Un manifesto sul futuro

Domani è il nostro anniversario e sono ancora indeciso su cosa regalarle.

Un mazzo di fiori sarà l'antipasto ma poi..

Il profumo di Mrs. Unbelievable o la collana edizione SuperLady?

Oramai la città pullula delle pubblicità dei nostri supereroi.

Poverini.

Penso spesso a quanto debbano sentirsi usati.

Uomini e donne potentissimi ma piccoli ingranaggi di una ruota più grande.

Le multinazionali e le unità sovranazionali sono riusciti ad ingabbiare anche questi esseri cosi potenti.

E' incredibile.

Come fanno?

Anatomy Girl è divenuta l'idolo delle teenager grazie a quella linea di abbigliamento che porta il suo nome. Può curare ogni malattia a questo mondo e si è ridotta ad essere la nuova Ferragni...

JetMan potrebbe volare da New York a Sidney in 30 minuti, oltrepassare il muro del suono in un nano secondo ed ora è il volto nuovo della Nike.

Non parliamo di Whalelephant che con la sua superforza è finito ad essere il testimonial di tutto un filone di steroidi ed anabolizzanti, appositamente tolti dalla lista nera delle sostanze dopanti da parte del CIO.

Che mondo.

Persone comuni ma speciali che anzichè cambiare il mondo saranno destinate ad influenzarne le tendenze ed i consumi.

Roba da matti.

L'altro giorno leggevo che l'ultimo dei grandi ghiacciai ha iniziato il suo sgretolamente.

Di fronte alla finestra di casa mia albeggia un lungo manifesto con il volto di Iceberger che tiene in mano un ghiacciolo alla panna. E intanto i ghiacciai si sciolgono e il pianeta va a puttane.

A pochi isolati da qui un uomo è entrato in un negozio e si è dato fuoco. Troppi debiti contratti con le banche e la sua vita nelle mani degli strozzini incravattati.

E intanto MonyeMonye usa la sua capacità di alimentare bancomat e carte di credito per diventare l'uomo più ricco del mondo.

Sono questi i supereroi del 2125.

Scrivo questa lettera come fossi un novello Winston di 1984 di George Orwell.

Qualcuno la leggerà?

Il mio è un crimine pensiero?

Per fortuna una legge del genere non esiste...ancora...

Ma pattuglie di "eroi" mentali setacciano la città a caccia di uomini comuni e poco inclini alla "legge" dello stato.

Erano belli i tempi in cui i veri eroi non avevano superpoteri e si chiamavano con nomi comunissimi, Nelson, Martin, Mohammed...

Beati coloro i quali ne hanno potuto apprezzare le gesta.

SUPEREROI IN CITTA'

SCRIVO PER IL CONTEST:

https://steemit.com/hive-184714/@storychain/theneverendingcontest-n-128-s3-p6-i3-contest