creazione e la valorizzazione della proposta di valore

Parte 3: L'offerta della proposta di valore
blocco 6: La relazione con i destinatari della nostra proposta di valore
blocco 7: I segmenti attraverso i quali dividere per caratteristiche e affinità i destinatari della nostra proposta di valore
blocco 8: I canali di distribuzione della proposta di valore
blocco 9: i flussi di guadagno generati dalla nostra proposta di valore

L'applicazione del Business Model Canvas può avvenire su diversi livelli.

l'esempio di una casa editrice

Livello 1: possiamo avere un Business Model Canvas per l'attività generale della casa editrice.

Livello 2: un business Model Canvas per ogni collana della casa editrice

Livello 3: un business Model Canvas per ogni libro di ogni collana della casa editrice

Vi sembra complesso?

No, si tratta solo di una semplificazione in realtà.

Perché ciò su cui voglio basare il viaggio non è una semplice casa editrice, ma più una agenzia che ha il compito di sviluppare e valorizzare progetti editoriali con gli scenari attuali e, in questo caso, i livelli sono più di tre (vedremo che sono anche trasversali, ai punti di vista degli attori coinvolti e dalle parti diverse che il singolo attore dovrà sostenere).

Vi sembrava più semplice organizzare e gestire un viaggio? No, non è affatto semplice, questo è quello che ho definito come "avere un approccio professionale". Pensare di prendere una scorciatoia, per me, è un grande errore, perché alla fine della scorciatoia, probabilmente, bisognerà tornare indietro e ricominciare da capo.

Esempi di scorciatoie?

1. pensare di fare tutto da soli
2. pretendere l'aiuto degli altri
3. pretendere di gestire e indirizzare comunità
4. sopravvalutare le proprie abilità
5. non fare un piano strategico elaborato
6. ignorare quello che fanno gli altri
7. non investire col proprio tempo nelle relazioni di qualità
8. credere di essere più furbi degli altri
9. accontentarsi di alcune piccole soddisfazioni (per vanità)
10. usare la forza dove è necessario usare la flessibilità