Coronavirus: le teorie del complotto

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"La paranoia della cospirazione universale non finirà mai e non puoi stanarla perché non sai mai cosa c’è dietro. È una tentazione psicologica della nostra specie".
Umberto Eco

Come se la situazione a causa dell'epidemia del coronavirus non fosse abbastanza drammatica in sé ecco che immancabilmente a generare confusione e instillare ulteriori ansie e paure emergono le più fantasiose teorie del complotto. E' abbastanza diverterte andare ad analizzarle anche per dimostrarne le contraddizioni interne.

La prima teoria di cui si ha conoscenza è quella che il coronavirus sarebbe in realtà un arma biologica di tipo militare. A questo punto la teoria si biforca in due sottoteorie tra loro confliggenti. Da un lato c'è chi paventa che siano stati gli Stati Uniti ad utilizzarla contro la Cina per bloccarne la crescita. Dall'altro lato c'è chi sostiene che sia un arma biologica cinese sfuggita accidentalmente dal loro laboratorio di Wuhan.

Ora che la crisi sanitaria è arrivata in Italia non potevano mancare le varianti nazionali alla tesi del complotto. C'è chi sostiene che il coronavirus sia arrivato in Italia proprio per volontà americana di punirci a causa della firma del memorandum d'intesa Italia-Cina sulla Via della Seta e poi c'è anche chi sostiene che si tratti di una crisi sanitaria ampiamente sopravvalutata al fine di commissariare l'Italia sulla scorta dell'emergenza. In quest'ultimo caso si tratterebbe di un vero e proprio colpo di stato per interposto virus.

Come potete vedere c'è una tesi complottista adatta per ogni tipo di idiosincrasia del teorico: chi è antiamericano sostiene la tesi che siano stati gli americani; chi è anticinese sostiene che il virus sia sfuggito agli stessi cinesi; chi non ha particolare simpatia per il governo sostiene che sia una montatura per fare un colpo di stato.

Ma soprattutto ciò che si evince è che l'uomo è pronto a mettere in moto la fantasia al fine per evitare di guardare alla dura realtà: l'uomo non domina il mondo e la natura ma è semplicemente un animale dell'ecosistema e come tale fragile ed esposto alle regole biologiche esattamente come qualsiasi altro animale del pianeta.