Quando segna il portiere

Con il goal segnato con un preciso colpo di testa ieri sera, al novantacinquesimo minuto della partita Lazio-Atletico Madrid, che ha permesso ai biancocelesti di evitare la sconfitta all'esordio nell'attuale edizione della Champions League, il portiere Ivan Provedel è entrato di fatto nell'esclusivo club degli estremi difensori non solo in grado di realizzare una rete, ma di centrare la porta avversaria più volte nella propria carriera.

Tra anni fa infatti, nella gara del campionato di Serie B, tra Ascoli e Juve Stabia, l'attuale portiere della Lazio era riuscito a regalare agli ospiti un insperato pareggio, sempre grazie ad un preciso colpo di testa ed in pieno tempo di recupero. Ad aiutarlo, così dice chi lo conosce bene, i suoi trascorsi giovanili da punta, ma per sua stessa ammissione un ruolo fondamentale lo ha giocato l'allenamento quotidiano fianco a fianco con un grande opportunista d'area di rigore come Ciro Immobile.

Provedel è diventato così il secondo estremo difensore italiano della storia a realizzare un goal in una delle competizioni europee, succedendo a Marco Amelia (goal in Partizan Belgrado-Livorno del 2006, valevole per la fase a gironi dell'Europa League), ed il secondo della storia anche a violare la porta avversaria su azione in Champions League, dopo la rete di Sinan Bolat che nel 2009, sempre allo scadere e sempre di testa, regalò allo Standard Liegi il passaggio del turno ai danni dell'AZ Alkmar.

Oltra ai tre già citati, sono ancora sette i portieri capaci di realizzare almeno un goal nelle competizioni europee, tra i quali nomi altisonanti come Peter Schmeichel, la cui marcatura a due minuti dallo scadere non riuscì comunque ad evitare al suo Manchester United l'eliminazione dall'Europa League del 1995 per mano dei russi del Rotor Volgograd, e soprattutto il tedesco Hans-Jörg Butt, capace di segnare tre reti (tutte su calcio di rigore) con la maglia di tre squadre diverse, ma tutte ai danni della Juventus.

Tuttavia, resiste ancora oggi la palma di capocannoniere in questa speciale classifica del numero uno bulgaro del Levski Sofia, Dimitar Ivankov, che di goal ne ha messi a referto addirittura quattro, con una curiosa particolarità della doppia marcatura ai danni dei lussemburghesi dell'F91 Dudelange (un goal all'andata e uno al ritorno) all'interno del preliminare di Champions League del 2000, superato dai suoi.

Se allarghiamo la visione all'intera storia del calcio, ci accorgiamo di cifre probabilmente inaspettate, dato che i portieri in grado di realizzare almeno un goal in carriera sono stati quasi trecento, alcuni di essi in grado di chiudere la carriera con numeri da attaccante, ed il più prolifico addirittura capace di toccare la tripla cifra.

L'attuale allenatore del Bahia, l'ex portiere brasiliano, Rogerio Ceni detiene infatti l'invidiabile record di portiere più prolifico della storia del calcio, con ben 131 goal messi a segno in carriera. Un bottino di tutto rispetto, accumulato tra calci di rigore e calci di punizione, tutti messi a segno difendendo la maglia del San Paolo, club per il quale è attualmente il decimo marcatore di tutti i tempi.

_{Il portiere brasiliano, Rogerio Ceni. Bahia Notícias from Salvador, Brasil, CC BY 2.0, da Wikimedia Commons}

Tra gli altri, difficile dimenticare veri e propri fenomeni mediatici, come il paraguayano José Luis Chilavert, sessantadue centri in carriera (due anche su azione) dei quali otto con la propria nazionale, o il pittoresco colombiano René Higuita, attuale allenatore dei portieri dell'Atletico Nacional con un passato anche da goleador, dato che sono più di quaranta le reti messe a referto.

E in Italia? Il primo goal di un portiere azzurro su azione risale alla partita tra Atalanta e Cremonese del 1992, quando un colpo di testa al primo minuto di recupero permise all'estremo difensore grigiorosso, Angelo Rampulla (destinato poi ad una lunga carriera alla Juventus), di siglare il goal del pari per la sua squadra, mentre occorrerà attendere ben nove anni per assistere al bis, il goal segnato da Massimo Taibi all'Udinese nel 2001, che consegnò anche in quel caso alla Reggina un insperato pareggio casalingo nei minuti di recupero.

Il caso più romantico tuttavia rimane quello del goal di Andrea Brignoli che nel 2017, sempre grazie ad un colpo di testa nei minuti di recupero, regalò al suo Benevento il primo storico punto in Serie A, dopo quattordici sconfitte consecutive, strappandolo niente meno che ad una grande storica del nostro calcio, come il Milan.

Statemi bene, alla prossima!