GIORNATE DEL FAI 2023 | LONATO DEL GARDA | SECONDA PARTE 👉 LA CASA DEL PODESTA'

in Italy2 years ago

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Ciao amici

In questo post parleremo dell'esplorazione di un altro luogo interessante che ho visitato durante le giornate del FAI a Lonato del Garda, un piccolo comune situato a sud del Lago di Garda. Oggi voglio presentarvi la Casa del Podestà, situata a pochi metri dalla Torre Civica, di cui vi ho parlato nel post precedente, e che rappresenta un luogo importante legato alla figura di Ugo da Como, un grande intellettuale del suo tempo che ha trasformato questa casa in un museo.






Ma chi era Ugo da Como? Ugo da Como era un politico italiano, nato a Brescia e morto a Lonato. La sua vita è stata molto interessante: proveniente da una famiglia agiata di Brescia, ha studiato giurisprudenza a Roma e ha frequentato ambienti socialisti, diventando amico di numerose persone importanti dell'epoca, tra cui il famoso Francesco Glisenti, titolare di una delle più grandi aziende metallurgiche bresciane, la cui figlia sposò. Ugo da Como ha ricoperto numerosi incarichi politici, dal ruolo di assessore del comune di Brescia fino a quello di deputato della Repubblica, diventando anche Sottosegretario. Tuttavia, quando Mussolini salì al potere, decise di ritirarsi dalla politica e di dedicarsi alla vita all'interno di questa casa-museo. Negli ultimi anni della sua vita, infatti, si dedicò alla creazione di una "Cittadella della cultura" a Lonato e alla ricerca e allo studio.





Ecco quindi perché la Casa del Podestà è così importante: non solo rappresenta un esempio di architettura medievale, ma è anche un luogo di grande valore culturale grazie alla sua connessione con Ugo da Como. Attraverso la visita di questa casa-museo, infatti, è possibile scoprire la vita e l'opera di questo importante intellettuale e ammirare le opere d'arte che ha creato.






Ma prima di parlare di questo museo, dobbiamo fare qualche passo indietro. Questo edificio che potete vedere dalle prime foto è stato costruito intorno al 1400, quando queste terre erano sotto il dominio della Repubblica di Venezia, e quindi il doge mandava qui un suo rappresentante che viveva all'interno di questa casa. Questa cosa avvenne per oltre 300 anni, finché queste terre furono sotto la dominazione di Venezia. Poi, con l'arrivo di Napoleone, questa casa fu trasformata in una caserma austriaca e, successivamente, finì in uno stato di abbandono in cui nessuno si interessava più di questo posto.






Fortunatamente, all'inizio del 1900, la casa venne acquistata da Ugo da Como, un politico e avvocato italiano che decise di restaurare completamente questa casa con l'aiuto di uno dei più importanti architetti dell'epoca, Antonio Tagliaferri. Come potete vedere dalle altre foto, cominciò ad arredare questa casa come una casa museo, un po' in stile dannunziano, che era una cosa tipica dell'epoca. La cosa particolare che mi ha colpito di questa casa è il fatto che questo avvocato, che comunque girava parecchio l'Italia anche perché ebbe ruoli politici, dove andava e dove vedeva una certa tipologia di arredamento, tipo un soffitto particolare o anche all'interno di questa casa museo, incorporava questi elementi nella sua casa. Ad esempio, è presente anche una scala recuperata del 1400 da un altro palazzo che lui portava a casa e che fece incorporare in questa casa museo.






La casa fu abitata da Ugo da Como e sua moglie fino al 1940 circa, quando fu creata la fondazione e il posto divenne un museo.






La vera chicca di questo posto, secondo me, è la casa biblioteca che conserva più di 50.000 volumi, tra libri veramente importanti, anzi i più importanti che si possono trovare nell'Italia settentrionale. Tra questi ho anche potuto vedere uno dei libri più piccoli al mondo, che faceva parte di una serie di libri tascabili che per l'epoca erano un'innovazione e venivano utilizzati nei viaggi dell'avvocato, che spesso andava a Roma in quanto poi diventò anche deputato della Repubblica.








Ho avuto la fortuna di fare questo percorso insieme alla guida, passando stanza per stanza dove ci spiegava la storia di ogni stanza e come veniva utilizzata. La cosa che mi ha colpito di più era l'arredamento originale con oggettistica dell'epoca, di cose veramente particolari. Ad esempio, nelle prime stanze, i camini erano finti perché non erano dotati di canna fumaria e servivano solo come abbellimento. In realtà, all'inizio questa casa era un po' come una casa vacanza che veniva utilizzata dall'avvocato solo nel periodo estivo, poiché la sua abitazione principale era nel corso principale di Brescia.







Anche all'interno di questo percorso museale c'era una mostra dedicata a dei disegni del Tiepolo. In una stanza all'interno della Casa del Podestà sono esposte 11 incisioni all'acquaforte rappresentanti i capricci inventati da Giambattista Tiepolo. Questi disegni sono giunti in questa casa museo non perché l'avvocato Ugo dal Comune li abbia acquistati direttamente, ma grazie ad un altro Senatore di nome Pompeo Molmenti, che fu anche l'esecutore testamentario di Ugo da Como. Pompeo Molmenti era uno dei più cari amici di Ugo da Como e si dice, ma questa cosa ancora deve essere verificata, che fu colui che inventò il famoso Chiaretto, un vino che è tra i più importanti del Lago di Garda.

Non mi sono dilungato molto nella descrizione dell'interno di ogni stanza, perché spero che ognuno di voi abbia la possibilità di visitare questo posto, perché merita veramente. E tra l'altro, questa fondazione ha anche acquisito la Rocca Viscontea, che poi vedrete in altre mie foto. Purtroppo, quel giorno, per questioni di tempo, non ho avuto il modo di visitare la Rocca Viscontea, ma si può fare un biglietto cumulativo al costo di €10, dove si può visitare sia la Casa del Podestà e quindi il Museo Ugo da Como, ma anche la Rocca Viscontea, dalla quale si può vedere il Lago di Garda e ammirare il panorama a 360° sopra Lonato del Garda.




Sono rimasto molto colpito da questa casa museo e dall'immensa cultura di Ugo da Como, di cui non conoscevo affatto l'esistenza. Si è dimostrato molto lungimirante dal punto di vista culturale e ciò che mi ha colpito di più è senza dubbio la biblioteca, con i suoi numerosi volumi antichi e preziosi. Ho apprezzato il fatto che Ugo da Como non si sia limitato a cercare di arricchirsi personalmente, ma abbia invece pensato al contesto in cui viveva, preservando numerosi beni artistici e architettonici e facendoli giungere fino a noi.

Rileggendo la vita di persone come Ugo da Como si capisce un attaccamento diverso alla patria, rispetto a quello dei politici di oggi che spesso abusano del termine "patriota". Tornando all'argomento artistico, consiglio vivamente di visitare questo posto perché il biglietto d'ingresso è quasi regalato per quello che si ha la possibilità di vedere. Spero che le mie foto vi siano piaciute e che abbiate trovato interessante il mio racconto. Vi do appuntamento al prossimo post e vi auguro una buona giornata a tutti.






Di seguito troverete ogni riferimento utile per una possibile visita, incluso il sito ufficiale della Fondazione Ugo da Como, dove è possibile prenotare i biglietti e leggere qualcosa sulla storia di questa fondazione e del suo fondatore.

Vi ringrazio per aver letto fino alla fine questo post. Questo sarà il primo di tanti altri post che farò su queste giornate del Fai. Io ho avuto praticamente la possibilità di vedere tre luoghi quel giorno e quindi condividerò con voi le foto e le mie impressioni a riguardo di questi punti di interesse.

Vi auguro una buona giornata e a presto!



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qui riferimenti utili

https://www.fondazioneugodacomo.it/it/fondazione

https://it.wikipedia.org/wiki/Ugo_Da_Como

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Grazie al FAI si riescono a visitare luoghi speciali, fortuna che esiste! La libreria è meravigliosa e mi colpiscono molto anche i soprammobili che rendono la casa vissuta!

Sono d'accordo con te, il FAI ha fatto un lavoro incredibile nel preservare e valorizzare il patrimonio culturale italiano. Grazie a loro, possiamo visitare e ammirare luoghi speciali che altrimenti sarebbero inaccessibili.

WoW che bello.. ci hai fatto fare un tour fotografico del museo, bellissima la parte dei libri antichi.

Grazie per aver immaginato un tour fotografico del museo! Che bello sapere che hai apprezzato i libri antichi, sono veramente dei tesori che ci aiutano a conoscere la storia, la cultura e le idee del passato.

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