Diario mentale di un Umarell da scrivania #4 [IT-EN]

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Sia chiaro, non ho deciso io di fissarla in questo modo.

Come sempre, non ho deciso io.

Io non posso decidere pressoché nulla, qualcuno di grazia si metta nei miei panni e immagini anche solo per un attimo cosa può significare, alla mia età.

Autocommiserazione a parte, ieri pomeriggio la matta di cui occupo la scrivania ha pensato bene che le serviva un surplus di motivazione: non posso andare avanti così, continuo a distrarmi, ha detto.

E allora cosa vuoi fare, se non costringere un poveraccio con la sciatica in fiamme a farti da balia?

Adesso metto qui il mio Umarell che grazie mille che me l'hai regalato mi piace un casino!

Sfacciata, oltre che matta.

Ma vogliamo parlare di quell'altra? Scopro così, assistendo a una delirante conversazione, di chi è la colpa delle mie sventure.

Per sempre grato...

L'altra matta, per l'appunto, si schernisce e poi incalza uhhhhh ma lo sai che esiste anche la versione large?

E via a improvvisare misure varie avvicinando e allargando le mani tra loro.

Maleducate!

Si discute della misura di un vecchio?

Oltre alle mezze stagioni e alla religione, non esiste più nemmeno la creanza.

Non parliamo della voglia di lavorare...

Ti sto guardando, cara, come hai voluto tu, perché diamine non taci e ti metti a produrre?
In cantiere la gente è capace di far andare le mani e la bocca allo stesso tempo, non è che parlare blocca le articolazioni eh!

Una fitta di dolore, la consapevolezza torna prepotente...non siamo in cantiere, non ci sono oggi e non ho speranza di esserci mai.

Dai basta adesso lavoro davvero, la voce della sciroccata spazza via il pensiero triste per un attimo.

Ti guardo adesso, ti guardo veramente, ti guardo perché almeno questo l'ho deciso io, ti guardo scioperata, IO TI GUARDO.

grazie, so che voi almeno un po' provate a capirmi

[EN]

Let me be clear, I have not decided to look at it like that.

As always, I have not decided.

I can hardly decide anything, someone of grace puts himself in my shoes and imagines even for a moment what it means, at my age.

Self-pity aside, yesterday afternoon the madwoman at the desk thought well that she needed a surplus of motivation: I can't go on like this, I keep getting distracted, she said.

So what do you want to do but force a poor fellow with burning sciatica to help you?

Now I put my Umarell here, thank you so much for giving it to me, I love it!

Cheeky, as well as crazy.

But do we want to talk about that other? So I discover, witnessing a delusional conversation, who is to blame for my misfortunes.

Forever grateful ...

The other crazy, in fact, scoffs and then says uhhhhh but do you know that there is also the large version?

And so on to improvise various measures by bringing your hands together and spreading them.

Rude!

Are you talking about the size of an old man?

In addition to the half seasons and religion, there is no longer even respect.

Let's not talk about the desire to work ...

I'm looking at you dear, as you wanted, why the heck don't you shut up and start producing?
On the construction site you can get your hands and mouth to go at the same time, it's not that talking blocks the joints eh!

A pang of pain, awareness returns overwhelming ... we are not in the pipeline, I am not there today and I have no hope of ever being there.

come on enough now that I really work, the voice of the madwoman sweeps away the sad thought for a moment.

I look at you now, I really look at you, I look at you because at least I have decided so, I WATCH YOU.

thanks, I know you try to understand me at least a little