E ora parola all'esperto
Guardavo un video sul canale programmer’s di youtube dove un tizio si lamentava circa un noto sito che propone corsi online. In pratica qualcuno gli ha letteralmente fregato il suo corso gratuito sul tubo, per presentarlo a pagamento nella piattaforma.
Al di là della rogna della pirateria e della poca tutela negli Stati Uniti rispetto a quella che godiamo nella tanto maltrattata Italia, ad un certo punto il ragazzo pone una domanda interessante.
Questo sito propone corsi di esperti, ma poi come è piuttosto evidente dal suo caso, non sa chi siano gli insegnanti. Cioè l’esperto, o meglio la parola esperto, è usata un tanto al chilo in ogni dove.
Mi ricordo qualche anno dopo il terribile 11 settembre uno dei tanti video della teoria del complotto. Ad un certo punto introducono un tizio, un esperto delle twin towers. Cioè un esperto delle torri gemelle; quindi sarà un architetto, un ingegnere civile o qualcuno che ha condotto studi sui materiali. No, l’esperto era un tizio qualunque che era stato decine di volte in visita alle torri come “visitor”. A riprova di ciò molti badge che lo comprovavano.
In pratica è come se un parigino fosse esperto della torre Eiffel perché è andato su quelle 15/20 volte. Ok sarai esperto nel conoscere il tempo che occorre per arrivare su, se gli ascensori erano confortevoli o quale periodo dell’anno si gode la vista migliore una volta in cima. Ma l’esperto in questione ha parlato di come sono collassate le torri e di altre questioni di cui potrei benissimo parlarne pure io come cultura generale e che la scena l’ha vista attraverso i video.
Eppure l’esperto, colui che mette (o dovrebbe mettere) un punto fermo alle varie questioni di cui è chiamato a parlare, è una sorta di titolo nobiliare concesso o elargito da chiunque, chiaramente se lo fa un giornalista o un politico, esso diventa pure “bollinato” di qualità, come le famose banane il cui adesivo auto proclama un qualche tipo di autorevolezza.
Un titolo che ho persino avuto in talune occasioni e che non nego solletichi l’ego. Ho un sito che parla di escursioni di montagna, visto che ne sono un appassionato assieme ad amici e colleghi, quindi sarei un esperto. Eppure l’anno scorso questo esperto per due volte si è trovato in situazioni degne di un deficiente. Infatti nel momento più critico di una delle due ho pensato che se fossi volato giù cosa avrebbero scritto i giornali “Esperto muore in montagna”. Che ironia..
Come mi faceva notare un anziano montanaro “se ci fai caso gli esperti che poi schiattano non figurano mai malgari o gente del luogo”. Ed in effetti è così, anche gente a cui poi hanno dedicato rifugi o sentieri, erano persone che amavano la montagna, ci andavano spesso, ma in realtà non ci vivevano. Erano quindi degli esperti? Se devo esprimere un dato oggettivo, il fatto che ci abbiano rimesso la vita mi fa propendere per il no.
E in tv o nei giornali quanti esperti vengono propinati ogni mese? Impossibile censirli, qualcuno almeno tenta di dare un po’ di curriculum vitae sull’argomento, ma la realtà dei fatti è che ci si deve fidare, magari non direttamente della persona in se, ma di chi lo propone come tale nella speranza che due miseri controlli in croce li abbiano fatti.
Siccome non esiste una categoria o una associazione degli esperti che li tuteli dai cazzari di turno, quando sentite il prossimo esperto valutate in modo critico e razionale nel merito quanto dice, se possibile verificate, e quindi fidatevi, sapendo che la fiducia non è per sempre, ma si può revocare in ogni istante.
Interessante spunto! Concordo con te in ogni senso. Aggiungo di più. Un'esperto.. dovrebbe avere l'umiltà di mettere in conto di non sapere tutto, ma di avere ancora tanto da imparare.
si verissimo, c'è poi anche il caso di quando il conduttore fa lo smargiassa con le domande scritte da altri, come a dire ne so più di te (esperto).
Hai usato it anzichè ita.
La questione che poni è interessante, però, prendo l'esempio che fai dell'andare in montagna, siccome anche io sono un appassionato. I montagnini raramente schiattano in montagna anche perchè ci abitano ma non ci "vanno", cioè restano in paese o nel loro appeggio, non sentono nessun desiderio di arrivare in vetta o ad un rifugio. Comunque oltre a cercare di capire se un esperto è un esperto e il cv non dice molto, usare sempre il buonsenso aiuta.
eh il caldo.. e sto porco dinci di correttore, ogni volta che fanno un aggiornamento lo riattivano.
Sul discorso che non ci vanno si e no, nel senso che è vero che non ci vanno abitualmente ma ci sono stati. Tempo fa ad una malga mi fermo come mio solito a consumare qualcosa, e la vecchina mi chiede dove sono stato, e nel parlare ha citato particolari per cui era chiaro che ci fosse stata, magari 20 anni prima, ma c'era stata.