UNFORGETTABLE TRIP - Il mio primo viaggio (Parte I)

in Italy2 years ago

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Copertina realizzata sul sito www.canva.com. Immagini libere da diritto d'autore

INTRODUZIONE

Cari amici della community,
per un appassionato di viaggi e di racconti a tema come il sottoscritto, non poteva passare inosservata l'opportunità di partecipare al contest UNFORGETTABLE TRIP, ideato dai ragazzi del Team di Italygame per dar modo a tutti noi di raccontare delle nostre esperienze in giro per il mondo.

Per la settimana d'esordio del concorso ho pensato anche io di cominciare dall'inizio, ovvero dal primo viaggio compiuto da "adulto", risalendo con la memoria a qualche anno prima del nuovo millennio. Ho deciso di dividere il post in due parti, in modo da non appesantire troppo la lettura. La seconda parte verrà pubblicata domani.

Per cominciare la nostra storia, dobbiamo tornare indietro all'estate successiva al tanto sudato diploma di scuola superiore, nella quale tutti noi, usciti dal liceo, con il titolo tra le mani avevamo maturato una sorta di credito, da sfruttare nei confronti dei nostri genitori.

A qualcuno era stata promessa la prima macchina, ad altri lo scooter o la bicicletta da corsa e ad altri ancora un viaggio. Calcolando di poter tranquillamente sfruttare per l'occasione di qualche uscita in compagnia la vecchia Citroen AX del babbo, che all'epoca in famiglia era considerata un po' come la macchina di riserva, quando toccò a me esprimere il desiderio post-diploma non mostrai dubbi, raccontando a miei genitori il piano sviluppato con altri quattro amici.

L'INTERRAIL

L'idea studiata a tavolino già da alcuni mesi era la seguente: sottoporre al finanziamento dei nostri genitori un viaggio in giro per l'Europa, dalla durata variabile tra le due e le tre settimane, totalmente all'avventura, senza prenotare alcun posto dove dormire ma con solo un'idea di itinerario base. In altre parole, una vacanza dal budget prestabilito, finito il quale si sarebbe tornati tutti a casa.

Per compiere questa missione, dato che la spesa massima era stata calcolata in cinquantamila lire al giorno (per i più giovani o per chi legge da un'altra parte del mondo stiamo parlando più o meno di 25 euro/USD), rimaneva una sola opzione: spostarsi con un particolare biglietto ferroviario, chiamato Interrail Pass, che ad un costo fisso (mi pare si aggirasse sulle trecentomila lire) permetteva di compiere in un mese una quantità illimitata si spostamenti con i treni di seconda classe, in una delle tre zone europee.

Optammo per quella centrale, che contava un maggior numero di Paesi visitabili, e con nostra grande sorpresa il piano venne approvato senza troppe esitazioni più o meno da tutte le famiglie. Non ci restava che preparare gli zaini, con vestiti puliti per circa sette giorni, cambiare un po' di valuta in banca (non esisteva ancora l'Euro né erano diffuse le carte di credito) o dotarsi di Traveler's cheque, e partire.

N.B. - Mi scuso in anticipo per la scarsa qualità delle foto che seguiranno, scattate da una macchinetta automatica e ri-fotografate con il mio telefono.

PRIMA TAPPA - MONACO DI BAVIERA

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L'Olympiastadion di Monaco di Baviera, foto di proprietà dell'autore

Scegliemmo una partenza in tarda serata, in modo da risparmiare già sulla sistemazione della prima notte. Nei piani, avremmo dovuto dormire un po' sul treno, anche se in realtà forse riuscimmo a chiudere gli occhi circa mezz'ora. Da "scappati di casa" quali eravamo, avevamo pensato a tutto ciò che potesse intrattenerci per quel primo spostamento: patatine, cioccolata, caffè in thermos, snack vari e birre, ma non a convalidare i nostri biglietti.

Il controllore avrebbe potuto chiudere un occhio e raccomandarci di farlo alla prima stazione utile (in fondo il biglietto sarebbe durato un mese ed era evidente che fossimo appena partiti), ma scelse di "portare a casa la serata", appioppandoci diecimila lire di multa a testa.

Ci guastò un po' l'umore, ma quando mettemmo piede in Germania avevamo dimenticato tutto. Per tutti noi era la prima esperienza di un viaggio all'estero ed essere a Monaco ci sembrò quasi incredibile, tanto che ricordo ancora le parole di uno degli amici del gruppo, che durante i primi passi in terra tedesca mi si avvicinò, per sussurrarmi incredulo:

Franco, siamo a Monaco!

Nell'era di Internet basta un po' di curiosità e di tempo da perdere nei motori di ricerca per vedere ogni angolo del pianeta direttamente sullo schermo di casa, ma a quell'epoca tutto, dall'architettura delle case, alle macchine, passando per le facce delle persone, ci sembrò appartenere quasi ad un universo parallelo.

Non avevamo idea di dove dirigerci o quali attrazioni visitare, eravamo cinque gonzi che giravano semplicemente per la città, in attesa di imbattersi in qualcosa che catturasse la nostra attenzione. Agli uffici per il turismo chiedevamo cartine (turistiche, non fate i maliziosi) e l'indirizzo di posti dove dormire per spendere il meno possibile, finendo spesso in camerate da quindici o venti persone.

Mangiavamo quello che capitava o a volte saltavamo direttamente uno dei pasti, se impegnati a camminare per le vie della città, ancora non toccati dalla stanchezza e sospinti da una grande riserva di entusiasmo. Ricordo che qua e là era possibile trovare tavernette che per pochi spiccioli permettevano pasti a base di wurstel e birra, oltre ad ammirare qualche bellezza locale che naturalmente snobbavano regolarmente i nostri tentativi di approccio.

SECONDA TAPPA - VIENNA

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Vienna (?), Parco Prater (?), Foto di proprietà dell'autore

Purtroppo non sono certo che la foto qui sopra sia stata effettivamente scattata a Vienna, anche se, dovendo scommettere un Euro bucato, punterei sul fatto che ci trovassimo al Parco Prater, un vero e proprio meraviglioso polmone verde nel cuore della capitale austriaca.

Tornato a casa, raccontai a tutti che Vienna era al secondo posto tra tutte le città visitate, ma purtroppo oggi di lei ricordo poco, se non il Prater, l'immensa camerata dell'ostello nella quale trascorremmo le nostre due notti in Austria e la discussione avuta all'edicola della stazione il giorno della partenza, quando a corto di scellini volli a tutti i costi convincere la signora a lasciarmi pagare una copia della Gazzetta dello Sport in lire.

Naturalmente rifiutò, tanto più che da troglodita qual ero mi ostinavo a volerla acquistare solo secondo i prezzi italiani e non a quelli locali. Per quel che vale, se ne avessi l'opportunità, oggi le chiederei scusa.

Continua...

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Vorrei poterti aiutare a chiarire se fosse veramente il Prater, ma purtroppo l'avevo visitato di notte e non riconosco quell'edificio. Ma se mi sai dire che ricordi una gigantesca ruota panoramica (c'ero salita), allora ti dico che era proprio Vienna.

Guarda so della ruota, ma io non riesco proprio a ricordarmela. Al di là della foto, al Prater ci sono sicuramente stato, ma si vede che nonostante sia probabilmente l'attrazione principale, all'epoca non mi aveva colpito 😄
Comunque deve essere stato spettacolare il giro in ruota di notte!

Quelle in Austria erano state tra le mie ferie migliori.

Anche a me ricordo che Vienna piacque molto!

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 2 years ago 

Bellissima idea del primo viaggio con gli amici!
Soprattutto complimenti per la memoria, io sono completamente smemorata non riuscirei a trovare tanti dettagli da raccontare! Aspetto curiosa il seguito :-)))

Grazie amica mia, sei molto gentile ma purtroppo sono passati tanti anni ed alcune cose, specialmente riguardo ai luoghi, non me le ricordo più. Ho due piccoli album con una quarantina di foto, e ho dovuto scegliere solo quelle in cui andavo a colpo sicuro, ed anche così, vedi Vienna, di alcune non sono sicuro 😄.
Paradossalmente, io che sono fisionomista zero, mi ricordo meglio le facce di alcune persone incontrate allora che le cose viste in alcuni luoghi.

Hi @frafiomatale,
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