35 Seconds of Eternity: Tracy McGrady [ITA-ENG]
Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi alla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di 9.000 tiri. Ho perso quasi 300 partite. Per 36 volte i miei compagni si sono affidati a me per il tiro decisivo… e l’ho sbagliato. Ho fallito tante e tante e tante volte nella mia vita. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.
Ho voluto aprire questo articolo con una citazione del più grande cestista di tutti i tempi (anche se a mio avviso "The Chosen One" non ha nulla da invidiare a sua maestà Michael Jordan), in contrasto con la carriera del protagonista della storia di quest'oggi: Tracy Lamar McGrady Jr, per tutti gli amanti della palla a spicchi semplicemente "T - Mac".
McGrady in carriera non ha mai vinto l'anello NBA, per un motivo molto semplice:
Non è mai arrivato alle Finals, o per essere più precisi: non ha mai superato il primo turno dei Playoff della National Basketball Association. E' evidente che parliamo di un giocatore i cui risultati di squadra siano stati fallimentari ma individualmente T-Mac resta uno dei giocatori più amati e potenzialmente devastanti che si siano visti su un parquet negli ultimi 25 anni.
Detiene tuttora la miglior media punti per un giocatore nelle partite disputate nel Christmas Day, detiene il record di Franchigia con gli Orlando Magic per punti segnati in una singola gara di Playoff (46 punti) e per singola gara di regular season (addirittura 62). Per i Magic detiene anche altri record, tra cui maggior numero di punti in un quarto ed in un tempo, oltre a il record per numero di triple in un tempo. Ha partecipato a 7 All Star Game, top scorer nel 2003 e nel 2004, titolo di Most Improved Player nel 2001 e una serie di presenze in primo, secondo e terzo quintetto più forte della stagione. Insomma un giocatore speciale anche se allergico alla vittoria.
Ma T-Mac è e sarà ricordato per altro, per una prestazione che trascende la mera statistica, che supera confini geografici e temporali e si lancia verso l'eternità. L'evento ha una data e un luogo ben precisi: 9 dicembre 2004, Toyota Center, Houston (Texas).
Siamo nel quarto quarto della partita di Regular Season tra i San Antonio Spurs di Greg Popovich e gli Houston Rockets di Jeff Van Gundy. La partita è sul 76-68 per gli Speroni e mancano solo 35 secondi al termine della gara. In qualsiasi sport di qualsiasi universo io giochi sarebbero chiusi, ma non nel basket, non nella NBA, non su un parquet dove quella notte sta correndo un ragazzo nativo di Bartow (Florida) con la maglia numero 1 dei Rockets. Quello che succede in quei 35 secondi è qualcosa che va oltre l'immaginazione. Il crescendo di emozione mista ad adrenalina, di suspence mista ad incredulità è di quelli che fanno venire la pelle d'oca. Chi come me ha avuto la fortuna di seguire in diretta la partita, col commento in italiano di Flavio Tranquillo e Federico Buffa , sa perfettamente di cosa io stia parlando. 35 secondi di estasi cestistica un piccolo spaccato di vita in cui tutti gli spettatori hanno fatto il tifo per la stessa persona, tutti gli sportivi del pianeta sono diventati McGrady in quel momento.
35 secondi al termine 76-68: tripla di McGrady e si va sul 76-71
31.9 secondi al termine e San Antonio si porta sul 78-71
24.3 secondi al termine: McGrady nell'indifferenza generale porta palla e tira con l'uomo addosso. Segna da 3 punti e subisce fallo, andando in lunetta con il tiro libero supplementare per il potenziale -3 Houston e ovviamente non sbaglia portando i Rockets sul 78-75. Gli animi iniziano a diventare roventi e qualcuno inizia a pregustare l'impresa, ma nessuno immaginava che sarebbe successo quel che poi si è verificato.
16.2 secondi al termine e Tim Duncan va in lunetta e non sbaglia portando gli Spurs avanti nuovamente di 2 possessi.
11.2 secondi al termine: McGrady ormai al posto del canestro vede una vasca da bagno. Palleggio, arresto e tiro da 9 metri con mano in faccia da parte di quello che da molti era considerato il miglior difensore dell'intera NBA: Bruce Bowen. Inutile dire che la palla entra dentro senza toccare il ferro, solo retina! Siamo sul punteggio di 80-78. La rimonta impossibile è lì a 2 passi.
Ma siccome le leggende non si creano da sole T-Mac nell'azione successiva con palla in mano Spurs decide di andarsi a rubare l'eternità sottraendo dalle mani di Devin Brown la palla, correre verso la metà campo avversaria, arresto e tiro da 9 metri. Mancano 1.8 secondi affinchè la leggenda diventi storia. Tutti guardiamo in quella parabola discendente della palla scivolata dalle mani di T-Mac qualcosa di speciale, vediamo in essa il sogno, la poesia di quello sport, ci sentiamo partecipi di un evento storico in diretta, pregustiamo la possibilità di dire un giorno ai nostri nipotini sognanti davanti a youtube: "ero sveglio quella notte, c'ero anch'io davanti alla tv".
Anche stavolta si sente il rumore del nylon, la palla accarezza la retina e va dentro. THE END!!!
78-79-80-81....Houston batte San Antonio 81-80, T-Mac batte San Antonio con 13 punti negli ultimi 35 secondi ed entra nella personale Hall Of Fame di tutti gli appassionati, per poi entrare in quella vera nel 2017 pur non avendo mai vinto nulla, pur non essendo mai stato in grado di essere veramente decisivo. Il risultato non conta, almeno nel suo caso quello che ha contato è stato il serbatoio di emozioni regalate al mondo della pallacanestro, emozioni che ancora oggi contagiano milioni di persone che magari nel 2004 non erano ancora nate e che oggi chiederanno ai loro padri, nonni e fratelli: tu c'eri davanti alla tv il 9 dicembre 2004?
Non sono un padre e ovviamente non sono un nonno ancora ma a quella domanda con orgoglio potrei rispondere:"si io c'ero!".
Ho aperto con una frase del divino MJ, voglio chiudere con una frase del giornalista o meglio narratore sportivo più appassionante della nostra generazione, Federico Buffa che di T-Mac diceva:
Tracy McGrady è quella bellissima storia d’amore che sai che ti farà stare male, sai che ti tradirà, ma non la lasceresti mai.
Grazie per avermi letto, alla prossima amici. Come sempre se vi è piaciuto l'articolo:
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************ENGLISH VERSION**************
I've missed more than 9000 shots in my career. I've lost almost 300 games. 26 times, I've been trusted to take the game winning shot and missed. I've failed over and over and over again in my life. And that is why I succeed.
I wanted to open this article with a quote from the greatest basketball player of all time (although in my opinion "The Chosen One" has nothing to envy to his majesty Michael Jordan), in contrast to the career of the protagonist of this story: Tracy Lamar McGrady Jr, for all lovers of the wedges ball simply "T - Mac".
McGrady in career has never won the NBA ring, for a very simple reason: He never got to the Finals, or to be more precise: he never passed the first round of the National Basketball Association's Playoffs. It is clear that we are talking about a player whose team results have been unsuccessful but individually T-Mac remains one of the most loved and potentially devastating players seen on a parquet in the last 25 years.
Still holds the best average points for a player in the matches played in Christmas Day, holds the franchise record with the Orlando Magic for points scored in a single Playoff race (46 points) and for a single regular season race (even 62). For the Magic also holds other records, including more points in a quarter and in a time, in addition to the record for the number of triples in a time. He participated in 7 All Star Game, top scorer in 2003 and in 2004, title of Most Improved Player in 2001 and a series of appearances in the first, second and third highest quintet of the season. In short, a special player even if allergic to victory.
But T-Mac is and will be remembered for more, for a performance that transcends the mere statistics, which overcomes geographical and temporal boundaries and launches towards eternity. The event has a precise date and place: December 9, 2004, Toyota Center, Houston (Texas). We are in the fourth quarter of the Regular Season match between Greg Popovich's San Antonio Spurs and Jeff Van Gundy's Houston Rockets.
The match is on 76-68 for the Spurs and there are only 35 seconds left until the end of the game. In any sport of any universe the game would be closed, but not in basketball, not in the NBA, not on a parquet where that night is running a boy native of Bartow (Florida) with the number 1 shirt of the Rockets. What happens in those 35 seconds is something that goes beyond imagination. The rising of emotion mixed with adrenaline, of suspense mixed with disbelief is one that gives goose bumps. Who, like myself was lucky enough to follow the game on live that night, with the comment in Italian of Flavio Tranquillo and Federico Buffa, knows perfectly what I'm talking about. 35 seconds of ecstasy, a small slice of life in which all the spectators have been rooting for the same person, all the sportsman on the planet have become McGrady at that time.
35 seconds at the end 76-68: 3 points-shoot for McGrady and the scores are 76-71
31.9 seconds at the end and San Antonio goes away on 78-71
24.3 seconds at the end: McGrady in general indifference brings ball and pulls with the man on. Score 3 points and suffers a foul, going into the lunette with the extra free throw for the potential -3 Houston and obviously McGrady don't fail the shoot, bringing the Rockets on 78-75. Souls start to get hot and someone starts to look forward to the business, but no one imagined what would happen happened.
16.2 seconds at the end and Tim Duncan goes for 2 free throws. He didn't miss the appointment with the 2 points and takes the Spurs 80-75.
11.2 seconds at the end: McGrady now sees a bathtub in place of the basket. Dribble, stop and shot from 9 meters with a hand in the face by what many considered the best defender of the entire NBA: Bruce Bowen. Needless to say, the ball goes in without touching the iron, only the net! We are on the score of 80-78. The impossible comeback is there !
But the legends are not created by themselves, T-Mac in the next action with the ball in Spurs hand decides to go and steal the eternity subtracting from the hands of Devin Brown the ball, run towards the opposing midfield, stopping and shooting from 9 meters. Missing 1.8 seconds for the legend to become history. We all look at that parable of the ball slipped from the hands of T-Mac something special, we see in it the dream, the poetry of that sport, we feel part of a historical event live, we look forward to say one day to our nephews dreaming in front of youtube: "I was awake that night, I was there in front of the TV".
Once again, the noise of the nylon is heard, the ball caresses the net and goes inside. THE END !!!
78-79-80-81....Houston beats San Antonio 81-80, T-Mac beats San Antonio with 13 points in the last 35 seconds and enters in the personal Hall Of Fame of all fans, and then enter in the real one in 2017 even though he never won anything, although not having never been able to be truly decisive. The result does not count, at least in his case what has counted has been the reservoir of emotions given to the basketball world, emotions that today still affect millions of people who maybe in 2004 were not born yet and that today they will ask their fathers, grandparents and brothers: were you there in front of the TV on December 9th 2004?
I'm not a father and obviously I'm not a grandfather yet but to that question with pride I could answer: "yes I was there!".
I opened with a phrase of the divine MJ, I want to close with a phrase from the journalist or rather the most exciting sports storyteller of our generation, Federico Buffa who of T-Mac said:
Tracy McGrady is that beautiful love story that you know will make you sick, you know it will betray you, but you would never leave it.
Thanks for reading, to the next friend. As always, if you liked the article:
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Post impeccabile, scritto in maniera perfetta! Non potevi raccontare in modo migliore una delle imprese più belle e appassionanti della storia dell'NBA, i miei complimenti!
Grazie dei complimenti. I 35 secondi di McGrady restano una delle cose più emozionanti mai viste a livello sportivo, non sono state decisive, non hanno portato alla vittoria di un anello ma restano nella mente a lungo, anche grazie a buffa e tranquillo che a mio avviso costituiscono la coppia più bella del giornalismo italiano.