Sempre peggio - Getting worse [MULTILANGUAGE]

MONDO PARALLELO

La teoria degli universi paralleli, mondi simili al nostro che scorrono nello stesso momento, con protagonisti spesso capaci di ricalcare quelli a noi conosciuti, è una delle più affascinanti della fantascienza, trattato addirittura già dai filosofi più antichi.

Se siamo convinti infatti che non esistono altre versioni di noi stessi, dei familiari, degli amici e di tutto ciò che ci circonda, chi porta avanti la teoria dei mondi paralleli spesso ha una concezione diametralmente opposta alla nostra.

Nell'Italia di un ipotetico mondo parallelo, ad esempio, i politici lavorano ogni giorno per il bene della nazione, i giornali informano continuamente i lettori, senza guardare in faccia il potere di turno, e il calcio è uno sport del tutto immacolato, verso il quale nessun tifoso o appassionato nutre il minimo dubbio.

_{Immagine di freepik}

A volte tacciare qualcun altro di vivere all'interno di un "universo parallelo" significa semplicemente rinfacciargli di non voler guardare in faccia la realtà, per additarlo in qualche maniera di essersi costruito attorno una specie di alternativa al tangibile, ritenuta poco o per nulla credibile da tutti gli altri.

In questo senso, il comunicato rilasciato dagli "abitanti" del secondo anello verde dello stadio San Siro, il nuovo gruppo di tifosi ultras dell'Inter, è sembrato ai più critici (tra i quali mi schiero apertamente) piuttosto insolito per almeno un paio di ragioni.

In esso, gli ultras denunciano l'accanimento dei media nei loro confronti, auspicando con toni piuttosto decisi un drastico cambiamento. Con testuali parole, è messo nero su bianco che un ulteriore proseguimento su questa linea "non sarà più tollerato", aggravando in qualche modo la già non idilliaca posizione della curva.

_{Immagine di snowing su Freepik}

La domanda che un po' tutti si sono posti è: a chi era rivolto il messaggio, dato che TV e giornali hanno da tempo abbandonato l'argomento, nonostante si parli di qualcosa di gravissimo come l'infiltrazione mafiosa nel mondo del calcio? A Massimo Giletti, che sull'argomento ha tenuto qualche puntata molto all'acqua di rose della sua trasmissione RAI?

A quei pochi youtuber, perlopiù juventini o milanisti, che ancora ne discutono quotidianamente con i propri iscritti? Improbabile, ma mai quanto il fatto che fosse indirizzato agli ancora meno presenti blogger di stampo calcistico, di solito più interessati a finte notizie di calciomercato che altro.

Il dubbio rimane, ma ha il pregio di andare a braccetto con quelle che, almeno a chi vi scrive, sembrano incrollabili certezze: il tono usato conferma, così come lo striscione indirizzato all'ultras pentito Beretta poche settimane fa, che un certo modo di fare tipico della criminalità organizzata è ben lungi dall'essere stato sradicato.

_{Immagine di Drazen Zigic su Freepik}

A conferma di ciò, è passata come un fulmine ieri la notizia del rigetto, da parte del Tribunale del Riesame, della domanda di scarcerazione avanzata dai legali di Cristian Ferrario, colui che deteneva le chiavi dell'"arsenale" degli ultras, nel quale erano custoditi fucili, pistole, lanciarazzi e bombe a mano, nonché di quella di revoca dei domiciliari per Andrea Zaccagni, accusato di fabbricazione di documenti falsi e accesso abusivo a sistemi informatici.

Significative le motivazioni addotte dai giudici, che hanno parlato di uno scenario criminale ancora più preoccupante di quello venuto a galla negli ultimi mesi, con la colpevole complicità della società Inter, che pur conoscendo le attività illecite della curva non ha mai "nemmeno presentato denuncia". Anzi, alcuni elementi, ascoltati come testimoni, si sono addirittura mostrati reticenti.

Ora, per tornare alla teoria con la quale abbiamo aperto il pezzo, una domanda nasce spontanea: ma se in un mondo parallelo in realtà ci fossimo finiti noi? Perché in uno normale, una frazione di tutto ciò basterebbe ad un procuratore federale, in passato inflessibile e severissimo per molto meno, per prendere seri provvedimenti contro i responsabili degli illeciti. Ma qui, tutto tace.

Statemi bene, alla prossima!

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