Un campo (elettromagnetico) di fragole
Mai successo da che ne abbia memoria.
I centri commerciali pullulano intorno a me.
Negozietti finti bio, fruttivendoli più o meno raccomandabili, ambulanti, contadini sono la garanzia vivente che mai resteremo senza frutta e verdura.
A qualsiasi ora.
Per qualsiasi voglia.
Ed ecco che un giorno avvenne l'impossibile, un miracolo invertito.
Tutti i negozietti, i fruttivendoli, gli ambulanti, contadini, rimasero senza fragole.
Non esistevano più fragole.
Era il mese di Aprile e di solito, quel mese era tutta un'esplosione di rosso nei cestini di tutti i venditori.
Senza un motivo apparente e tutto d'un tratto, il mondo, o almeno il mio mondo, fu privato di quella dolce certezza.
Passò un giorno, passarono 2, passò un'intera settimana prima che iniziassi a spazientirmi.
Chiesi, ad uno ad uno, delle delucidazioni rispetto a quello smarrimento.
Mi guardavano, mi fissavano e non rispondevano.
Solo uno ebbe, spazientito come uno stewart allo stadio alle 3 del mattino, il coraggio di sbottare:
"se ci tieni cosi tanto perchè non vai nel bosco a cercarle?"
Cosi feci.
Mai stato in un bosco prima d'ora, cosi feci.
Camminando, camminando, trovai un angolo fragoloso nel quale immergermi.
Mi avvicinai e fui respinto.
Come una bolla, una bolla elettromagnetica, qualcosa mi stava respingendo.
Girai intorno a quel piccolo campo di fragole e ogni volta che mi avvicinavo venivo respinto violentemente ma senza mai subire ferite.
Passai 9 ore a cercare un pertugio.
Non lo trovai.
Ma trovai la risposta alle mie domande.
In quell'Aprile di fragole non ne avrei più viste, figuriamoci mangiate.
https://steemit.com/hive-184714/@storychain/theneverendingcontest-n-143-s3-p9-i3-contest