Dear Steemians,
Summing up for this year is both easy and difficult.
On one hand, it was a year that has united people's lives. Of course, there are those who worked on the front line to combat Covid19, there are those who have practically always been at home, there are those who have had mourning and those who have had births in the family. Adults who could worked from home while the kids studied at home.
There have been few trips. Few new loves. Some weddings. Many unsung funerals. Many have lost their jobs or ended up in layoffs. Someone got a promotion. Someone celebrated reaching maturity or the end of the study without throwing any party. Someone was fine at home while someone else suffered it. Someone tried to ignore the quarantine and to continue to live as if there was no covid, but even the most transgressive after all certainly could not live a normal year.
There has been worse or better, but we have all been marked by the pandemic this year . However, this year ends with a hope: the arrival of the vaccine, a greater understanding of this disease and therefore of the treatments that can be implemented.

At the beginning of the year I was working in a crowded, cultural place, which closed its doors in early March and subsequently reduced hires. I spent the first lockdown closed at home, looking for jobs opportunity with the fear of even going out to shopping, but without wanting to send my parents there.
Spring was coming, then summer was approaching: the covid was a novelty, an oddity, and it seemed to be resolved within a decent time, when cases decreases. In short, there was fear and hope.
I spent a quiet summer, dull but going to the beach and taking a lot of walks with a few friends. I also had good times and in some cases I mistakenly forgot the covid threat as many: while remaining aware, in some cases I have let my guard down too much, but fortunately without consequences. After all, it was summer and the heat was gracing us.
I didn't go dancing even though the open-air clubs were open, but there were too many people at some aperitifs by the sea, I must admit. I remember the uncomfortable feeling suddenly seeing so many people after months of isolation, and being more afraid than pleased to see them.

At the end of the summer I found the work I am currently doing, with its pros and cons since unfortunately it is not a home-based job. In short, I'm trying to live with the risk of Covid while trying to minimize the possibility of taking it, doing everything I can to protect myself, and keeping the mask at home to protect my dears.
It has also been a year that has led many to reflect on their lifestyle and on the things that matter. I have done a lot of cleaning up on my things and have made far fewer unnecessary purchases.
I joined Steemit, I met a very active and courteous community with which it was a pleasure to be able to share thoughts and emotions, helping me to reflect and vent in many cases.
For Christmas, however, I decided to give a little frivolity, so I got some perfumes for my loved ones, in the hope that soon there will be opportunities to go out, socialize, be beautiful.

And therefore, in a year of crude and harsh truths, of renunciations and sacrifices, I hope that you can all allow yourself at least a little frivolity, a cuddle against this leap year: allow yourself to be beautiful.

(Picture from Pixabay)

Cari Steemians,
Tirare le somme per questo anno risulta al contempo facile e difficile.
Si è per altro trattato di un anno che ha accomunato le vite delle persone. Certo, c'è chi ha lavorato in prima linea per contrastare il Covid19, c'è chi è stato praticamente sempre a casa, c'è chi ha avuto delle perdite e chi delle nascite in famiglia. Gli adulti che potevano hanno fatto lavorato da casa mentre i ragazzi studiavano in casa.
Ci sono stati pochi viaggi. Pochi nuovi amori. Qualche matrimonio. Molti funerali non celebrati. Molti hanno perso il lavoro o sono finiti in cassa integrazione. Qualcuno ha avuto una promozione. Qualcuno ha festeggiato il raggiungimento della maturità o la fine degli studi senza dare alcuna festa. Qualcuno è stato bene a casa mentre qualcun'altro ha sofferto le quattro mura. Qualcuno ha cercato di fare finta di nulla e continuare a vivere come se non ci fosse il covid, ma anche i più trasgressivi in fondo non hanno potuto certamente vivere un anno normale.
C'è stato di peggio o di meglio, ma siamo tutti stati segnati dalla pandemia quest'anno. Quest'anno che termina comunque con una speranza: l'arrivo del vaccino, una maggior comprensione di questa malattia e dunque delle cure da poter attuare.

Io ad inizio anno lavoravo in un luogo affollato, di cultura, che ha chiuso i battenti i primi di marzo e ridotto in seguito le assunzioni. Ho trascorso il primo lockdown chiuso in casa, cercando lavoro con la paura di andare anche a fare la spesa, ma senza volerci mandare i miei genitori.
Arrivava la primavera, si avvicinava poi l'estate: il covid era una novità, quasi folle, sembrava dovesse comunque risolversi nell'arco di un tempo decente, con la diminuzione dei casi. C'era insomma paura e speranza.
Ho passato un'estate tranquilla, sotto tono ma andando al mare e facendo molte passeggiate con pochi amici. Ho passato anche dei bei momenti ed in alcuni casi ho erroneamente scordato come molti la minaccia covid: pur restando accorto, in alcuni casi ho abbassato decisamente troppo la guardia, ma fortunatamente senza conseguenze. Del resto era estate e il caldo ci stava graziando.
Non sono andato a ballare anche se c'erano i locali aperti, ma a qualche aperitivo sul mare c'era un po' troppa gente, lo devo riconoscere. Ricordo la sensazione di disagio nel vedere improvvisamente così tante persone dopo mesi di isolamento, e l'aver più paura che piacere nel vederle.

Sul finire dell'estate ho trovato il lavoro che sto svolgendo attualmente, con i suoi pro e contro visto che purtroppo non si tratta di un lavoro home-based. Sto cercando insomma di convivere con il rischio del Covid cercando al contempo di minimizzare il più possibile la possibilità di prenderlo, attuando tutto ciò che posso per proteggermi, e tenendo la mascherina anche in casa per proteggere i miei.
Mi sono iscritto a Steemit, ho conosciuto una community molto attiva e cortese con cui è stato un piacere poter condividere pensieri ed emozioni, aiutandomi a riflettere e sfogare in molti casi.
E' stato anche un anno che ha portato in molti a riflettere sul proprio stile di vita e sulle cose che contano . Ho fatto molti ripulisti tra le mie cose e ho fatto molti meno acquisti inutili.
Per Natale tuttavia ho deciso di regalare un po' di frivolezza, così ho preso dei profumi per i miei cari, nella speranza che presto si avranno occasioni per uscire, socializzare, farsi belli.

E dunque, in un anno di crude e dure verità, di rinunce e sacrifici, spero che tutti vi possiate concedere almeno un po' di frivolezza, una coccola contro questo anno bisestile: concedetevi di essere belli.