Il bibliotecario francese: cap. XXXIV parte prima

in Italy4 months ago

Trent passeggiava nervosamente davanti alla scrivania di Augustus Lafayette, mentre quest'ultimo non dava segno del benché minimo palpito emotivo. Si era già fatto pomeriggio inoltrato, ma la calura di quel giorno non accennava a diminuire. E l'anziano non sembrava neppure avvertirla.
-Signor Lafayette, lei non è un bibliotecario. E la sua attività di volontario al Centro Arcoiris è soltanto una copertura. Mi dica la verità: lavora per mio padre, vero? L'ha inviata lui per convincermi a lasciare la mia fidanzata? Gli dica che sta perdendo il suo tempo.
-Rilassati, ragazzo. Tuo padre non sa neppure della mia esistenza. Se mi avesse mandato lui, non riterresti semmai che avrei il compito di mandare all'aria la tua partecipazione al torneo per metterti i bastoni tra le ruote? Usa la logica. O stai perdendo i colpi? Se così fosse, non ti offrirei il mio aiuto per vincere.
-Già, ma lei vuole qualcosa in cambio del suo aiuto e giustamente capisco che non può lavorare gratis. Ma sapendo tutto quanto sa riguardo a me, si renderà conto che al momento non posso darle nemmeno un soldo. Posso comunque prometterle che quando mi sarò sistemato e avrò messo da parte la somma che mi chiederà, gliela pagherò volentieri e con tanto di interessi.
-Lascia che sia io a formulare la mia richiesta. Chi ti dice che sia il denaro, quel che voglio da te?
Trent lo guardò stupito. Cos'altro poteva volere Augustus Lafayette, suppostamente umile bibliotecario di un’ancora più umile cittadina?
-Scusi, ma...
-Allora: se sei disposto a darmi quanto ti chiederò, ti insegnerò come battere Podger.
-Qualunque cosa sia, prometto che gliela darò, anche se non ho idea di che si tratti. Ma mi aiuti a vincere il torneo o la mia vita sarà finita.
Augustus Lafayette non trattenne una sonora risata. -Ah, voi ricchi pensate che tutto ruoti intorno ai soldi e voi giovani innamorati siete uno spasso quando abbandonate il raziocinio che in ogni altra occasione avreste da vendere. Ma tant'è. Veniamo al punto.
Trent vide sulla scrivania un piccolo oggetto rettangolare di colore nero, all'apparenza un cerca-persone. Poco prima non c'era, gli era sembrato. L'anziano l'aveva fatto comparire così rapidamente che il medico non si era accorto della manovra. Risultò trattarsi di un registratore vocale ad altissima risoluzione. -Voglio qua, ora, la tua confessione.
-Come dice?
-Andiamo, non fare il finto tonto. So tutto riguardo alla morte del tenente Francisco Ríos. So che è stata la sciagurata della tua ragazza a ucciderlo con quattro aspirine da mille milligrammi ciascuna, anche se non di proposito. Ma ha commesso il grave reato di esercizio abusivo di una professione sanitaria, avvalendosi di titoli di studio falsi, dopo essere incorsa nell'illecito di falso ideologico in concorso con suo padre. L'omicidio colposo che ne è scaturito è infarcito di tali aggravanti da parificare la colpa al dolo, pur non intenzionale. Per un banale errore che un infermiere laureato con il minimo dei voti, ma neppure un operatore socio-sanitario, finanche un addetto alle pulizie commetterebbe, ha somministrato dosi massicce di aspirina a un paziente affetto da dengue, causandogli un'emorragia inarrestabile pure a fronte dei tempestivi soccorsi. Di conseguenza, il paziente è deceduto! A causa della sua inettitudine al lavoro nel presidio sanitario, per la quale rimproveravi ora questo, ora quell'altro infermiere, hai finito per renderti conto che non poteva essere stati altri che lei a uccidere il tenente Ríos. Anche se non avevi idea del come fosse arrivata a tale deplorevole misfatto. Non avevi certo idea del suo diploma di liceo ottenuto a suon di mazzette e una successiva laurea infermieristica comprata presso un falsario. Ma il tuo per lei non è un sentimento sano e maturo, ma semmai un coinvolgimento emotivo morboso, altrimenti non ti saresti abbassato, al fine di coprirla, a commettere un'azione che qualificare ignobile è davvero minimizzare! Hai architettato un piano per far ricadere la colpa su due ragazzi innocenti, ottimi e intelligenti infermieri, che non avrebbero mai commesso un errore minimamente paragonabile al simile scempio occorso! Hai fatto credere alla signorina Adriana Mascarenhas di ricambiare il suo amore, approfittandoti dei sentimenti genuini che ti eri accorto provava per te, completamente ignara del fatto che fossi già impegnato, pur in siffatta tortuosa relazione. Già, avevi ben pensato di tenere quanto più possibile nascosta a tutto il presidio sanitario la tua relazione con la signorina Devereux, per paura che qualche nonnulla mandasse a monte i tuoi piani. Per forza, non è carino far sapere ai tuoi colleghi (e soprattutto al direttore sanitario, non sia mai!) il vero motivo per cui vi trovate in un posto come la Floresta. Al sapere del vostro fidanzamento, prima o poi sarebbe saltato fuori tutto il resto. Colleghi ficcanaso e chiacchieroni non mancano mai sul lavoro e la tua ragazza, dal canto suo, non è certo una maestra di riservatezza. La signorina riesce molto a malapena a nascondere che detesta questo posto. Anche se tu...devo riconoscerlo, hai veramente a cuore la popolazione di questo paese in rovina e lo dimostri. Dopotutto, se hai proposto alla signorina Devereux di accompagnarti ad Habanita, eri certo delle qualifiche che vantava. Per come ti ho visto lavorare, per il trattamento che riservi ai malati, deduco che non l'avresti mai portata in un posto come questo, se avessi saputo della minaccia che rappresentava per i pazienti. Ma torniamo a noi. Mi è stato facile capire, sai, come hai fatto a sottrarre alla signorina Mascarenhas la chiave del suo armadietto dei medicinali senza che se ne accorgesse. L'hai indotta a baciarti e mentre la baciavi, gliela rubavi dalla tasca del camice. Certo, mentre l'ingenua fanciulla si perdeva nei tuoi begli occhioni azzurrri, la tasca del suo camice era divenuto l'ultimo dei suoi pensieri. Non ho avuto neppure bisogno che me lo raccontasse. Ho preferito risparmiarle l'imbarazzo e il doloroso ricordo. E rendendoti conto che suo fratello, se fosse rimasto in libertà, poteva crearti dei fastidi, ti sei inventato un'attività in magazzino studiata a bella posta e hai escogitato la scena del caffè rovesciato. Così hai derubato anche lui della sua chiave. Hai aperto i loro armadietti e sottratto due aspirine da ciascuno, per metterli in quello della tua ragazza e creare per lei l'alibi perfetto. Una volta che la polizia ebbe perquisito i tre armadietti, trovò quello della signorina Malinka Devereux in perfetto ordine, mentre da quelli degli infermieri Mascarenhas mancavano le aspirine che hanno ucciso il tenente Ríos. Il gioco era fatto. Ma una persona che ha davvero a cuore quei due bravi ragazzi si è autoaccusata dell'illecito e adesso per colpa tua e di quella squinternata falsa infermiera della tua ragazza, giace in un letto di infermeria di un fatiscente carcere. E' stata pestata a sangue da altre detenute. Un'europea bianca si trasforma presto in un bersaglio nelle lugubri prigioni locali. I presidi del tuo paese in confronto alle carceri di La Floresta sono un'oasi di pace. E se una donna forte di mezz'età è viva a malapena, cosa pensi che ne sarebbe stato di due ragazzi giovani di buona famiglia, cresciuti, senza offesa per loro, nella bambagia come te? Avremmo avuto i funerali già da un pezzo. Lasciati intanto dire che non ti meriti affatto l'amore di una ragazza di nobili sentimenti e gesti come la signorina Mascarenhas, che tra l'altro non sa nulla del tuo alto lignaggio. Non ti ha mai amato per il tuo denaro, la tua posizione e la tua potente famiglia! Non ne ha neppure bisogno. Perchè i suoi genitori, anche se non ricchi quanto voi, appartengono comunque alle alte sfere europee e mantengono uno stile di vita che non ha nulla da invidiare a quello dei tuoi. Ciononostante, né lei né suo fratello hanno paura di doversi guadagnare da vivere, fosse pure da operai e compiere grossi sacrifici, se ce ne fosse bisogno. Sai, ti meriti proprio la signorina Malinka Devereux, che se ora è riuscita a fare di te una marionetta, una volta sposati ti renderà il più sciagurato degli uomini. Te lo dico per onestà e sempre per onestà ti dirò che sei ancora in tempo...non essendoti del tutto compromesso...uomo avvisato, mezzo salvato.
Augustus Lafayette era visibilmente arrabbiato. Incrociò le braccia e continuò: -Se i miei valori fossero meno che cristiani a quest'ora ti avrei spaccato la faccia a suon di botte, qui in questo studio. Ma mi trattengo, visto che non siamo nel pieno di un blitz tra polizia e trafficanti di droga in cui io sono il commissario e tu il capo dei narco che cerca di farmi la pelle. Siamo due individui con un obiettivo da raggiungere, ognuno dei quali vuole qualcosa dall'altro. E ora forza, comincia a raccontare, che io comincio a registrare. Devo avere la tua confessione ora, di modo che possa già da domani insegnarti a battere Podger. Non appena avrai vinto il torneo consegnerò la registrazione al pubblico ministero. Devo tirar fuori la signora Moreira dalla prigione prima che dall'infermeria la rispediscano in cella. Un'altra aggressione potrebbe esserle fatale.

Posti online in cui "Il bibliotecario francese" si trova:

1)camTV, in cui avevo pubblicato anni fa un'edizione precedente con il mio pseudonimo Giusy Gil Mammana Parisi (dove però manca una piccolissima modifica operata in favore di steemit, per avere diviso un capitolo lungo in due puntate)

2)publish0x, nickname PousinhaDosPous, stesso avatar che ho qui su steemit (idem come sopra)

3)blurt (al momento fino al cap. XIII parte prima), stesso nickname e stesso avatar di qui su steemit

DISCLAIMER IN ENGLISH: I'm the author of this e-book (and other e-books too), previously published in the above mentioned platforms, using my pseudonym in one of them (camTV) and a similar but longer username and same avatar in publish0x

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Ps: immagine Pixabay royalty free, autore photographyremembered (https://pixabay.com/es/photos/grabadora-micr%C3%B3fono-audio-6200338/)

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Ciao Pou! Perdonami se non ho letto tutto, ma questa volta hai scritto davvero tanto. Domanda, hai scritto dei libri durante la tua vita?

8 in tutto (il sesto e il settimo non li ho ancora terminati e si trovano nel cugino, mentre l'ottavo è anch'esso qui e fa parte dei contest marchiati Digitaly). Questo è il mio primo giallo e siccome pubblico a puntate, siamo già alla prima parte del trentaquattresimo capitolo (mi spiace che ti sei sorbito subito lo spoiler, se non hai letto gli altri 33, ma questi sono i danni della scrittura alternativa che snobba le CE😂😂😂😂). Diciamo che lo scrivere è la mia seconda attività immediatamente dopo l'insegnamento.

Aahh ma allora sei una scrittrice!

Si, esatto, il mio secondo impiego dopo l'insegnamento😂.

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