Etica e steemit: fuori luogo?steemCreated with Sketch.

in #ita7 years ago (edited)

Anche nell'epoca in cui il singolo cittadino (se vuole lavorare) deve essere imprenditore di se stesso (cosa secondo me giusta e sbagliata allo stesso tempo, ma che sicuramente ha fatto molti danni nell'approccio di molti aspiranti creatori di contenuto) l'etica non è mai fuori luogo.

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foto di mia proprietà

"Etica", che parolone? Ma cosa intendo?


Da vocabolario treccani abbiamo:

nel linguaggio filosofico, ogni dottrina o riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell'uomo, soprattutto in quanto intenda indicare quale sia il vero bene e quali i mezzi atti a conseguirlo, quali siano i doveri morali verso sé stessi e verso gli altri, e quali i criteri per giudicare sulla moralità delle azioni umane.

Da questa definizione si comprende che l'etica è una pratica intesa come "riflessione intorno a...", e non un "essere giusti" (o nel giusto). Non è mia intenzione discutere sul corretto modo di intendere la parola, ne scelgo uno e poi il significato nel mio testo va inteso in questo modo.

Un modo molto comune di intendere il significato di questa parola porta a pensare alla persona etica come la persona giusta, buona, in sintonia col bene, mentre alla persona non etica come la persona malvagia, cattiva, che produce il male. Per intendere così bisogna avere già chiaro (cioè bisogna sapere ed essere convinti di questo sapere) cos'è il bene e cos'è il male.

Io, invece, quando penso alla persona etica penso a colui che semplicemente (il bene e il male non entrano in gioco ora) pone una riflessione (approfondita) sul proprio fare. Al contrario, una persona non etica è colui che, di solito privilegiando gli aspetti operativi (come raggiungo questo risultato?), non si disturba più di tanto per gli aspetti etici (perché sto cercando di raggiungere questo risultato? E proprio quello che serve? Il vantaggio di raggiungere questo risultato è solo mio o della comunità?).

In questo caso il bene e il male sono il risultato della mia pratica, non la qualità che devo possedere. E come risultato, il bene e il male sono da considerarsi sempre relativi e non assoluti, relativi al percorso specifico, fatto da un individuo, da una gruppo, da una comunità, da una cultura.

Niente di più di questo. Il mio significato di "etica" è semplice . Se poi vogliamo estendere il significato di riflessione a quello di pensare (operazione eccessiva lo so, è per capirci) quello a cui mi riferisco è quel semplice ma saggio invito a pensare prima di agire.

Nella mia accezione, quindi, non si fa riferimento a ciò che è giusto e a ciò che è sbagliato in assoluto, tant'è che nel significato così utilizzato si potrebbe anche dire che esiste un'etica del criminale (del male). Questo non significa che io sia un "nichilista", ma semplicemente che voglio spogliare il tutto da significati assoluti perché questi sì che stanno sull'iperuranio.

perché scomodare l'etica?


Perché penso che noi oggi, in questo tempo, il tempo dello sbrigare le cose (come diceva Nietszche nella citazione in un mio precedente post), della velocità, abbiamo bisogno più che mai di pensare prima di agire, forse ci sarà utile:

  1. Per fare bene le cose;
  2. Per evitare delusioni (che spesso derivano da aspettative infondate e superficiali).

accogliere più obiettivi

Questo post ha come obiettivo di coinvolgere anche una sola persona? Bene!
Questo post ha come obiettivo di coinvolgere molte persone? Bene!
Questo post ha l'obiettivo di coinvolgere il maggior numero di persone Bene!

Sono appassionato di filosofia e voglio che il mio post sia letto e commentato da migliaia di persone?
Forse è meglio che non parli di filosofia!(?) Forse è meglio che scrivi di altro(?).

Ma se sono, invece, un appassionato di filosofia e voglio coinvolgere altri appassionati o persone che possono incuriosirsi sui temi filosofici (diciamo quei due-dieci utenti della comunità con queste caratteristiche)? Cosa sono in questo caso?

Sono per caso una persona che si vuole ghettizzare? Uno snob che parla usando paroloni inutili e che non sono di utilizzo pratico per nessuno?

Come vedete, sto cominciando ad affrontare questioni etiche (sono proprio un bel perditempo!)

Obiettivi, misure e e mercati


Quanti libri devo vendere per avere successo?

Ho venduto 1.000 libri:
se ho pubblicato un libro di poesia o di filosofia ho fatto un successone;
se ho pubblicato un saggio di politica ho fatto un risultato così-così;
se ho scritto un romanzo di genere è andata malissimo.

E se ho scritto un libro e neanche dieci persone se lo sono comprato, cosa sono? Un incompetente? Un fallito? Uno che ha perso tempo?

No, non sono d'accordo con nessuna di queste posizioni.

Volevo chiudere con un video tratto da una trasmissione della rai del 1974 (preso da youtube), dove Pier Paolo Pasolini parla intorno al valore (qualità) da difendere, ma siccome non è possibile, per questioni di copyright, riporto l'estratto testuale:

[Pasolini sta parlando della strada antica che conduce alla porta di Orte] questa strada, con questo selciato sconnesso e antico, non è niente, non è quasi niente, è un'umile cosa, non si può nemmeno confrontare con certe opere d'arte, d'autore, stupende, della tradizione italiana. Eppure io penso che questa stradina da niente, così umile, sia da difendere con lo stesso accanimento, con la stessa buona volontà, con lo stesso rigore, con cui si difende l'opera d'arte di un grande autore. Esattamente come si deve difendere il patrimonio ella poesia popolare, anonima, [allo stesso modo di] come [si difende] la poesia d'autore, quella di Petrarca, di Dante [...] Voglio difendere qualcosa che non è sanzionato, che non è codificato, che nessuno difende, che è opera, diciamo così, del popolo, di un'intera storia, dell'intera storia del popolo di una città, di un'infinità di uomini senza nome che però hanno lavorato all'interno di un'epoca che poi ha prodotto i frutti più estremi e più assoluti nelle opere d'arte e d'autore.

Chissà perché io ho sempre pensato, e penso ancora, fin dalla sua nascita, che il web possa essere un grande strumento per far questo.

Sort:  

Grazie a questo post ho capito di non aver mai capito cosa significhi "etica" ... E l'estratto di Pasolini è meraviglioso e mi trova perfettamente d'accordo 😊 Grazie!

L'etica non è mai fuori luogo. Essa può fare la differenza fra un articolo ben fatto e un articolo superficiale, fra una cosa fatta con passione e una fatta per passatempo. Per come la vedo non c'è passione senza etica e non c'è etica senza passione.

d'accordo, l'etica anche secondo me non è mai fuori luogo, soprattutto oggi, dove non è chiaro come si evolverà il nostro mondo (la nostra società), oggi più che mai non è possibile delegare la riflessione sul senso del nostro fare ad altri.

Mai provato a fare un selciato? Ci vuole tecnica, conoscenza... e arte. Filosofia... capisco poco, come questo post, infatti faccio il tecnico che mi viene meglio 😀😀.

Però Pasolini mi è piaciuto. Un saluto, nicola

Infatti, però è chiaro che se prendi quel selciato e lo metti di fronte a... che so... alla Basilica di San Pietro, il selciato diventa un'umile opera... 🙂

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