Nymphaea, un fiore tra arte e mito. (Photo by sard@rt)

in Italylast year (edited)

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Un fiore bellissimo, perfetto e ricco di tante storie, la ninfea evoca giardini segreti e suggestioni esotiche.
La pianta acquatica ama le calme acque di fontane o paludi.
Colpisce la bellezza dei suoi fiori ma anche quella delle foglie che creano uno sfondo galleggiante che esaltano l’eleganza di questi fiori.
Il suo nome deriva dalla parola araba nenufar mail suo nome scientifico (Nymphaea) è stato imposto dal famoso studioso Linneo che è considerato il padre della moderna clssificazione botanica.
In genere siamo abituati a vedere degli esemplari piccoli di questa pianta che, in realtà può raggiungere anche i 2 metri.
E’ praticamente impossibile non vederla bei giardini botanici delle nostre città dove le piante acquatiche hanno sempre un angolo a loro dedicato.

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Come dicevo questo fiore è protagonista di diverse storie e racconti.
La mitologia greca cita diverse ninfe ( giovane fanciulla è il suo significato) che sono considerate delle semi-divinità, o addiritura figlia di Zeus.
La pianta ben conosciuta dagli antichi Egizi, è stata un’importante fonte di droga psicoattiva, e per questa ragione veniva coltivata in apposite lagune artificiali disposte lungo il Nilo.
Queste caratteristiche psicoattive erano ben note anche nella cultura degli antichi Maya e si trovano a tal proposto moltissime testimonianze.

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Spesso la ninfea si confonde con un fiore simile : il fiore di Loto. La differenza fra queste due piante, le cui infiorescenze sono davvero simili, è nel portamento delle foglie che nel caso delle ninfee sono appoggiate completamente nell’acqua mentre le foglie del fio di loto hanno un portamento eretto che fuoriesce dall’acqua.
Ma anche l’arte, e soprattutto l’impressionismo con il suo maestro Claude Monet, ha dato a questo fiore un ruolo centrale e importantissimo.
Sono quasi 250 i dipinti di Monet che hanno come soggetto la ninfea e il maestro, per poterle osservare in tutte le loro varianti di luce e colori, aveva ricavato un bel laghetto ricco di queste piante acquatiche proprio nella sua casa giardino a Giverny, vicino a Parigi.

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Ho visitato per ben 2 volte questo giardino e, posso assicurarvi che si viene rapiti dalla bellezza di questo luogo e l’impressione è quella di essere proprio dentro un enorme quadro di Monet.
Monet veniva rapito da questi fiori e per vedere quella che è considerata una importantissima collezione di quadri rappresentanti le Ninfee andate all’Orangerie di Parigi, il Museo che si trova vicino ai giardini delle Tuileries. Il Museo è stato aperto nel 1027 e accoglie tante opere d’arte ma soprattutto la straordinaria collezione del ciclo di dipinti di Monet che hanno come assolute protagoniste le Nympheas.

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Il ciclo pittorico venne donato alla Francia da Monet subito dopo la fine della prima guerra mondiale come segno di pace.
Un viaggio a Parigi per ammirare questi fiori è da fare assolutamente.

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