Doroty Vs Dora

Nel 1930 a Londra, in una competizione di salto in alto, una giovane inglese, Dorothy Tyler, che aveva allora ancora il nome da signorina, cioè Odam, superò l'asticella di un metro e mezzo: stabilendo un vero primato europeo per l’epoca. Da quel 1930 l’atleta britannica non si fermò più salendo di centimetro in centimetro; risultati straordinari che la portarono a vincere la medaglia d'argento ai Giochi olimpici di Berlino nel 1936 e a Londra nel 1948: rispettivamente saltando a 1,60 e a 1,68. Tutto partì da quella misura del 1930, che sarebbe valsa un primato europeo se qualche mese prima, una tedesca, Dora Ratje, non avesse saltato ad Amsterdam mezzo centimetro più alto di lei, ma si sospettò ben presto che la Ratje non fosse una donna e fu aperta un'Inchiesta. Anche Dora, come Dorothy, gareggiò nel salto in alto femminile durante i Giochi olimpici di Berlino nel 1936, classificandosi al quarto posto.

La Ratje era stata un ottima altista, arrivando a stabilire il record del mondo (1,70 mt.) nel 1938; poi scoppiò la guerra e della Ratje non si ebbero più notizie. Ma in realtà i sospetti sulla sua sessualità erano fondati, infatti la vera identità di Dora (che nel dopoguerra cambiò il suo stato civile) era Heinrich Ratjen. Ex l'atleta dichiarò nel 1957 di averlo fatto su richiesta della Gioventù hitleriana. Si trattò del primo caso (accertato) di "imbroglio sessuale olimpionico". Cosi il record dell'ex Dora (Heinrich) fu annullato. Mrs. Tyler, invece, si ritirò dalle competizioni dopo i Giochi olimpici del 1956 e divenne allenatrice e team manager della nazionale britannica. Di lei oltre a quel primo personale record tolto nel 1930 legato alla vicenda Dora Ratje le cronache sportive riportano che è stata l’unica atleta donna e vincere medaglie olimpiche prima e dopo la seconda guerra mondiale. Nel frattempo però il record mondiale del salto in alto femminile è stato più volte battuto ed è detenuto attualmente dalla bulgara Stefka Kostadinova con m. 2,09. (uno dei record più longevi, Roma 1987).