L’Arte nel Cappuccino! Art in the Cappuccino!

lupega (70)member 2 years ago

Sono entrato nella community per commentare, quei gatti attirano sicuramente l'attenzione, li fanno con la schiuma, lo dici tu, li fanno molto bene, questo gatto è il mio preferito, molto ben fatto e adoro il colore

robytrix (70)memberColibrì 2 years ago

Grazie per aver commentato! Sono tutti molto teneri dispiace bere un cappuccino così!:-))

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pousinha (68) 2 years ago

Che tenere! Purtroppo al momento potrei solo guardare e fotografare sculture del genere a causa delle mie intolleranze alimentari (che da almeno tre settimane a questa parte non sono più terribili come fino a poco fa, grazie a Dio, ma il latte di mucca comunque non oso, perchè in ogni caso è sin da piccola che mi fa male e il caffè ha una molecola che replica il glutine -non sono celiaca, ma è quell'allergia al glutine definita non celiaca che rompe le scatole con più di un cereale, ma vediamo se le pasticche fatte arrivare direttamente dagli USA per digerire glutine e mais "fungeranno"-).

robytrix (70)memberColibrì 2 years ago

Si sono molto tenere! Sai io essendo vegetariana uso spesso il latte vegetale e si può vivere tranquillamente senza il latte di mucca! Spero che i nuovi medicinali ti siano di aiuto, e poi ci sono tanti cereali che puoi mangiare senza problemi. Auguri spero ti rimetterai presto in salute!

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pousinha (68) 2 years ago

Il latte vegetale lo uso spesso anch'io (quello di soia però non lo digerisco più, se non a piccole dosi). I tanti cereali che potrei mangiare senza problemi, qui li trovi tutti da dover trascorrere molte ore in cucina per far saltar fuori un pasto: impensabile per chi come me è costretto a trascorrere da 12 a 16 ore al giorno davanti a uno schermo per non intaccare l'intero ammontare di risparmi per poi fare che, al momento del bisogno, se ancora non dovessi essere in pensione e mio marito, che lavora online pure lui, dato che sto cavolo di covid ha spazzato via ogni suo immaginabile impiego offline compatibile con il suo stato di salite, in cucina fa già più che può. In America latina è difficile essere intolleranti e pressochè impossibile essere celiaci. Mia cugina, che celiaca è per davvero (tiroidite di Hashimoto a parte, che è usa colpire tutte le donne nella famiglia di zia da parte di madre) credo che a quest'ora sarebbe morta, se fosse toccato a lei vivere qui. In Argentina, poi, gli alimenti per celiaci sono pressochè irreperibili (quindi immagina in un paese al di fuori del Mercosur, quindi molto meno evoluto che da noi). Il grano saraceno che poi sarebbe l'ideale, è irreperibile pure qui (a meno che non abbia lo stipendio di un giudice federale per poterti permettere di vivere a São Paulo o a Brasilia). Per tutti questi motivi le restrizioni alimentari nei paesi latini pesano un accidente. Per non parlare se poi ci dovessero toccare viaggi aerei. Ti dirò la verità, ero arrivata a un punto da non sapere più che pesci pigliare. Un'intolleranza trascinandosene dietro un'altra (pazienza il latte di mucca, ma poi tutto il resto dei latticini oltre il parmigiano, il glutine, l'amido di mais e ultimamente pure la soia e le noci a procurarmi fastidi. In Italia mi avevano diagnosticato la SII, che oramai si era trasformata in permeabilità intestinale, che mi ha provocato osteoporosi del collo del femore destro. È dall'anno scorso che prego per una soluzione...o in alternativa pregando il Signore che mi portasse via. Perchè la gravità era divenuta tale da impedirmi non solo qualsiasi viaggio (e non parlo di viaggi di piacere, ma spostamenti a causa di obblighi burocratici irrisolvibili online), ma pure qualsiasi genere di lavoro offline. Sintomi identici a quelli del morbo di Crohn, che sparivano soltanto dopo giorni e giorni di metronidazolo o ciproxin. Dopo svariate preghiere, mi sale in mente con sempre più nitidezza che chissà non fosse il pane che mangiavo per colazione a farmi male, anzichè i latticini diversi dal latte di mucca. Mangiandoli contemporaneamente al pane, potevo anche aver fatto confusione. Uno dei medici mi aveva proposto (la terza) colonscopia, ma preferendo di gran lunga declinare (la gastroscopia invece l'avevo fatta, uscendo fuori una lieve gastrite) e non avendoci nulla da perdere, oramai, ho voluto iniziare l'esperimento dello yoghourt. Delattosato magro e greco (in questo caso anche se intero, prendendo le pasticche lattasi), preferibilmente senza zuccheri aggiunti, se qui ne trovo. Continuando a pregarci sopra. E grazie a Dio ha funzionato. Dopo questi tipi di yoghourt, uno o due al giorno, ho aggiunto la ricottina fresca. Grazie a Dio, passata. Poi il burro delattosato. Grazie a Dio, passato. Non aggiungo altri formaggi solo causa colesterolo, che purtroppo ha il brutto vizio di alzarmisi anche solo con un bicchiere d'acqua. Il prossimo esperimento latticino sarà con il latte DI CAPRA. Di mucca no, che ho capito l'antifona trattarsi di una proteina che in quello di capra e pecora manca e infatti da adolescente non digerivo nemmeno il Zymill. Ho poi aggiunto le tavolette di cioccolata vegane e senza glutine. Grazie a Dio, passate. Grazie a Dio, ora è un'altra vita rispetto a un mese fa, anche se devo ancora stare lontana dal glutine (ho pur sempre un'allergia non celiaca) e con il mais stare attenta a non superare le piccole dosi. Devo però ancora sperimentare il Gluten Digest che mi è arrivato dagli USA, ma siccome queste pastigliette costano un botto, non posso farne uso continuo indiscriminatamente, ma semmai conservarle per qualche spostamento a lunga percorrenza (dopo qualche esperimento in casa). Se non dovessero funzionare per il glutine, spero quantomeno per tutti i prodotti a base di amido di mais, dato che contengono l'enzima amilasi. Se anche dovessei starmene per sempre alla larga dal glutine, pazienza, posso tranquillamente fare la vita dei celiaci senza null'altra complicanza. E in aerei chiederei pasti senza glutine (il problema dei viaggi aerei è quello che puoi fare richiesta per una sola malattia: non sono per niente organizzati, loro falla, dato che i celiaci veri sono tendenti a diventare pure diabetici e a sviluppare allergie a mille altri alimenti), stando attenta al latte di mucca e prendendo il té (è disponibile) anzichè il caffè). Lo dico pure in preghiera al Signore, perchè non voglio essere avida. Ci sono persone che porelle stanno molto peggio di mia cugina e per loro mangiare è un terno al lotto (oltre a glutine e latticini interdetti, pure frutta secca, mais, riso, soia, noce moscata, lupino, svariata frutta e verdura, manzo, affettati, insomma, questi qui i viaggi intercontinentalia se li sognano e se si dovessero trovare oltreoceano come me, resterebbero "incastrati"). Scusa la filippica, ma per amor di completezza ho trovato corretta la spiegazione in stile Divina Commedia...

robytrix (70)memberColibrì 2 years ago

Tranquilla, spero che saranno di aiuto le nuove medicine americane. Fortunatamente ora stai meglio e hai capito anche cosa ti creava problemi. Ti auguro di stare sempre meglio!

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pousinha (68) 2 years ago

Anche integratori brasiliani (esistono anche in Italia, ma avevo scordato di menzionarli): spirulina, chlorella (ma con moderazione perchè purtroppo hanno il difetto di abbassare la pressione, ottimi quindi per gli ipertesi, sia pure sotto controllo medico) e psillio (quest'ultimo però fa poco e niente, se non accompagnato dalle prime due, che trovo molto più efficaci anche al 25% della dose intera).