Il "#bar", la nostra giungla!

In questi ultimi giorni si è parlato del "Bar", la stanza su Discord frequentata da alcuni membri della comunità italiana, tra cui la sottoscritta.
Mi è dispiaciuto molto venire a conoscenza del fatto che alcune persone non si siano sentite integrate all'interno del gruppo.
Mi sono iscritta su Steemit a marzo quindi è davvero da poco tempo che sono qui.

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Ricordo di essere entrata in punta di piedi sia sulla piattaforma, sia su Discord.
Presto ho conosciuto @nicola71 che, oltre ad aver avuto una pazienza incredibile (chiedeteglielo, confermerà ;)), è diventato un amico.
E' stato lui a dirmi che, una volta diventata utente consapevole, mi sarei divertita nelle varie chat.

Dopo un paio di giorni dalla promozione, ho scritto nel bar. A primo impatto, ho pensato "Chi mai mi considererà, non conosco nessuno"; non facevo altro che leggere discorsi infiniti e persone che scrivevano a raffica.
Poi, ho letto un nome, quello di @g-e-m-i-n-i. Lei è stata una delle prime persone che ho iniziato a seguire su Steemit ed è stata una delle prime ad accogliermi con gentilezza nel gruppo.

Inizialmente partecipavo poco ai discorsi all'interno del bar, non riuscivo proprio a starci dietro. Mi sembravano cose senza senso, gente che si taggava in ogni dove, ironia che non comprendevo assolutamente.
Poi ho capito. Sì, ho capito che era un posto dove ognuno parlava di quel che voleva (ovviamente nei limiti del possibile e nel rispetto degli altri).
Sono riuscita a fare le mie prime domande, ho iniziato a legare con altre ragazze e sono pure arrivate le prime prese in giro, alle quali sono caduta come un'allocca.
La prima in assoluto è stata quella di @sciack che mi fece credere di avere un gatto sulla spalla nella foto profilo mentre in realtà era frutto di Photoshop e io lì, come una cretina, a dire "che bello, wow!" e mille cavolate simili, accentuando così la mia bella figura.

Mi vergognai come una scema ma risi tanto. Finalmente qualcuno aveva scherzato con me e mi sentivo sempre più parte del gruppo. Da quel momento anche io cominciai a ridere e scherzare con gli altri.
Capìì molto presto che le "regole" del bar sono:

• essere autoironici;
• essere ironici con gli altri;
• non prendersela.
  Nessuno lì dentro è serio, per questo non bisognerebbe prendersela troppo.
  Chiaro, esistono dei limiti e se qualcosa ci dà fastidio è giusto farlo presente e mettere un alt.

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Ora il bar è diventato parte della mia giornata, mi cambia l'umore ed è un posto dove si parla veramente di tutto.
I discorsi passano dal cibo, alle diete, alle "presunte relazioni del bar", alle donne che si schierano contro gli uomini e viceversa, a come smacchiare delle scarpe da tennis, le prese in giro, alle classiche conversazioni maschili sulle donne (a cui noi donne tocca assistere) e chi più ne ha, più ne metta.
Sono discorsi insensati, si passa da un estremo all'altro solo per puro divertimento e per abbattere la noia e lo stress del lavoro giornaliero.

Non posso dire di conoscere tutti o di aver legato con ognuno di loro, siamo in tanti, sono arrivata da poco e per ora sto costruendo amicizie con alcuni di loro.
Posso assicurarvi che troverete delle belle persone: musicisti, architetti, psicologi, segretarie..gente comune, con la quale avremo qualcosa in comune!
Per questo vorrei dire che:
"Sono lieta di accogliere nella nostra giungla chiunque voglia partecipare a questi discorsi insensati. Ci vuole un pò per capire come siamo fatti, ma presto ne farai parte anhe tu e non potrai più farne a meno! Ti ritroverai a bere spritz con gli amici e a scrivere in chat con noi di emerite cavolate!
Non lasciatevi intimorire dai mille messaggi in un minuto, presto lo farete anche voi. Buttatevi anche voi nella mischia, non arrendetevi subito."

Personalmente cercherò di essere più attenta ai nuovi arrivati per aiutarli ad integrarsi, come altri già fanno e hanno fatto con me!

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Vi aspettiamo per una birra virtuale!