Il mio piccolo rifugio.

Quando mi sono trasferita nella mia nuova casa, dopo la separazione, entrata nel piccolo soggiorno di questa abitazione di circa 53 mq, onestamente mi veniva da piangere.
I mobili che ho trovato erano vecchi e non rispecchiavano affatto il mio stile, i pavimenti un disastro, il cucinino, non parliamone nemmeno .
Ho deciso di venire a vivere qui con i miei due figli, perché per questioni logistiche, sono vicina ai miei genitori, nello stesso palazzo. Loro sopra ed io al piano terra. Sono stati giorni trafelati quelli che hanno preceduto il trasloco vero e proprio. Abbiamo iniziato a ridipingere le pareti di un bel grigio brillantinato, sia in camera che in soggiorno. Mano a mano che queste prendevano colore ed i mobili e suppellettili iniziali, sparivano, il mio umore si è risollevato.
Non ho fatto grandi lavori di restauro, anche perché sono in affitto e onestamente, non avrei potuto permettermelo a livello economico.
Tutto ciò che è oggi la mia casetta, è frutto di piccole e costanti migliorie quotidiane. Un mattoncino alla volta, anche se, molto c'è ancora da sistemare a mio avviso. E tutto è migliorabile.
La prima cosa a cui ho pensato, entrando in questa casa, è stata quella di rendere accogliente la stanza dei miei ragazzi. Stavamo già affrontando un passo complicato, almeno che il loro rifugio fosse per loro confortevole . Con il tempo, i due letti singoli sono stati rimpiazzati da due letti che scorrono uno sotto l'altro. Questo perché la stanza è piccola e mi sembrava di teneteli in gabbia.
Anche durante questo trasloco, mi ha accompagnata il tavolo che mi fece mio padre circa 16 anni fa, quello che è entrato nella mia prima casa, a Genova. E da allora mi ha accompagnata in tutti i nostri spostamenti. Mio padre è un bravissimo carpentiere navale capace di realizzare di tutto o quasi. Negli ultimi mesi abbiamo ridimensionato la lunghezza di questo tavolo per poterci muovere più agevolmente attraverso la minuscola stanza, che fa sia da sala da pranzo che salotto. Ed il "nonno", come ormai viene chiamato, si è prestato a realizzare la modifica.

La mia camera, come dicevo inizialmente, è stata pitturata con un bel grigio pieno di brillantini e corredato da una scritta di fianco al mio letto "ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare".
Il mio letto in ferro battuto si sposa meravigliosamente con il guardaroba ed il comò che ho qui trovato al mio arrivo, in stile arte povera. Ho poi acquistato 2 comodini shabby, decorato il letto con lucine varie, e tappezzato muri con decorazioni di vario genere.
In questo momento mi sto dedicando, quando i soldi me lo permettono, a rimettere in ordine il cucinino. Sto cambiando i pensili, scegliendo uno stile country, ho sostituito il lampadario e modificato da me il mobile del lavandino, vecchio, triste e malandato.
Ho deciso di applicare con la colla vinilica, sulle antine del lavandino, carta decorativa, sempre in stile country e cambiare le. Vecchie maniglie di plastica, con pomelli molto carini.
Inoltre la parte in legno che rimaneva bianca, è stata dipinta di grigio, colore che ho ripreso pitturando il cassettone delle tapparelle.
La mia casa è piccola, ma quando entri qui ti senti abbracciato e coccolato.
Le lucine sparse ovunque rimandano un atmosfera calda e rilassante, le candele accese scaldano il cuore e l'anima. Inizialmente non ero affatto contenta, anzi, a tratti avevo un groppo in gola e mi ripetevo che sarebbe stata una sistemazione momentanea.
Ma ora, non cambierei più per nessun motivo, nonostante le dimensioni ridotte, e nonostante il bagno, essendo molto ben curato, in quanto ristrutturato poco prima che io entrassi, abbia un grande difetto, non ha la vasca.... Mi manca tanto fare un bel bagno caldo, con la musica di sottofondo e le mie candele accese sul bordo.
Il tutto accompagnato da una buona lettura....
Non è da escludere che in futuro non decida di fare una piccola modifica e mi faccia installare nuovamente una vasca, magari combinata, con doccia.

Ho anche un piccolo giardino, una sorta di corridoio, ho recintato tutto con delle paratie grigliate di legno e la scorsa primavera, non trovando strutture esterne che, a livello di misure, facessero al caso mio, io e mio padre, abbiamo pensato, progettato e costruito un piccolo gazebo in legno, su cui poi ho montato un tendone bianco ed un canniccio, per fare ombra. È stata un'ottima idea, per sfruttare questo piccolo pezzo di giardino e per poter fare colazione con i miei ragazzi o cenare in assoluto relax.
I lavori sono stati tanti etanto ancora ho da fare per realizzare ciò che desidero, ma ad oggi posso ritenermi assolutamente soddisfatta dei risultati ottenuti.