Polveriera - Powder magazine [ITA-ENG]

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Foto di ipicgr da Pixabay - Free to use

CRISI DI RIGETTO

Alle osservazioni riportare qualche giorno fa, sul nervosismo eccessivo mostrato da Massimiliano Allegri al termine della partita con l'Inter, con tanto di insulti perpetrati a due dirigenti avversari, si sono aggiunti da Torino ulteriori pezzi del puzzle, che confermerebbero una situazione molto delicata in casa bianconera, nel bel mezzo di uno scollamento totale tra le varie anime della società.

Nella conferenza stampa antecedente alla partita che la Juventus dovrà disputare questa sera allo stadio Dall'Ara di Bologna contro i rossoblù allenati da Thiago Motta, acciughina ha reagito in maniera piuttosto nervosa ad una domanda della giornalista rosea, Fabiana Della Valle, rea di aver stuzzicato il tecnico nel chiedergli una sorta di giudizio sulla stagione in corso, nel caso di raggiungimento o meno degli ultimi obiettivi rimasti (quarto posto ed Europa League).

Allegri ha accennato più volte alla società e ai calciatori, ma più in generale ha voluto richiamare alla compattezza l'ambiente, giudicando questo aspetto necessario per superare quest'ultimo momento di crisi, ma evidenziando in realt maniera involontaria (o forse no) quale si possa considerare attualmente il punto debole del gruppo.

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Giannis Antetokounmpo, foto da Keith Allison from Hanover, MD, USA, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

Già, perché tra una citazione delle ultime parole di Giannīs Antetokounmpo e un sorriso tirato, si è potuto, ancor prima delle ultime conferme, intravedere il problema più grande del gruppo di lavoro bianconero, un tecnico scaricato pressoché da tutti.

Quando in una rosa abitano un paio di scontenti, è possibile mettere una pezza anche alla fuoriuscita di notizie, ma se a tenere il muso diventano la maggioranza dei calciatori, fermare il fiume in piena con un argine costruito da quattro assi sgangherate diventa impossibile.

E a questo punto della storia, occorre fare un passo indietro. Nell'allenamento di rifinitura precedente alla trasferta di San Siro, per la semifinale di Coppa Italia, secondo fonti attendibili sarebbe andata in scena la definitiva spaccatura tra Allegri e la squadra.

Il tutto avrebbe avuto origine da un richiamo ad un maggior impegno in allenamento nei confronti di Dusan Vlahovic, che per tutta risposta se la sarebbe presa con il tecnico per un utilizzo, a suo dire sbagliato, delle proprie caratteristiche. Ne sarebbe nato un vero e proprio parapiglia, con Danilo e il tecnico livornese giunti addirittura alle mani.

L'improvvisa esclusione dei due calciatori dall'undici titolare sceso in campo mercoledì è stata letta come la prova del fattaccio, ma c'è di più, dato che lo stesso calciatore brasiliano, accompagnato dal capitano Leonardo Bonucci, si sarebbe recato a colloquio con la dirigenza, per chiedere l'esonero immediato dell'allenatore toscano.

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Paolo Montero (a sinistra), public domain image

Ulteriore conferma alle voci di un ambiente ormai ben oltre l'orlo della crisi di nervi, sarebbe giunta dall'ultimo strano infortunio di Angel Di Maria, ufficialmente non convocato per Bologna per un risentimento alla caviglia, ma in realtà rifiutatosi di partire con la squadra dopo aver appreso di essere stato escluso dalla formazione titolare.

Insomma una vera e propria polveriera, della quale le espressioni e le dichiarazioni di Allegri, apparso ultimamente completamente svuotato di energie e motivazioni, appaiono la più diretta delle conferme. Spiace per l'uomo, dato che nessuno, su un qualsivoglia posto di lavoro, dovrebbe vivere umiliazioni del genere, ma da un punto di vista tecnico tutto ciò, grazie alle folli scelte societarie, era probabilmente inevitabile.

Occorreva armarsi di coraggio e sostituire un allenatore evidentemente non seguito dal gruppo già dopo la serataccia di Monza, o al più tardi dopo Haifa, invece, per presunte motivazioni economiche (sarebbe bastato affidarsi a Paolo Montero, tecnico dell'under 19, per non dover tirare fuori nemmeno una lira) si è scelto una sorta di accanimento terapeutico, che alla lunga ha distrutto il gruppo.

Ora vado a godermi la festa scudetto del Napoli, poiché mi dicono che la coppa verrà consegnata direttamente da un ex bianconero, come Paulo Sosa.

Statemi bene, alla prossima!

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REJECTION CRISIS

In addition to the remarks made a few days ago about the excessive nervousness shown by Massimiliano Allegri at the end of the match against Inter, complete with insults perpetrated against two opposing managers, further pieces of the puzzle have been added from Turin, which would confirm a very delicate situation in the Bianconeri's house, in the midst of a total disconnect between the various souls of the club.

In the press conference prior to the match that Juventus will have to play this evening at the Dall'Ara stadium in Bologna against the red-blue team coached by Thiago Motta, _Allegri** reacted rather nervously to a question from the rosea journalist, Fabiana Della Valle, who was guilty of having teased the coach in asking him for a sort of judgement on the current season, in the case of reaching or not reaching the last remaining objectives (fourth place and Europa League).

Allegri referred several times to the society and the players, but more generally he wanted to call the environment to compactness, judging this aspect necessary to overcome this last moment of crisis, but actually unintentionally (or maybe not) highlighting what can be considered the current weak point of the group.

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Giannis Antetokounmpo, photo by Keith Allison from Hanover, MD, USA, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

Yes, because between a quotation of the last words of Giannīs Antetokounmpo and a tugged smile, it was possible, even before the last confirmations, to catch a glimpse of the biggest problem of the HCL team, a coach dumped by almost everybody.

When a couple of disgruntled people live in a squad, it is possible to put a patch on the spillage, but if the majority of the players become the ones sulking, stopping the river in flood with a dike built by four rickety planks becomes impossible.

And at this point in history, it is necessary to take a step back. In the final training session prior to the away match at San Siro, for the semi-final of the Cup Italia, according to reliable sources, the definitive split between Allegri and the team was staged.

It all stemmed from a call for greater commitment in training for Dusan Vlahovic, who, in response, took issue with the coach for what he saw as the wrong use of his characteristics. The result was an out-and-out brawl, with Danilo and the coach even coming to blows.

The sudden exclusion of the two players from the starting eleven on Wednesday has been interpreted as proof of the deed, but there's more, as the Brazilian player himself, accompanied by captain Leonardo Bonucci, is said to have gone to speak to the management to ask for the immediate dismissal of the Tuscan coach.

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Paolo Montero (on the left), public domain image

Further confirmation of the rumours of an atmosphere that is now well beyond the brink of a nervous breakdown, would have come from the latest strange injury to Angel Di Maria, officially not called up for Bologna due to an ankle injury, but who in fact refused to leave with the team after learning that he had been excluded from the starting line-up.

In short, a real powder keg, of which the expressions and statements of Allegri, who has lately appeared completely drained of energy and motivation, appear to be the most direct confirmation. It's a pity for the man, since no one in any job should have to experience humiliation of this kind, but from a technical point of view all this, thanks to the crazy corporate choices, was probably inevitable.

It was necessary to arm ourselves with courage and replace a coach who was evidently not followed by the group already after the bad night in Monza, or at the latest after Haifa, instead, for alleged economic reasons (it would have been enough to rely on Paolo Montero, coach of the under-19 team, to not have to take out a single lira), a sort of therapeutic fury was chosen, which in the long run destroyed the group.

Now I'm off to enjoy the Scudetto party of Napoli, as I'm told that the cup will be handed over directly by a former Juventus player, like Paulo Sosa.

Stay safe, see you next time!

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Sa che ha le ore contate e che nessun grande club lo cercherà

Credo nemmeno piccolo, la sua carriera è finita, a meno di fare come Zeman e ripartire, magari tra dieci anni dalle serie inferiori

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Inutile dire che hanno più problemi che capelli sulla testa...

Sì, poi se guardi Allegri non ne ha nemmeno molti 😄

Non ci ho badato😄😄😄😄

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