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RE: Raccolta differenziata in Italia: tra successi isolati e ampie sfide (by @kork75)

in Italy3 months ago

L'esempio del "vivere in garage" che hai portato evidenzia le persistenti disparità socioeconomiche tra Nord e Sud Italia, seppur meno marcate rispetto a trent'anni fa. Per i lettori stranieri di questa community, è importante sottolineare che lo storytelling narrativo spesso dipinge un quadro semplicistico: il Nord, con la sua economia più sviluppata, vanta un reddito pro capite più alto, un minor tasso di disoccupazione e un migliore accesso ai servizi. Questa visione, tuttavia, non rispecchia completamente la realtà.
Il problema della casa è diffuso in tutto il Paese. Al Sud, i prezzi delle case sono mediamente più bassi, ma anche i salari sono inferiori, rendendo l'acquisto di un'abitazione un ostacolo per molte famiglie. Il vero punto dolente sono gli stipendi, bassi in entrambe le zone.
Lo stereotipo sulla qualità della vita rimane radicato, con il Nord che offre maggiori opportunità lavorative e culturali e il Sud che vanta un clima mite, un ricco patrimonio storico e paesaggistico e uno stile di vita più rilassato. Anche questa visione è riduttiva. L'Italia offre una varietà di paesaggi e opportunità in entrambe le zone.
Il problema principale è di natura politica. Da decenni, la politica non riesce a risolvere i problemi quotidiani dei cittadini, dalla gestione dei rifiuti all'emergenza abitativa e potrei continuare con un vasto elenco.

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Non è che non riesce a risolvere, amico mio @kork75. Temo invece abbia ragione un mio collega quorano che ha pubblicato quel che ritengo il vero motivo di tanta arretratezza: i politici (non solo italiani: eccettuati i politici dei pochi paesi virtuosi, vale a dire gli anglosassoni, oceanici e soprattutto dell'estremo nord Europa) sono asserviti alle multinazionali dai panni sporchi che promuovono questo stato di degrado inducendoli a emanare leggi a bella posta per distruggere e far fallire la piccola e media impresa. Il che è ovviamente foriero del vergognoso livello di disoccupazione nei paesi europei periferici e del degrado che ne consegue. Ci sono poi due documenti firmati a Bruxelles, uno del 1989 e uno del 1992, dove i politici italiani (lo stesso potrebbero aver fatto pure gli spagnoli, date le notizie raccapriccianti che mi giungono da quel fronte) si impegnavano a smontare l'economia italiana per far piacere all'istituzione belga, all'insegna del piano Kalergi.
In ogni caso, ti posso assicurare che nessuna regione italiana (mediamente parlando) è peggiore del Piemonte. specie basso Piemonte quanto a disoccupazione, totale mancanza di opportunità (nella mia città natale, poi, se hai solo la terza media sei finito per davvero) e accattonaggio. Sicuramente capiterà, ma a me personalmente non è capitato di vedere in nessun'altra regione visitata il procacciarsi il cibo nei cestini pubblici dell'immondizia, nè gli stessi numerosi eserciti di senzatetto. C'è poi da considerare che nel sud si lavora pressochè in nero e quindi il reddito pro capite più basso è fittizio, poichè proviene soltanto dalle statistiche che per forza di cose possiedono soltanto dati in chiaro.

La lotta alla malapolitica è una sfida complessa... Se poi vogliamo dire che il Paese viaggia a due velocità... Gli esempi che hai portato, purtroppo , sono veritieri.

Pure a tre e quattro...

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