Pennabilli - Città degli Artisti di Strada.

Eccomi di nuovo a parlarvi delle bellezze del mio territorio, questa volta con il mio paesino preferito: Pennabilli.

[Immagine di proprietà dell'autore] (a sx il Roccione, al centro il paese, a dx la Rupe)

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Pennabilli è un paese in provincia di Rimini, più precisamente si trova nel suo entroterra.
Ho passato gran parte della mia adolescenza in questo posto, facendo grigliate a casa dei miei amici e poi dormendo in tenda, nei campi, trascorrendo serate intorno al fuoco con birre e musica.
E' un posto a cui sono molto affezionata perché mi ricorda tantissimi momenti belli della mia vita.
Per spiegarvi meglio la storia di questo paese e descrivervi la sua bellezza, ho deciso, per una volta, di fare da turista e di scattare qualche foto.

Le prime notizie su Pennabilli risalgono all'epoca etrusca e romana. Il paese sorge su due alture che oggi sono dette Roccione e Rupe, le quali diedero vita a due comunità distinte: quella della "Penna" e quella dei "Billi".
Nei primi anni 1000, un membro della famiglia Carpegna diede inizio alla costruzione della rocca sul Roccione: ebbe così inizio il celebre casato dei Malatesta, il quale avrebbe dominato tutta la Romagna.
Nel 1350 il castello di Billi e di Pennasi unirono, creando un comune che venne dominato dai Malatesta, dai Montefeltro, dai Medici e dallo Stato Pontificio.
Nel 1571, papa Gregorio XIII diede il titolo di città a Pennabilli.

La città ha fatto parte della regione delle Marche fino ad agosto 2009 quando, insieme agli altri sei comuni dell'Alta Valmarecchia, è passata a far parte della regione Emilia Romagna.

IL SUO LEGAME CON IL TIBET

La storia che unisce Pennabilli al Tibet risale al XVIII secolo quando Orazio Olivieri fondò una Missione Cattolica a Lhasa: scrisse, addirittura, il primo dizionario italo-tibetano.
Tenzin Gyatso, Dalai Lama, nel 1994 visitò Pennabilli in occasione del 250° anniversario dalla morte di padre Orazio.
Il Dalai Lama tornò nel 2005, inaugurando, sul Roccione Alto, una campana affiancata da tre manikorli, in memoria del missionario.
Ogni manikorlo presenta il mantra buddhista "Om Mani Padme Hum" (Salve o Gioiello nel fiore di loto).

Per i tibetani, far girare il manikorlo sarebbe un invocazione rivolta al cielo.
Tutti hanno libero accesso alla campana e, tante volte, durante i miei pomeriggi o serata passate in paese, ho girato il manikorlo e poi suonato la campana.
Dicono che se lo fai chiedendo qualcosa o sperando tanto, questa esaudisca i tuoi desideri.

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Dopo questa introduzione alla storia della città e ai suoi legami con il Tibet torniamo a noi, addentrandoci tra le sue vie!
Arrivando a Pennabilli, passando per la Marecchiese, poco prima del cartello con su scritto il nome della città, troviamo alla nostra destra una struttura in metallo che rappresenta due artisti di strada, due acrobati, gli artisti che sono soliti riempire Pennabilli ogni anno, dal 1997, con Artisti In Piazza Festival Internazionale Degli Artisti Di Strada, che quest'anno si terrà il 14-15-16-17 giugno.

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E' proprio questa la parte più affascinante della città: in questi quattro giorni , durante l'anno, a Pennabilli regna un clima magico tra mangiafuoco, funamboli, statue viventi, trapezisti, danzatori africani, spettacoli teatrali, musica folk, festa praticamente ininterrotta, ricca di luci e colpi di scena.
Etnie che si uniscono, persone diverse unite tutte dalla stessa emozione: meraviglia, stupore.
Ma non voglio raccontarvi troppo, appena finito il festival scriverò un post e metterò tante foto nella speranza di riuscire a trasmettere anche a voi quella magia.

Dopo questa struttura, appena entrati in città, vi ritroverete a fianco del piccolo Cinema Gambrinus.
E' un cinema, a conduzione familiare, e, prima che a Rimini aprissero il cinema a multisale, era proprio lì che tutti andavano a vedere film, visto che è sempre stato l'unico cinema dell'entroterra.
Io continuo ad andarci anche ora perché mi piace che ti facciano sentire come a casa.

Continuando dritti, si arriva alla piazza del comune, dove in inverno, fino a qualche anno fa, installavano una pista per il pattinaggio sul ghiaccio.
Qui si può parcheggiare l'automobile: ve lo consiglio perchè è una piccola cittadina da vivere a piedi, solo così si può godere di tutte le bellezze che ha da mostrarci.
Una volta arrivati nella piazza principale ci troviamo il Duomo con tutta la sua maestosità.

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Prendendo la piccola via vicino al Duomo, incontriamo l'anfiteatro, dove, nell'antico palazzo comunale, troviamo il Mateureka, museo del calcolo.

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Purtroppo io e i musei, ultimamente, non andiamo d'accordo, l'ho trovato chiuso quindi ho potuto fare la foto solo all'esterno.
Proseguendo su questa via, si passa sotto ad un piccolo arco e si arriva all' Orto dei frutti dimenticati di Tonino Guerra, poeta e scrittore.
Qui sono presenti opere artistiche e varietà antiche di alberi da frutto.

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E' un bellissimo posto dove assaporare la natura in tutta tranquillità. Infatti tutti i ragazzini sono soliti trascorrere diverse ore al sole chiaccherando e scherzando in questo posto.
Dopo aver fatto il pieno di pace e relax, mi dirigo di nuovo verso la piazza proseguendo fino al lato opposto al Duomo, prendendo via Tonino Guerra, ritrovandomi nella parte bassa del Roccione proprio vicino alle mura malatestiane.

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Questa è sempre stata la via più bella del paese. Da qui si può ammirare la splendida Rupe e tutto il nostro bellissimo territorio.

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Il panorama è veramente incredibile e molto suggestivo.
Arrivata quasi in fondo alla via, proseguo lungo la salita e attraverso le vie interne del paese che sono molto caratteristiche

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Arrivando in cima mi ritrovo al Saloon, posto dove, d'estate, viene organizzato il Random Party, festa a tema in cui ci si veste come si vuole, nei modi più assurdi e si trascorre la serata ballando e bevendo all'aperto.
Una volta superato il Saloon, si arriva alla "scalata" del Roccione Alto, dove si trova la campana tibetana.
Una volta tornati nelle piccole vie della città, si incontra il teatro Vittoria, piccolo ma molto carino.
Il mio piccolo viaggio da turista finisce qui.

Sono posti che ho sempre vissuto ma che ho guardato poche volte con occhi da turista.
Pennabilli è una cittadina ricca di storia, di magia e racconti che merita di essere visitata.
Ogni angolo ha qualcosa da raccontare.
Meritano molto anche le feste Artisti in piazza (che come ho detto tratterò in modo approfondito prossimamente con un nuovo post) e la Mostra Nazionale dell'Antiquariato che, dal 1970, si svolge nel mese di luglio.
Sicuramente in queste due occasioni farete più faticarla a visitarla nel dettaglio ma sono comunque due feste degne di nota.

Molto probabilmente sarò stata di parte ma Pennabilli è una parte molto importante della mia vita e, nonostante questo, ho cercato di descriverla nel modo più obiettivo possibile.
Se capitate nel nostro entroterra fateci un salto... non ve ne pentirete!