Andamento questione salute: atto quinto/Update health facts: fifth act

ITALIANO
Cari amici, eccoci qua nuovamente. La mia visita medica del mercoledì è saltata perchè il ginecologo ha avuto un contrattempo (naturalmente anche lui, tanto quanto i suoi colleghi, non vive in questa città. Ma niente paura: la clinica mi ha riprenotato l'appuntamento per il prossimo mercoledì. Sarà una giornata campale, dato che si prevede che trascorrerò tutto il pomeriggio in clinica. Trattandosi di un ginecologo molto bravo, è molto richiesto e sempre zeppo di pazienti. Ok, pazienza. Ovviamente cercherò di approfittare dell'occasione per non buttare troppe ore girandomi i pollici. Come a gennaio ho aggiunto alle mie attività da microimpresa individuale anche quella di vendita dell'usato (a zero spese, ovviamente: si tratta di vendere quanto mi avanza e quanto apparteneva a mia nonna, a mia madre, alla sua migliore amica e alle sue figlie, che passavano a noi quanto più potevano, ma per ragioni logistiche ero stata costretta a trasportare nel trasloco intercontinentale), vedrò di darmi da fare. La proprietaria della clinica e sua sorella (ci lavora anche lei come la principale receptionist) si stanno mostrando parecchio interessate e oramai riesco a vendergli qualcosa almeno due o tre volte al mese. Nel frattempo ho già consumato metà dello sciroppo "Saúde da mulher" e conto di comprarne un altro prima che mi termini. Sarebbe ancor meglio riuscire a comprare un barattolo di capsella, ottima contro le emorragie, ma è venduta unicamente online. Quella in forma liquida è molto più comoda di quella in foglie (in questo caso si prepara una tisana), ma nove volte più cara, per cui mi adatterò a bollire acqua a più non posso per la seconda. Ho infatti già dovuto spendere per la confezione di ferro manipolato prescrittomi dalla nutrizionista per allontanare il grave rischio di anemia e a fine mese ci sarà mio marito ad avere bisogno di esami clinici costosi. Purtroppo la settimana scorsa ha avuto una crisi allergica respiratoria (a cui non è estraneo: è la terza volta che gli succede, sia pure nell'arco di anni) che lo ha fatto finire in pronto soccorso e non possiamo trascurargli la salute ancor più che a me. Figuratevi che era stato costretto ad andarci in bici, al pronto soccorso (poichè la gola non gli si era chiusa del tutto, ancora respirava, sia pure con qualche difficoltà), come per noi comprare una macchina è assolutamente impensabile per mille ragioni (non ultima, un'antipaticissima labirintite ereditata da mio padre, che me la farebbe tamponare in men che non si dica e in casa sono l'unica patentata, quindi, tirate pure le somme). Erano le 3 di notte e mia cognata, motorizzata (e non affetta da labirintite come me), risultava irreperibile. Purtroppo il cellulare della figlia più giovane si era rotto e la mamma aveva dato a lei il suo, ma quello è l'unico mezzo con cui mia cognata può comunicare con i parenti. I taxi da noi di notte e nei festivi non lavorano e nemmeno ero riuscita a reperire il servizio UBER. E così, lui al pronto soccorso in bici e io a piedi di notte a percorrere più quartieri (a mio rischio, dato che le rapine a mano armata quando i luoghi sono deserti è realtà di quest'area geografica, per non parlare del gran numero di spari dei quali la mia città detiene un triste primato nel paese) per raggiungere la casa di mia cognata. Nella speranza che sia lei che il suo compagno non dormissero come sassi al punto da non sentirmi battere alla sua porta (non ha campanelli e i citofoni qui ve li sognate solo nei condomini di lusso delle capitali), il che mi avrebbe probabilmente costretta a restarmene impalata ore e ore davanti a casa sua finchè non si svegliasse il mattino seguente. Miracolo: portone e porta d'ingresso della casa erano aperti. La mia nipote piccola s'era completamente dimenticata di chiudere (quella sera toccava a lei). L'idea doveva essere quella di raggiungere mio marito al pronto soccorso con la sua macchina, ma siccome c'era poca gente, l'avevano fatto passare a visita subito, medicato ed era riuscito a tornare a casa mentre ero ancora a parlare con mia cognata. Ma era stato comunque provvidenziale avere la compagnia dei miei cognati in tal frangente e tornare a casa in macchina con loro. Si erano poi trattenuti a farci compagnia nella sala e anche se poco dopo dovetti andare a dormire (di lì a poche ore avevo appuntamento con il mio nuovo commercialista), mi era di conforto saperli a chiacchierare con mio marito nella sala.

Questo è uno dei due farmaci a base di ferro che devo prendere tutti i giorni. Della foto di quello manipolato preferisco non fare l'upload perchè l'etichetta presenta troppi dati personali, sia miei che di due medici. Foto scattata con il mio Moto G10

ENGLISH
Dear friends, here we are again. My doctor's appointment on Wednesday was cancelled because the gynaecologist had a setback (of course he, as well as his colleagues, doesn't live in this city. But no worries: the clinic resched my appointment for next Wednesday. It will be a very busy day, as I'am expected to spend the whole afternoon at the clinic. Since this doctor is a very good gynaecologist, he is in great demand and always full of patients. OK, that's life. Obviously, I'll try to take the opportunity not to waste too many hours twiddling my thumbs. As in January I added to my activities of my individual micro-business a street thrift shop (at zero cost, of course: it involves selling what I have left over and what belonged to my grandmother, my mother, her best friend and her daughters, who used to pass on to us as much as they could, but for logistical reasons I had been forced to transport in the intercontinental move), I'll try to sell. The owner of the clinic and her sister (she also works there as the main receptionist) are showing a lot of interest on the goods I propose and since a few months I manage to sell them something at least two or three times per month. In the meantime, I have already consumed half of the 'Saúde da mulher' syrup and plan to buy another before it ends. It would be even better to be able to buy a jar of capsella, which is excellent against bleeding, but it is only sold online. The one in liquid form is much more practical than the one in leaf form (in which case one makes an herbal tea), but nine times more expensive, so I'll cope with boiling water as much as I can. I have already had to spend on the packet of manipulated iron prescribed to me by the nutritionist to ward off the serious risk of anaemia, and at the end of the month it will be my husband who will need expensive clinical examinations. Unfortunately, last week he had a respiratory allergy crisis (being not the first time: it is the third time it has happened to him, even if over a period of years) that brought him in the emergency room and we cannot neglect his health any more than I can. Imagine: he had been forced to go to the emergency room on his bike (as his throat had not closed completely, he was still breathing, in any way with some difficulty), just as buying a car is absolutely unthinkable for us for a thousand reasons (not least, a very unpleasant labyrinthitis inherited from my father, which would have me crashing it in no time at all and I'm the only one in the house with a driving licence, so you can figure out). It was 3 a.m. and my sister-in-law, who owns a car (and not suffering from labyrinthitis like me), was unavailable. Unfortunately, her youngest daughter's mobile phone had broken and her mother had given her her own, but that is the only means by which my sister-in-law can communicate with relatives. Taxis here don't work at night and on holidays and I couldn't even find the UBER service. So, my husband to the emergency room on his bike and me walking at night through various neighbourhoods (at my own risk, since armed robberies may happen when places are deserted in this geographic area, not to mention the large number of gunshots for which my city holds a sad record in the country) to reach my sister-in-law's house. In the hope that both she and her partner wouldn't sleep so soundly to not be able to hear me banging on her door (she has no doorbells and the intercoms here are only dreamt of in luxury condominiums in the capital cities), which would probably have forced me to stand for hours in front of her house until she woke up the next morning. Miracle: the door and front door of the house were open. My little niece had completely forgotten to lock up (it was her turn that night). The idea should have been to join my husband at the emergency room with my sister'in'law's car, but as there were few people there, he had been immediately examined, medicated and managed to get home while I was still talking to our relatives. But it had been opportune to have the company of our relatives and to get to home with them. They had then stayed together with us in our hall and even though I had to go to bed shortly afterwards (I had an appointment with my new accountant a few hours later), it was comforting to know they were chatting with my husband.

This is one of the two iron drugs I have to take every day. Of the photo of the manipulated one I prefer not to upload because the label has too many personal details, both mine and those of two doctors. Photo taken with my Moto G10