La tradizione del presepe nella mia famiglia

Ciao a tutti, amici della community.

Le festività natalizie si stanno avvicinando e, come ogni anno, mio suocero si è occupato di allestire il suo presepe. Mia moglie mi ha raccontato che da quando i suoi genitori si sono sposati, il presepe non è mai mancato a Natale. E che cosa ci si potrebbe aspettare d'altronde da due persone nate a dicembre di cui una si chiama Maria e l'altra Natalino? Il loro spirito natalizio è sempre stato piuttosto vivace.

Quindi eccoci qui ad assistere a questo allestimento di un presepe che attualmente è ridimensionato rispetto a quello che Natalino costruiva in passato ma sempre realizzato con molta cura.

L'attuale presepe è costituito da una scatola di legno dipinta di bianco e aperta sul davanti. In fondo, è stata incollata della carta che riproduce il paesaggio medio orientale, con palme e casette tipiche.
Su un lato, un'umile capanna sormontata da una stella cometa che si illumina, accoglie la Sacra Famiglia e gli immancabili bue e asinello. La culla, rigorosamente una mangiatoia ricoperta di paglia, è ora vuota: come da tradizione Gesù bambino verrà collocato al suo interno dopo la mezzanotte del 24 dicembre.
Accanto alla capanna, un angelo che regge uno stendardo con la scritta “Gloria” è pronto ad annunciare al popolo la lieta novella.

Sul lato opposto del presepe mio suocero ha costruito una scala e ha diviso la scena in due piani.
Al piano superiore, una pastorella offre dell'acqua al suo vitellino, mentre un altro pastore insegna al figlio come addomesticare il gregge di pecore.
Accanto ad alcune casette, anche queste realizzate a mano da Natalino, sono stati collocati i tre Re Magi, in viaggio verso la capanna. Per ora sono stati posizionati il più lontano possibile dalla Sacra Famiglia, ma con il passare dei giorni verranno posti sempre più vicino e il giorno dell'Epifania arriveranno a destinazione per porre i loro doni.

Al piano inferiore troviamo alcuni rappresentanti dell'umile classe lavoratrice e le loro botteghe: il fornaio, il fabbro, il fruttivendolo, un pastore, un allevatore di conigli, una guardiana d'oche e un commerciante di galline e di uova.
E se notate, c'è un pastore che dorme.
In primo piano è stato collocato un laghetto presso il quale un pescatore ha appena catturato un pesce e dietro di lui un pozzo e una giovane donna che sta lavando i panni.

Mia moglie, appassionata di simbologia, mi ha spiegato che molti elementi che compongono questo presepe sono stati scelti perchè, secondo la tradizione, hanno un significato ben preciso.

Per esempio, il cielo dello sfondo è dipinto in modo da rappresentare l'alba, come simbolo di rinascita.
Nella capanna, l'asino rappresenta l'ostinazione, la determinazione, mentre il bue simboleggia la forza vitale.
Il legno della capanna e della mangiatoia è un riferimento alla croce, mentre la paglia ricorda le spighe di grano da cui si ricava il pane per l'eucarestia, richiamato anche dal fornaio, che tra l'altro tiene sempre acceso il fuoco, che rappresenta la conoscenza.
La capanna divide la Sacra Famiglia dal resto del mondo e la pone in un ritiro spirituale nel quale anche noi osservatori possiamo entrare.

Mio suocero è stato molto attento a dividere la parte sacra e spirituale, che comprende la capanna con la Sacra Famiglia, la stella cometa e l'angelo annunciatore, dalla parte mondana e terrena, rappresentata dalle botteghe e dall'abbondanza di cibo e di animali, che soddisfano i bisogni materiali. Le galline, le uova, il cibo, rappresentano i doni che verranno offerti a Gesù e che noi tutt'ora ci scambiamo, ma anche la rigenerazione nel corpo e nello spirito.
Il pescatore, che rappresenta San Pietro e la donna che lava i panni, che rappresenta la madre di Santo Stefano, sono stati posizionati quasi di fronte alla capanna, perchè sono persone comuni che si convertiranno.
Il pesce è un simbolo che tradizionalmente è legato a Gesù, mentre il pozzo e l'acqua richiamano l'atto del battesimo.
Le pecore rappresentano il gregge dei fedeli, guidato, accudito e sorvegliato con amorevolezza da buoni pastori, così come Gesù sarà un buon pastore per i suoi discepoli.
In particolare, il pastore-bambino con la pecora in braccio, è la nuova generazione che si appresta con slancio verso il rinnovamento spirituale.

Il pastore che dorme, invece, rappresenta lo stato di inconsapevolezza che caratterizza l'uomo ordinario o chi non è ancora venuto a conoscenza della Verità. Qui è stato collocato proprio vicino all'angelo che annuncia la nascita del Salvatore. Chissà se a Natale il nostro amico pastore si risveglierà! Intanto ci ricorda di praticare l'esame di coscienza, ogni tanto.
Infine, i Re Magi, che rappresentano i tre continenti anticamente conosciuti (per questo uno di loro è africano) ma anche le diverse età della vita: la senilità, la giovinezza e l'età adulta.

Molte altre figure e ambientazioni tradizionali in questo piccolo presepe casalingo mancano.
Ma, come vedete, il presepe è molto di più di una decorazione natalizia e io apprezzo molto andare in giro in questo periodo per osservare presepi costruiti secondo i significati che la tradizione religiosa richiama. Mi auguro che con il tempo questi significati non vadano perduti e che in Italia si riesca a fa rivivere ogni anno questa antica tradizione che non fa altro che unirci e arricchire la nostra cultura, a prescindere dalla fede religiosa.

Grazie per aver letto il mio post!
A presto!