Stessa storia, stesso posto...?...Semplicemente Gli Anni

in #ita6 years ago
Quando ho letto il contest di @serialfiller, Gli anni, al quale partecipo con questo post, la prima cosa che ho fatto è stata quella di contattarlo per sapere se fossi stato ancora in tempo per la partecipazione. Il suo «Ciao, sei assolutamente in tempo», mi rese davvero felice. Gli anni, anzi, quegli anni sono stati indimenticabili non solo per chi li ha vissuti, ma anche per chi è nato dopo.


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immagine CC0

Era il 1997 e gli 883 facevano un concerto di fronte al Duomo di Milano, la piazza era gremita di persone, non c’era un pertugio per infilare uno spillo, ma nessuno si spingeva si chiacchierava con persone mai viste prima. Sembra di essere tutti ad una grande festa, eravamo “inscatolati” come sardine, ma c’era una leggiadra “brezza musicale” che portava tutti grandi e piccini a cantare in coro le canzoni degli 883. Di li a poco venne a piovere, ma l’evento atmosferico non scoraggiò la folla che, come una distesa montuosa in primavera, inizio a far sbucare un numero infinito di piccoli funghi colorati e il concerto andò avanti, incurante della pioggia scrosciante. Quell’unità di genere l’ho vissuta poche volte in vita mia, grandi, piccoli, metallari, rocchettari, amanti della musica dance, erano tutti li uniti e cantavano sotto la pioggia e Max iniziò ad intonare le note de Gli Anni…

Credo che quando si guarda al passato, si compia un vero e proprio viaggio dentro se stessi, alle volte scoprendo molto di più di ciò che si è vissuto.


«Stessa storia, stesso posto, stesso bar…»


Ho sempre cercato di cogliere le unicità e le differenze di tutte le epoche, eppure, alle volte ci si rende conto che non tutto cambia, forse, cambiano le vesti ma non la funzione di alcuni posti.
Pensiamo al bar, che cita Max nella canzone Gli anni. Non è forse un punto di ritrovo, dove assidui avventori sostano, ma anche persone di passaggio. Un luogo dove persone e “pezzi di vita” si incontrano. Ma anche nei primi dell’800 c’erano dei primordiali Bar, i caffè che diedero i natali a tantissime idee rivoluzionarie e non. E come non ricordare il nome di alcune delle prime chat digitali, dei primi forum su internet, le Community cafè. Anche li possiamo parlare di « Stessa storia, stesso posto, stesso bar ».

Ma veniamo a noi a quegli anni.

Il bar per me era quello dell’oratorio dove ci si trovava il pomeriggio, si noleggiava il pallone, si giocava per ore senza stancarsi mai, tutti insieme, raccontandosi, immaginando e sognando ciò che saremmo stati, ambizioni, progetti futuri, delusioni, sogni…
Erano anni dove la presenza vera, palpabile di un amico faceva la differenza. Dove il contatto umano era ad un picco massimo, dove le ginocchia sbucciate e i gomiti abrasi erano il pane quotidiano dello stare insieme.
I cartoni animati erano diversi, guardavo sulla Rai “Le avventure del bosco piccolo ”, era un cartone molto educativo parlava di un gruppo di animali, che dovevano migrare perché il loro bosco era stato scelto come luogo per far sorgere villette e questi facevano un patto, il cosidetto “Patto di mutuo soccorso”, dove predatori e prede si impegnavano a proteggersi vicendevolmente per tutta la durata del viaggio che li avrebbe condotti verso una riserva naturale protetta.
Che anni fantastici, che bello trovare in un cartone animato problematiche come, la crisi ambientale, patti giuridici, principi di lealtà, dignità, amicizia e amore.
Le persone non parlano più, cosi, non compongono più così, ma credetemi sono certo che è questo che desiderano.


«..gli anni delle immense compagnie, gli anni in motorino sempre in due..»


Questa parte l’ho sempre sentita mia, nei primi anni del 2000 compivo i miei 14 anni e con loro arrivava il motorino, un Ovetto MBK color celeste. Ho tantissimi ricordi legati a quel motorino, compagno di avventure, ma soprattutto vero legame, collante, tra le compagnie. Ricordo che giravamo insieme per ore e ore e macinavamo tonnellate di chilometri. L’importante non era tanto la meta, ma il viaggio…
Ogni volta sembrava un motoraduno, il bar di quell’oratorio che da bambini ci vedeva arrivare con le bicicletta adesso era colmo di motorini, Malaguti Phantom F12, Booster Mbk, Malaguti F10, Areox MBK, Sr Aprilia, Rs Aprilia, Gilera Runner e tanti altri. Era bellissimo vedere trenta e più persone con i loro motorini, andare in giro senza bisogno di una partita, di un concerto, con la sola voglia di stare insieme.
Eh si Max, erano proprio belle quelle immense compagnie e quei tragitti sempre in due. Ricordo che aprivo la visiera del mio Suomy giallo e respiravo un aria, purissima, ero felice e fondamentalmente senza fare chissà cosa..
Quella spensieratezza era il frutto di una instancabile ricerca di pace e armonia con tutto ciò che ci circondava


« …gli anni di che belli erano i film… »


In quegli anni sono usciti film eccezionali, nel 1995, anno di uscita de Gli Anni, Mel Gibson ci regalava una stupenda interpretazione in “Braveheart - cuore impavido”, film che seguiva quel filone di principi di cui si parlava prima. Keanu Reeves ci catturava con “Il profumo del mosto selvatico” con un fantastico Giancarlo Giannini e uno spettacolare Anthony Quinn, un misto di emozione capace di commuovere anche i cuori più duri. Ma la vera rivoluzione di quegli anni fu“Toy Story -il mondo dei giocattoli” il primissimo di una tipologia di film che avrebbe cambiato la storia dei cartoni animati, del cinema e dei film di animazione e perché no anche della Pixar e di conseguenza del compianto Steve Jobs.

Che anni fantastici un periodo che non verrà mai cancellato, un misto di innovazione, di tumulto, di rivoluzione, che avrebbero segnato di li a poco cambiamenti strutturali della nostra società, computer, cellulari, internet, avrebbero nel giro di pochi anni posto un velo su quegli anni, ma un velo trasparente, perché quegli anni sono stati troppo belli e così pieni di luce da non poter essere spenti, ma come ci dice lo stesso Max:
«…il tempo passa per tutti lo sai, nessuno indietro lo riporterà neppure noi…»

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Un'ottima partecipazione la tua! È stato piacevole e quasi emozionante leggere i tuoi ricordi. Bravo.

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Grazie @pawpawpaw :D è stato bello fare un tuffo nel passato e cercare di trasmettere attraverso i miei ricordi quegli anni

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