Il bibliotecario francese: cap. XLV

in Italy9 days ago

Qualche giorno dopo, tutte le testate giornalistiche di La Floresta riportavano le notizie dell'evento scacchistico della capitale, tra le quali figurava un bell'elogio dedicato al maestro di scuola di Habanita. E i più sentiti complimenti per il solerte lavoro d'indagine del pubblico ministero di La Pinta, in collaborazione con il comandante della polizia civile di Habanita per la risoluzione definitiva del recente caso di omicidio del tenente Francisco Ríos. Ma anche un grande rammarico perché il colpevole dell'assassinio l'aveva fatta franca: era riuscito a fuggire all'estero con la sua ragazza prima che la polizia riuscisse ad arrestarlo. Per maggiore scandalo pubblico, il reo era nientemeno che il vincitore del più grande evento che si fosse mai organizzato a La Floresta durante intere decadi: il campione di scacchi, nominato nuovo Maestro Internazionale Trent McCallister, rinomato medico californiano.
L'amministrazione giudiziaria presentava le dovute scuse all'intrepida Alberta Moreira, che aveva deciso di sottoporsi a una ingiusta detenzione per salvare altre persone innocenti i cui nomi non comparivano per la salvaguardia di delicate indagini.
Il bibliotecario fece una smorfia di disgusto. Quanta ipocrisia, pensò. Negli Stati Uniti i due fratelli Mascarenhas avrebbero avuto diritto a un forte risarcimento in denaro, anche se non lo stesso Alberta Moreira, poichè aveva fatto ricorso all'autocalunnia. Ma non di certo in un posto come La Floresta e l'amministrazione pubblica se l'era cavata con mere parole, tanto belle quanto inutili. Ma tant'era.
In ogni caso la pantanosa storia era finita e dunque l'anziano bibliotecario si preparò per recarsi a La Pinta per scortare Alberta Moreira con la macchina da Héctor, che aveva in precedenza provveduto a raccogliere il piccolo bagaglio della donna rimasto al Centro Arcoiris. Adriana e Nico avevano dimenticato di prelevarlo, nel dolore e nella confusione, quando Podger li aveva malamente scacciati dal presidio sanitario.
Alberta si era del tutto ristabilita dalle ferite riportate in carcere. I due partirono poi per la capitale, dove Augustus Lafayette aveva affittato un appartamentino mobiliato per quella che solo lui sapeva essere una famigliola. Aveva anche fatto rifornire il frigo e la dispensa di viveri. Oscar, che aveva ricevuto dal suo capo il permesso di utilizzare la jeep in dotazione alla biblioteca, li avrebbe raggiunti con Adriana e Nico, oramai guarito dalla dengue.
A La Copa i tre avrebbero iniziato una nuova vita. L'amministrazione della capitale di La Floresta aveva da poco aperto una nuova struttura sanitaria perché l'ospedale pubblico, che doveva farsi carico di svariate città prive di strutture ospedaliere, oltre che della capitale stessa, era perennemente saturo. Chi soffriva un infarto era costretto ad attendere ore prima di essere soccorso e fino ad allora molti cardiopatici erano deceduti per mancanza di tempestività. La clinica pubblica avrebbe alleggerito l'ospedale di un buon carico di lavoro, ma mancava personale qualificato. Una moltitudine di posti di lavoro risultava vacante. Augustus Lafayette non aveva dubbi su fatto che Adriana, Nico e Alberta vi avrebbero trovato impiego. Possedevano competenze di alto livello conoscevano tre lingue a menadito, competenza che nessun infermiere locale vantava. Il bibliotecario aveva reperito tre moduli per la domanda da consegnare ai rispettivi candidati, che non tornando più in Portogallo, dovevano sistemarsi a La Floresta con un nuovo lavoro. Alberta non aveva più un posto dove vivere e Adriana e Nico erano stati irremovibili sul fatto che senza di lei non sarebbero andati da nessuna parte. Augustus Lafayette aveva permesso loro di usare il telefono del suo studio per chiamare i genitori in Portogallo, avvisarli della loro ferma decisione e salutarli. Ne era seguito un violento litigio. I coniugi Mascarenhas e Côrte-Real erano arrivati alle minacce.
-Fino a quando non vi deciderete a tornare a casa, non vedrete un soldo da parte nostra che non serva per comprarvi un biglietto aereo di sola andata per Lisbona- avevano gridato.
-Non abbiamo alcun bisogno dei vostri soldi. Siamo assolutamente in grado di lavorare onestamente e guadagnarci da vivere- avevano coraggiosamente risposto i due ragazzi.
-Da operai!
-Da infermieri.
-E rinuncereste ai vostri privilegi per un’umile serva?
-Un’umile serva che ha fatto per noi più che una madre.
E nessuno quanto il bibliotecario Augustus Lafayette conosceva il vero significato di tali parole. A dispetto del consueto riserbo che lo contraddistingueva, chiese ad Alberta se oramai si fosse risolta a raccontare la verità ai suoi ragazzi: che era la loro vera madre.
-No, signor Lafayette, giammai. Non permetterò che soffrano più di quanto abbiano già patito. Non smonterò le poche certezze che gli restano. Non sarò certo io a destabilizzare il loro equilibrio mettendoli davanti a una verità per loro nuova, che metterà in forse tutta la loro vita. Lasci che considerino padre e madre coloro che li hanno adottati e come tali continuino ad amarli, anche se non toneranno in Portogallo da loro. I Mascarenhas hanno dato ai ragazzi un futuro che io non avrei mai potuto permettermi. Una casa, cibo sulla tavola tutti i giorni e studi nelle migliori scuole, grazie ai quali ora potranno andare avanti. Gliene sarò sempre profondamente riconoscente. Le ho raccontato la mia storia, signor Lafayette.
-Lei è una donna coraggiosa, signora Moreira. Ama così tanto i suoi figli da disporsi a rinunciarvi per la loro serenità.
-I miei figli non sono di mia proprietà. Sono esseri umani adulti e coscienziosi e per la loro pace dell'anima preferisco che continuino a considerarmi la loro vecchia tata di sempre. L'amore vero è fatto anche di rinunce, signor Lafayette.
Lo so perfettamente, venne da pensare al bibliotecario, ma non proferì parola e non interruppe la donna. Nascondendo uno sguardo di dolore dietro i suoi impenetrabili occhiali scuri, mantenne invece la sua calma austerità, senza mutare minimamente d'espressione. Era fin troppo addestrato a non cedere ad alcuna emozione.
-E poi i miei figli mi vogliono sinceramente bene, me ne hanno sempre voluto. Amano profondamente la loro vecchia tata. Lo vede, signor Lafayette, come si sono rifiutati di abbandonarmi? Che preferiscono ricominciare una vita da zero, lontani dal lusso che i Mascarenhas hanno sempre garantito loro? E conoscendoli, quando li pregherò di tornare alle loro comode vite portoghesi, lo so, opporranno un netto rifiuto con la solita caparbietà e ostinazione. E non ci sarà verso di convincerli.
Il bibliotecario tacque per un momento, rimanendo impassibile dietro i suoi occhiali scuri.
-Così è- rispose poco dopo, senza tradire la minima emozione.

Posti online in cui "Il bibliotecario francese" si trova:

1)camTV, in cui avevo pubblicato anni fa un'edizione precedente con il mio pseudonimo Giusy Gil Mammana Parisi (dove però manca una piccolissima modifica operata in favore di steemit, per avere diviso un capitolo lungo in due puntate)

2)publish0x, nickname PousinhaDosPous, stesso avatar che ho qui su steemit (idem come sopra)

3)blurt (al momento fino al cap. XIV), stesso nickname e stesso avatar di qui su steemit

DISCLAIMER IN ENGLISH: I'm the author of this e-book (and other e-books too), previously published in the above mentioned platforms, using my pseudonym in one of them (camTV) and a similar but longer username and same avatar in publish0x

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Ps: immagine Pixabay royalty free, autore Andrys (https://pixabay.com/es/photos/peri%C3%B3dicos-corriente-de-leeuwarder-444447/)

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