Guerra dei mondi - introduzione

Devo dire che l'annuncio di @marcodobrovich che presto farà una proposta a cui lavora da tempo mi ha reso un po' pigro. Mi sono detto, aspettiamo questo post che sicuramente sarà interessante e ricco di spunti, non sprechiamo energie con altri miei post...

Perché avevo deciso di scrivere tre post collegati allo stesso argomento: uno introduttivo e altri due di approfondimento e di spiegazione. Alla fine mi son deciso di pubblicare il primo, per gli altri si vedrà....

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siamo in guerra

E' proprio così, siamo in guerra. Da quanto tempo? Ci sono opinioni diverse a riguardo, c'è chi dice da oltre duemila anni.

Abbiamo assoluto bisogno che questa guerra finisca, perché le due parti che si affrontano hanno necessità l'una dell'altra per creare una nuova cultura, e oggi non possiamo fare a meno di una nuova cultura.

Una delle due parti, dopo anni di sorti alterne, è oggi molto più forte dell'altra, ma la più debole è molto valorosa e non pare proprio che la più forte sia in grado di vincere la guerra. Questo è lo stallo in cui ci troviamo.

Non ci sono conferenze di pace o trattati in corso che possono far pensare che una delle due parti (o entrambe) siano intenzionate a concludere veramente questa guerra.

L'unica speranza è data dal fatto che sono tutti esausti, che molti non ricordano neanche più le origini e le motivazioni di questo conflitto.

L'odio è talmente forte che ognuna delle parti in guerra non riconosce il diritto all'esistenza all'altra parte.

E laddove si tenti di costruire una vita ordinaria nonostante la guerra (è così lunga che bisogna pur vivere l'ordinario), tutte e due le parti non riescono a costruire nulla di buono per la propria comunità. Le due parti, chiuse in se stesse, non sono in grado di creare soluzioni a nessun tipo di problema.

disegnare una mappa

Ora, bisogna conoscere quali sono le parti in guerra, le ragioni dell'una e dell'altra parte, chi sono coloro che si arricchiscono in questa guerra, quelli che la subiscono, quelli che lavorano per la pace, quelli che da partigiani cercano di liberare territori occupati, quelli che da mercenari si spostano da una parte all'altra, quelli che pensano ancora (ma si può oggi pensare cosi?) che la vittoria della propria parte sia la salvezza, quelli che non sanno neanche di stare in guerra, quelli che sono scappati, rifugiandosi in qualche landa sperduta e desolata.

Che questa conoscenza sia in grado di creare una mappa, per coloro che si muoveranno quando la guerra sarà finita.

vita da mercenario

Io ho combattuto per entrambe le parti, da mercenario. Dentro di me so di essere vicino ad una delle due parti, ma come mercenario ho combattuto per entrambi i fronti. Sono stato costretto? In qualche modo è proprio così, ma sono stato costretto perché la mia forza individuale, la mia capacità nel credere nella pace (perché bisogna esserne capaci) non era così alta.

Non è difficile fare il mercenario in questa guerra, perché non ci sono confini spaziali che separano l'una dall'altra parte e ognuno, se vuole, può spostarsi con facilità (ognuna delle due parti è contenta di avere un nuovo soldato tra le proprie fila, e non ha risorse né strumenti per colpire coloro che vanno dall'altra parte).

Ma ora siamo tutti stanchi, anche i mercenari sono stanchi. E anche i guerrafondai, coloro che si divertono nei conflitti, trovano ormai in questa guerra logora e insensata pochi motivi di eccitazione.

le parti in guerra

Le parti in guerra non hanno nomi, non sono nazioni o continenti o fazioni o gruppi o società e così via, sarò costretto a richiamarle attraverso concetti che non sono mai stati utilizzati per descrivere questa guerra e proprio per questo sono sicuro genereranno ad alcuni confusione e ambiguità.

Alle origini era la filosofia e la scienza
Oggi sono tecnici e narratori