The rain seeps into ourselves.
It's as if we find hospitality within the deepest part of our being.
(Fabrizio Caramagna)

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Slowly, I start grinding words again.

I know I promised to resume publishing more regularly, but I still have moments of complete darkness. However, it must be said that, work-wise, this week has been very demanding and has taken up too much of my time.

I hope that starting from next week, I'll have more time to write. Usually, I used to write in the evenings when one is freer, but in these past few days, I've needed to sleep, even though once in bed, sleep never comes.

Anyway, today I don't want to talk about my terrible mood.

Let's do a recap of this beginning of the week (which has already reached its midpoint, eh eh!).

I must say that, despite the fact that the salary remains the same, the work at the plant has been quite intense. Naturally, this needs to be evaluated because the initial agreements were quite different.

I have to work four hours a day for five days a week. Considering the unpaid overtime, it doesn't benefit me to give away all these hours of my time to my employers, especially since I could be doing something much more profitable during that time.

Actually, now that I think about it, anything that brings back an economic return, even just 50 cents absurdly, would be more profitable, given that the extra hours I work at the plant are practically free.

I've never been one to shy away from work, but that doesn't mean I have to give away my time to others. I could use this time to spend more time with my family or just to rest a bit; it would still be better utilized.

I don't think it's right to take advantage of people's kindness and willingness. What many fail to understand is that the kindest and most willing person, when pushed to their limit, becomes uncompromising and unmovable.

For people like me, there's a point of no return. We endure, we endure, but when enough is enough, we explode, and once we make a decision, there's no turning back.

With someone like me, if you want to make amends, it's better to do it in time because, thanks to my infinite patience, I allow it. But if you waste that chance and cross the breaking point, it's over. It's pointless to apologize or try to make amends; it's impossible.

I'm not saying it's right, and I'm not saying I'm perfect. It's just the way I am.

The thing is, I'm not someone with high demands. I simply want to be respected as I respect everyone else, and I don't like being fooled around. I'm not saying one shouldn't try, and if someone manages to get away with it, hats off to them. I admire people who are smarter and more cunning than me. However, most of the time, I can see through those who try to deceive me, and that's when it's over. I can't stand it.

It's not just the deception itself that bothers me, but above all, it's the presumption my interlocutor has, thinking they are cleverer than me and can deceive me. When that happens, I become rigid and won't listen to reason.

I am kind and caring, and I respect everyone. But if you do something wrong and lose my respect, for me, you no longer exist. The indifference I can show can truly hurt. When I say that a person doesn't exist for me anymore, it means they could die in front of me, and I would simply continue on my path, stepping over their corpse without the slightest concern. However, in the same vein, for those I respect, I am ready to give everything.

Perhaps I am flawed, perhaps I am completely wrong, I truly don't know. What I do know is that I like myself just the way I am. I have shaped my character and way of being through years of sacrifices, battles, and reflections. I'm not saying I wouldn't change or won't change because that would be heresy. However, it's also true that I now have my convictions, some certainties, and some fixed points. So, to move away from them, I must truly be convinced that the change is worth it.

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Well, now I bid you farewell. I've spoken a lot tonight. Thank you for sticking with me this far. Please share your thoughts and ideas in the comments, if you feel like it.

Hug You!

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"Yes, I too was born among men. I had never seen the Jungle. They passed me food from behind bars in an iron container until one night I felt that I was Bagheera, the Panther, and not a plaything for men. I broke the stupid lock with a swipe of my paw and left. And since I had learned the tricks of men, in the Jungle, I became more terrible than Shere Khan."

La pioggia ci mette dentro noi stessi.
E’ come se trovassimo ospitalità dentro la parte più segreta del nostro essere.
(Fabrizio Caramagna)

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Piano piano ricomincio a macinare parole.

So che avevo promesso di riprendere a pubblicare con più costanza ma ancora ho dei momenti di buio totale; c'è da dire però che questa settimana al momento, lavorativamente parlando, è stata molto pesante è mi ha tolto troppo tempo.

Spero dalla settimana prossima di riuscire ad avere più tempo anche per scrivere; so che solitamente scrivevo la sera quando uno è più libero ma, in questi ultimi giorni, ho avuto necessità di dormire anche se, una volta a letto, il sonno poi non arriva mai.

In ogni caso oggi non voglio parlare del mio pessimo umore.

Facciamo però un resoconto di questo inizio di settimana (che ormai è anche arrivata a metà eh eh!).

Devo dire che, al netto dello stipendio che resta sempre lo stesso, il lavoro in stabilimento è stato parecchio; naturalmente questa cosa andrà valutata poiché gli accordi presi all'inizio erano ben diversi.

Io devo lavorare quattro ore al giorno per cinque giorni a settimana, considerando il discorso dello straordinario non pagato a me non conviene regalare tutte queste ore del mio tempo ai miei titolari anche perché, durante quel tempo, potrei fare altro di molto più redditizio.

Che poi, pensandoci bene, qualsiasi cosa che porti indietro un ritorno economico, in maniera assurda, anche solo di 50 cents sarebbe più redditizia visto che le ore in più che faccio allo stabilimento sono praticamente gratis.

Non sono mai stato uno che si tira indietro quando c'è da lavorare, questo però non vuol dire che debba regalare il mio tempo agli altri; potrei sfruttare questo tempo per stare di più insieme alla mia famiglia o anche solo per riposarmi un po', sarebbe comunque meglio sfruttato.

Non credo sia giusto approfittarsi della bontà e della disponibilità delle persone; quello che in molti non capiscono è che proprio la persona più buona e disponibile, quando la fai indispettire, diventa intransigente ed inamovibile.

Per questa categoria di persone, alle quali io appartengo, esiste un punto di non ritorno; sopportiamo, sopportiamo poi però, quando la misura è colma, esplodiamo e se prendiamo una decisione non torniamo più indietro.

Con uno come me, se vuoi recuperare, è meglio che Tu lo faccia per tempo visto che io, grazie alla mia pazienza infinita, te lo concedo; se lo sprechi però e superi il punto di rottura è fatta, è inutile venirmi a chiedere scusa così come è inutile provare a recuperare, la cosa è impossibile.

Non dico che sia giusto e non dico di essere fatto bene, semplicemente sono fatto così.

Che poi, io non sono una persona dalle grosse pretese, desidero solo che mi venga portato rispetto così come io rispetto tutti e non amo essere preso in giro; non dico che uno non debba provarci e, se riesce a farla franca, tanto di cappello, stimo le persone più intelligenti e scaltre di me, il più delle volte però sgamo chi prova a prendermi in giro e allora è finita, è una cosa che non sopporto.

Non è solo la presa per il culo in se stessa che mi infastidisce ma, soprattutto, la presunzione che ha il mio interlocutore pensando di essere più sveglio di me e di riuscire a mettermi nel sacco; quando ciò avviene mi irrigidisco e non sento ragioni.

Sono buono e caro e rispetto tutti se però fai qualcosa di sbagliato e perdi il mio rispetto per me non esisti più; l'indifferenza che riesco a mostrare può fare davvero male.
Quando dico che per me una persona non esiste più vuol dire che potrebbe morirmi davanti e io semplicemente proseguirei per la mia strada scavalcando il suo cadavere senza curarmene minimamente; allo stesso modo però, per chi rispetto, sono pronto a dare tutto.

Forse sono fatto male, forse sono tutto sbagliato, non lo so davvero; quello che so è che io mi piaccio così come sono, ho forgiato il mio carattere e il mio modo di essere in anni di sacrifici, battaglie e riflessioni; non dico che non cambierei o che non cambierò poiché sarebbe un'eresia è anche vero però che ormai ho le mie convinzioni, qualche certezza e qualche punto fermo quindi, per spostarmi da questi, devo davvero essere convinto che il cambiamento ne valga la pena.

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Bene, ora Ti saluto, per stasera ho parlato davvero tanto.
Grazie per essere arrivato fino a questo punto; fammi conoscere i Tuoi pensieri e le tue idee nei commenti, ovviamente se Ti va.

Ti Abbraccio

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“Sì, anch'io nacqui tra gli uomini. Non avevo mai visto la Giungla. Mi passavano il cibo da dietro le sbarre in un recipiente di ferro finché una notte sentii che ero Bagheera, la Pantera, e non un giocattolo per gli uomini, e spezzai la stupida serratura con una zampata e me ne andai; e poiché avevo imparato le astuzie degli uomini, nella Giungla divenni più terribile di Shere Khan.”

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English is not my first language but I try, please forgive any errors