Contest - Crea un'immagine

in Italylast month (edited)

Curiosità al telefono: androidi e IA a rapporto
Disclaimer: immagini create con Freepik e Craiyon(intelligenza artificiale) per seguire le regole del concorso Digitaly crea un'immagine (attraverso l'uso della IA). Quanto al testo, invece, è farina del mio sacco.

https://www.freepik.com/ai/image-editor
https://www.craiyon.com/

Disclaimer in English: images created with Freepik and Craiyon (artificial intelligence) to follow the rules of the Digitaly competition create an image (through the use of AI). The text, on the other hand, is all my own work.

https://www.freepik.com/ai/image-editor
https://www.craiyon.com/

Disclaimer en español: imágenes realizadas con Freepik y Craiyon (inteligencia artificial) para seguir las reglas del concurso Digitaly crear una imagen (mediante el uso de IA). En cambio, el texto es toda cosecha mía.

https://www.freepik.com/ai/image-editor
https://www.craiyon.com/

Appunti d'autrice: stavolta Craiyon ha superato se stessa e pure la concorrente Freepik, generando immagini assolutamente all'altezza di quelle desiderate, specie per quanto riguarda la foto del tenero Mimmo che ho scelto di far partecipare, ma purtroppo sempre lillipuziane e qui nulla da fare. Calzano comunque, quanto a caratteristiche, con le discutibili...

...STORIE DAL TRENTESIMO SECOLO: IL RETROCASA XII
Nel controllare tutte le schede degli autori che aveva richiesto per il suo salotto letterario, Natalina si accorse che dalla bacheca mancava la più importante: quella di Giacomo Leopardi. No, proprio quella non doveva mancare. Il simpatico e tenero androide Mimmo le aveva comunque assicurato che poteva chiamarlo per ogni evenienza. Le aveva dato l'apposito numero. Sia pure a tutt'allora in preda a turbamenti a causa dei preziosi e costosissimi regali appena ricevuti da Vittorio, chiamò Mimmo via Whats App, utilizzando la connessione wifi dell'industria perchè il suo telefono era a secco di credito.

craiyon_123239_An_android_robot_on_the_phonelittleMimmo.png

AN - ANDROID - ROBOT - ON - THE - PHONE (l'immagine che partecipa al concorso è questa qui di Craiyon)

Mentre guardava nostalgicamente la bacheca priva della scheda del poeta più amato dagli insegnanti letterati e si ripeteva che un'intelligenza artificiale non poteva in alcun modo provare sentimenti, neppure trattandosi del super androide Vittorio, a meno che...ma no...assolutamente impossibile perchè no...impossibile, che neppure si conoscevano, ma quand'anche fosse, una spesa del genere proprio no..., qualcuno alle sue spalle le chiese se qualcosa non andasse e cosa potesse fare per lei. Natalina stentò a crederci: era il bello sconosciuto che poco prima per strada l'aveva liberata dal signor Felicino! A quanto pareva, lavorava nell'industria di Vittorio. A quanto pareva, pure conosceva bene il signor Alboino, che avendo notato nel suo posto di lavoro la presenza della figlia del suo amico e compagno di gioco delle bocce Anselmo, l'aveva avvicinata per tornare a mostrarle il suo estratto conto bancario, noncurante delle raccomandazioni di lei di tenere ben nascoste alla vista del pubblico certe delicate informazioni. Ed era stato gentilmente allontanato dal bello sconosciuto con l'invito di lasciare lavorare in pace i docenti dell'evento scolastico e tornare alle proprie mansioni. Alboino s'era incamminato brontolando qualcosa di poco intelligibile, che alla guardia di sicurezza Alfredo era suonato come qui dentro si credono tutti più fighi di me, perfino gli operai, anzi, soprattutto loro, anzi, soprattutto... Alfredo l'aveva interrotto per incoraggiarlo a pazientare, ma non tanto perchè prendesse per oro colato gli sproloqui di Alboino, che doveva aver bevuto una volta di più, quanto per compassione per il poveretto.
La settimana degli eventi, nel frattempo, andava alla grande, sia per i docenti che per gli studenti. Perfino i più svogliati tra gli alunni sembravano avere acquisito un grande amore per La divina commedia, a dispetto delle sue lungaggini e I promessi sposi, che fino a pochi giorni innanzi trovavano noiosissimo perchè il Manzoni, tanto quanto Dante Alighieri, a loro dire non li rappresentava più da millenni. Natalina Granata, in quanto docente di italiano e latino, camminava a un metro da terra per l'entusiasmo. Avrebbe potuto camminare a un metro da terra anche come donna, non fosse che l'accumulare diffidenza durante decenni rendeva impossibile sognare a occhi aperti, attitudine che peraltro si rivelava comunque pericolosa per i più e non soltanto alle soglie del quarto millennio, ma pure durante i millenni precedenti. Specie nel terzo, nemmeno si scherzava. Le aspettative della stragrande maggioranza del genere umano solevano trasformarsi in frustrazioni. E le frustrazioni solevano a loro volta trasformarsi in ira, melanconia o apatia. Soprattutto quando si trasformavano in ira, spesso la conseguenza consisteva in questa o quella condizione psichiatrica. Soltanto a pochi eletti era permesso fantasticare sul proprio futuro come non vi fosse un presente nè un passato e solitamente tali pochi eletti formavano parte della società elitaria oppure nascevano dotati di straordinaria bellezza, fuori del comune, quasi ultraterrena. O entrambe le circostanze, che spesso costituivano una vera e propria botte di ferro contro le relazioni con scarti della società quali fedine penali sporche, alcolizzati, tossicodipendenti e infermi psichiatrici e pure contro la disoccupazione, ovviamente. Da un certo punto di vista, le incessanti sin dal terzo millennio geremiadi degli incel non si rivelavano del tutto mal fondate, anche se le reazioni di parecchi di loro non si facevano certo condivisibili. Nè disperarsi un giorno si e l'altro pure giovava loro. E il melanconico senso di totale ineluttabilità delle circostanze che li caratterizzava non era del tutto condivisibile, non comunque da parte di chiunque fosse credente, come aveva sottolineato Marta durante uno studio apposito in cui era cascato il discorso riguardante il fenomeno incel. Natalina spesso pensava ai figli della vicina Gigliola, Elena e Fiorenzo, due incel dichiarati che finivano spesso e volentieri in ricovero psichiatrico. Quel martedì aveva dunque iniziato ad accogliere con estrema diffidenza, sia pure con tutta la cortesia di cui era capace, le gentili e ripetute attenzioni che le rivolgeva il bello sconosciuto. Era certa trattarsi di un uomo sposato o quantomeno fidanzato che forse intendeva staccarsi un attimo dalla routine. Forse il suo lavoro lo annoiava, avendo inteso trattarsi di uno degli uomini delle pulizie, sia pure il loro capo, dati gli ordini che impartiva ad Alboino. Le aveva detto che quest'ultimo era suo collega da quattordici anni all'incirca. Non che vi fosse qualcosa di male nel lavorare nel settore delle pulizie, assolutamente. Non vi era nulla di male in qualsiasi lavoro, purchè onesto. Ma a uno che al solo guardarlo pareva un dirigente e si vedeva lontano mille miglia che si trattava di un uomo colto, non sia mai gli stesse stretto l'impiego. Molto probabilmente era alla ricerca di un diversivo. Pertanto, non contasse su di lei a tal proposito.
Al diffidente atteggiamento di Natalina, mentre quest'ultima era occupata con Giacomo Leopardi, la cui scheda era prontamente giunta grazie alla solerzia dell'androide Mimmo e delle sollecite attenzioni del bello sconosciuto, seguì una delle solite telefonate di quest'ultimo con l'interlocutore di sempre, che iniziò identica alle precedenti: magnifica giornata - sono io - si, lo so - e proseguiva con un allora, felice per te e la tua bella, finalmente insieme, che duri per sempre - grazie, mio caro, ma ascolta, dammi un consiglio - ai tuoi ordini. Comunque, sicuro di averne bisogno? Proprio tu? L'interlocutore all'altro capo del telefono rise. ll dialogo proseguì. Devo riuscire a vincere la sua diffidenza, ma è molto più difficile di quanto avessi pensato - ma secondo te, perchè? - ma guarda, in via di fatto la conosco bene da almeno otto anni e teoricamente anche lei dovrebbe conoscere me, quindi, teoricamente - appunto: teoricamente - attraverso te - si, certo, come no - e va bene, hai ragione tu, dopotutto. Questa città è quella che è - purtroppo si - infatti, dunque per lei potrei essere uno dei tanti uomini sposati o fidanzati alla ricerca di un'avventura, accidenti, devo trovare il modo di farle sapere che sono assolutamente single - bravo, lo vedi che ci arrivi pure senza di me? Risero entrambi. E la telefonata si concludeva con i soliti grazie, mio caro - e - felice di tornare utile. Ma stavolta, il misterioso interlocutore all'altro capo del telefono aggiunse: sai, il mio predecessore dell'altro millennio era solito terminare le conversazioni diversamente da «felice di tornare utile». Sarebbe tanto piaciuto anche a me, come lui, concludere con UNO È LIETO DI POTER SERVIRE*, ma non trovo corretto rubargli la sua espressione identitaria. Il buon vecchio Andrew Martin! - diplomatico e corretto come sempre, mio caro VITTORIO! Ma potresti pur sempre concludere con UNO È FELICE DI TORNARE UTILE - giusto, grazie, ma... - ma che cosa? Qualcosa non va? - ecco, vedi, per tanto mi servirebbe una piccolissima, infinitesimale riprogrammazione del mio linguaggio...

craiyon_123406_An_android_robot_on_the_phoneVittorio.png
AN - ANDROID - ROBOT - ON - THE - PHONE (Craiyon)

GIARDINI DELL'OSPEDALE COMUNALE, ALA IN DIREZIONE ALL'UNITÀ PSICHIATRICA

pikaso_texttoimage_psychiatric-unit-garden-trees-flowers.jpeg
PSYCHIATRIC - UNIT - GARDEN - TREES - FLOWERS (Freepik)

Una telefonata dai diversi toni si svolgeva nei giardini dell'ospedale comunale, sul lato in direzione al reparto di psichiatria. Il moderatore forum Il Super Cesso aveva chiamato al telefono Pesciolina Lessa perchè si era dimenticato degli orari delle visite. Era riuscito a procurarsi due copie di STORIE DAL TRENTESIMO SECOLO da portare ai fratelli Esposito. Senza gran preamboli, la solita truzza Hakunina Matatina strappò il telefono di mano all'amica, ma non per farle dispetto, quanto per l'esasperazione verso Il Super Cesso, con il quale andava tutt'altro che d'accordo. Ma come ti viene in mente, imbecille? Quei due sono già suonati fradici di loro, figuriamoci poi con queste letture. Risparmiati la fatica. Seguirono allora i soliti improperi che i due membri del forum a tema inceltudine erano usi scambiarsi, mentre Pesciolina Lessa aspettava pazientemente che l'amica le restituisse l'arnese. Quando i due finalmente smisero di insultarsi a vicenda e Hakunina restituì il cellulare a Pesciolina, Nausicaa Lacunosa che nel frattempo aveva con nonchalance assistito alla solita scenata tra i suoi compagni forumini, pensò bene di chiamare a sua volta l'improponibile moderatore Il Super Cesso. Forse sarebbe riuscita a farlo ragionare. Pesciolina sicuramente ce l'avrebbe fatta, perchè Il Super Cesso la teneva in grande stima sin dagli albori della loro conoscenza, a differenza invece dell'amministratore Borboncino, che non la sopportava per puro partito preso. Il Super Cesso apprezzava parecchio il carattere sottomesso che Pesciolina mostrava davanti ai forumini uomini incel, per i quali provava sincera tenerezza e sincero rispetto, Borboncino compreso. Ma proprio a causa di tale sottomissione preferì non intervenire, per non alterare ulteriormente l'amico. Nausicaa Lacunosa, sempre per ragioni tutte sue, a dispetto del fatto che spesso perdeva i peli sulla lingua, sapeva bene quand'era il momento di mostrarsi invece diplomatica. Nel forum a tema inceltudine nel quale restava iscritta per i suoi buoni motivi, manteneva un profilo spesso neutro. Tranne che negli episodi dove la neutralità e le astensioni proprio non ci stavano affatto, argomentando le sue posizioni, sempre e quando fosse necessario palesarle, sotto massima diplomazia, non inimicandosi mai con nessuno, sia pure non legando strettamente con nessuno, eccettuate Pesciolina e Hakunina. Iniziò la chiamata con un mi spiace per questo clima poco congeniale tra te e Hakunina, ma vedi, capirete che siete molto diversi caratterialmente - ma no - rispondeva Il Super Cesso, - è che Hakunina è «filo-femminista» e ama contraddirmi di proposito - uhm...se tutte le femministe fossero come lei, i loro ambienti non sarebbero così popolari, non trovi? - sarà pure, ma nel forum provoca sempre il caos - vabbè, lasciamo stare Hakunina per il momento e andiamo a quanto ho scoperto nel reparto psichiatrico - vale a dire? - i dottori sono arrabbiatissimi per via della circolazione in reparto di quel romanzo che più che utopico definirei fantascientifico. Alle soglie del quarto millennio, l'umanità ha fatto grandi passi indietro come il gamberetto Pietro, altro che città in mano agli «uomini di latta» capeggiati da un androide dai superpoteri che manco l'uomo ragno, batman e superman contemporaneamente - eh, è bluepillato - è la stessa cosa che dice Fiorenzo, mentre Elena parla di red pill, ma comunque anche gli infermieri sono arrabbiati e gliel'hanno sequestrato già due volte. Non soltanto i dottori sono furibondi, poi il primario, neanche a parlarne - quegli strizzacervelli dei miei stivali, lo sai che se fosse per me, li manderei tutti a zappare, il professor Heinz per primo! E quel ficcanaso di caposala greco, poi, degno zerbino del super professore! A noi incel non servono strizzacervelli, ma possibile che nell'arco di un millennio non ci sono ancora arrivati, che i nostri problemi sono cagionati dal nostro fisico e non dal nostro cervello? E si vede proprio, infatti, da come ragioni te, pensò Nausica, ma ovviamente non glielo disse in faccia, o meglio, a telefono. Se in società non siamo considerati nè rispettati perchè siamo deformi, lo specialista giusto per noi è il chirurgo plastico, non lo strizzacervelli! - capisco, capisco cosa intendi. Ma in reparto sono presenti anche schizofrenici a stadio ultimo, bipolari, depersonalizzati a causa di motivi tutt'altro che fisici e quelli lì non possono certo andare dal chirurgo plastico a farsi curare. A quelli, psichiatri e psicanalisti servono per davvero - si, ma non gli psicologi. Quella è la categoria più inutile dell'umanità. Manco farmaci possono prescrivere - ma torniamo a Fiorenzo e sua sorella. La seconda volta che gli hanno sequestrato STORIE DAL TRENTESIMO SECOLO, si sono dovuti sorbire un'iniezione di Tavor. L'avevi saputo? - davvero? Eh, no...- appunto. E se li pizzicano la terza volta e gli iniettano Risperdal? Già stanno li valutando affetti da stato maniacale - uhm...forse è meglio aspettare che li dimettano...- già e temo pure che stavolta si andrà alle lunghe. Di dimissioni ancora non ne parlano. L'ultima volta che li ho visti, ho incrociato la loro madre. Era disperata, piangeva, porella - tutta colpa della società che ci tratta come scarti umani e del governo che non intende muovere un dito per promuovere i diritti che ci spettano, primo tra tutti, la chirurgia plastica gratis...anche se per quei due poveracci dei nostri amici non c'è chirurgo plastico al mondo che tenga, essendo due «tre». Faranno qualcosa per me e per Borboncino, che dovremmo più che altro smettere di essere nani un metro e un tappo e nello specifico nel caso mio, potranno sistemare qua e là il mio viso «da cinque» per farlo diventare quantomeno «un sei e mezzo». - non preoccuparti troppo, che nemmeno io e Hakunina passiamo dal cinque, secondo la scala di Cadavere e Pesciolina, a suo dire, «deve fare i conti con un misero quattro e mezzo» - ah, ma per voi donne quei numeri significano «stare a cavallo». La scala della bruttezza postata da Cadavere è valida solo per gli uomini. Un uomo «da cinque» è quasi spacciato, mentre la sua pariestetica donna conduce una vita soddisfacente. Voi tre poi potete lookmaxare** senza sforzo, senza chirurgia e da lookmaxate acquisite almeno un punto in più a vostro favore, specie tu e Hakunina, che al «sei» ce la fareste pure - santo cielo, però quella chirurgia dell'allungamento arti è rischiosissima e chiunque s'è fatto operare ha passato le pene dell'inferno tra torture degne del medioevo, sempre e quando non sia finito su sedia a rotelle - sempre meglio della tortura di vivere una vita da «puffi». Se non altro, ci hanno provato. Ma non è giusto che solo i ricchi e i benestanti si possano permettere la Ilizarov.
Nausicaa sospirò. Da circa un millennio erano stati eliminati i limiti di altezza minima che caratterizzavano svariati concorsi pubblici, quindi nessuno si vedeva più preclusa una carriera tra le forze dell'ordine o militare per banali ragioni. Vero era che invece nel settore privato era tutt'altro paio di maniche e alla società italiana non era mai interessato di lottare sul serio contro tali vere e proprie discriminazioni alle quali persone come Borboncino e Il Super Cesso erano per davvero continuamente sottoposti. Ma non soltanto gli ometti. Quel che alla stragrande maggioranza degli incel non entrava proprio in testa, era il fatto che pure le donne di altezza un po' troppo sotto la media non se la passavano meglio dei loro compagni di viaggio uomini. Tralasciando momentaneamente la questione dei numeri sollevata da Il Super Cesso, decise di trattenersi nel giardinetto più a lungo delle amiche. Pesciolina e Hakunina volevano infatti già tornare a casa. Nausicaa invece tornò a sedersi sulla panchina e compose un altro numero, stavolta quello dell'intelligenza artificiale chiamata Edgar.
La discutibile storia continua...

  • UNO È LIETO DI POTER SERVIRE è la frase caratterizzante l'androide Andrew Martin, protagonista del film fantascientifico L'uomo bicentenario (regia di Chris Columbus, 1999) che ha parzialmente ispirato le mie STORIE DAL TRENTESIMO SECOLO assieme al Marcovaldo di Calvino

  • Altro linguaggio gergale usato dai gruppi incel. La questione (ma non soltanto: non è l'unica pretesa nei confronti dei governi) della chirurgia plastica gratis per chi si trova nella condizione incel è discussa nei forum a tema. Vorrebbero dai governi l'emanazione di specifiche leggi che gli accordino la chirurgia plastica senza dover pagare niente. Purtroppo (aberrazione) vorrebbero pure che i governi gli accordino gratis l'improponibile, che amarezza).

Sort:  

Thank you, friend!
I'm @steem.history, who is steem witness.
Thank you for witnessvoting for me.
image.png
please click it!
image.png
(Go to https://steemit.com/~witnesses and type fbslo at the bottom of the page)

The weight is reduced because of the lack of Voting Power. If you vote for me as a witness, you can get my little vote.

What is craiyon?
Your first pic is great. Let the robots talk together.
You write long stories 👍

Craiyon is an artistic AI tool I use to fulfil the rules to participate in this Digitaly contest. Craiyon is one of my favourite and you find here:
https://www.craiyon.com/

Ps.: after being a teacher, I'm a writer and that's why I write long stories. This chapter is the XII of the second part of my e-book n.8 dedicated to steemit

Coin Marketplace

STEEM 0.19
TRX 0.12
JST 0.027
BTC 65230.32
ETH 3477.92
USDT 1.00
SBD 2.37