Passione fotografia.

Poco più di un mese fa, appena mi sono iscritta a Steemit, ricordo di aver scritto che tra le mie passioni c'era pure la fotografia.
Sinceramente non ricordo esattamente il periodo in cui iniziai a portarmi dentro questa passione.
Quando ero piccola, eravamo soliti andare in vacanza sia al mare che in montagna e una nostra compagna fedele era la videocamera.

Immagine CC0 creative commons

Ci piaceva tantissimo, una volta tornati a casa, riguardare quei filmini dove io e mio fratello correvamo spensierati, costruivamo castelli di sabbia in riva al mare con la mamma oppure rivedere qualche battibecco.
La parte che però mi piaceva di più era quando, dopo tantissima insistenza, mio babbo decideva di lasciar riprendere me e mio fratello.
Non vi dico il mal di stomaco nel riguardare le immagini, così tanto mosse che ti facevano girare la testa, ma per noi era una grandissima conquista.
Mi sentivo come se mi avessero dato un compito importantissimo e volevo svolgerlo al meglio.
Chiaramente non ci riuscivo ma mi impegnavo veramente.

Dopo la passione per la telecamera, capendo che non faceva per me, iniziai a guardare con molto interesse le macchine fotografiche.
I primi anni non ne avevamo una, era d'usanza comprare quelle usa e getta e quelle erano intoccabili per noi bambini: c'erano tot foto a disposizione e, di certo, io le avrei usate alla cavolo quindi niente foto per me.
Di solito era mio babbo che scattava le foto, non perchè ce l'avesse come passione in particolare ma era sempre bello tornare a casa e sfogliare il nostro album dei ricordi. Li conservo ancora tutti.

Per me, conquistarmi quelle macchine fotografiche fu un vero lavoro, ricordo che cominciavo sin dalla prima foto a fare la noia per riuscire a scattarne una, ma puntualmente mi venivano lasciate le ultime due.
Mi accontentavo, solo che la prima la scattavo sempre con mezzo dito davanti, nella seconda il soggetto c'era ma era sempre mossa.
Quando poi il fotografo le sviluppava, ricordo che rideva sempre e faceva battutine come dire:
"Si vede che hai lasciato le ultime foto ai tuoi figli" e io pensavo "Sì perchè tu, infatti, quando avevi la mia età eri già un professionista".
Ma lasciando stare la mia antipatia per il fotografo, da quei bruttissimi primi scatti credo nacque la mia passione.

Non ho mai studiato nulla riguardante la fotografia, sia chiaro, non credo di essere la persona più brava del mondo e nemmeno quella con più conoscenze ma sto imparando sul campo.

Con gli anni, abbiamo comprato le prime macchine fotografiche a pellicola, quelle non usa e getta, ma normalissime macchine fotografiche che poi ti costringevano di nuovo ad andare dal fotografo per sviluppare le foto.

Immagine CC0 creative commons

A quindici anni, mi regalarono la mia prima macchina fotografica digitale per Natale ed ero esaltatissima!
Iniziai a cimentarmi nelle prime foto più dettagliate, ricordo che prendevo il motorino insieme alla mie amiche e andavo in giro per il paese a scattare foto, nei prati...
Praticamente ogni cosa era diventato il mio soggetto preferito e mi sono resa conto, molto presto, che quelle foto facevano schifo.

Erano fatte così, con l'entusiasmo ma non trasmettevano veramente nulla.
Iniziai a capire che le foto belle erano veramente quelle che si fanno nei momenti giusti, fatte per caso, spontanee e che ritraggono un momento.
Inoltre si aggiungeva il fatto che a me le cose digitali sono sempre piaciute poco. Ho sempre preferito sfogliare gli album fotografici piuttosto che vedere le foto al computer.

(Immagine di proprietà dell'autore)

Con il passare degli anni sono un pò migliorata ma poi la mia attenzione si è spostata sulla Instanx Mini e presi pure quella. La meraviglia di scattare e di avere subito tra le mani qualcosa da sfogliare e da aggiungere all'album mi aveva attirata troppo.

(Immagine di proprietà dell'autore)

Da quando sto con D, gli ho trasmesso questa passione e così lui, in grande stile, si è comprato direttamente la sua bella fotocamera professionale con un miliardo di obiettivi e pure il telescopio per vedere le stelle e attaccarci un apparecchio apposta per farci addirittura le foto.
Non potete capire il mio sconforto iniziale...era da una vita che desideravo una macchina professionale per imparare veramente a fare delle foto fatte con la grazia e lui arriva e compra tutto ovviamente non facendomi toccare nulla perchè "Guai se la rovini".
Ero tornata al punto di partenza come quando avevo circa sei anni.

Le sere d'estate ci appostavamo al lago a fare notturne, le domeniche le trascorrevamo tra scampagnate e fare foto alla natura. Inizialmente non riuscivo a capire niente di quello che mi spiegava: apertura del diaframma, la focale...era arabo.
Con tutta la calma che lo contraddistingue, mi insegnò tutti i termini e le varie modalità di utilizzo, come regolare le impostazioni della macchina in manuale e, due anni fa, mi regalò la mia adorata macchina professionale.
Ora è sempre con me, con noi. Adoriamo andarcene a fare foto per ore.

(Immagine di proprietà dell'autore)

Sto ancora cercando di imparare tanto, di strada ce n'è da fare ma per ora mi sto appassionando alle macro e mi piacerebbe postarvi qualche scatto!!

(Immagine di proprietà dell'autore) Fiore.

(Immagine di proprietà dell'autore) Ragnetto.

(Immagine di proprietà dell'autore) Piantina di peperoncino.

(Immagine di proprietà dell'autore) Piantina di peperoncino.

Concludo dicendo che per me le foto sono molto importanti. Sono un bagaglio di ricordi che ci portiamo dietro.
Mi piace fotografare ma non lo faccio sempre, non voglio rovinarmi tutti i momenti belli, rischiando di non godermeli a pieno.
Però, una cosa bellissima che continuerò sempre a dire è che non c'è niente di più bello che sedersi tutti insieme a rivedere instantanee e ricordare i momenti magici della nostra vita.