La Champions League al giro di boa - Champions League at the halfway point [MULTILANGUAGE]

in Italy7 hours ago (edited)

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L'Allianz Arena di Monaco di Baviera, teatro della prossima finale di Champions League. werkunz, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

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SORPRESE E CONFERME

La connessione Internet del mio provider di servizi negli ultimi giorni sta regalando ai suoi abbonati picchi di velocità da far rimpiangere i vecchi modem 48K. Questo, va da sé, può importare "il giusto" a chi legge, e non c'entra nulla con il resto del post: si tratta di un semplice sfogo personale, chiuso immediatamente dopo il prossimo punto.

Quella che ancora non è chiusa invece è la cosiddetta "fase campionato", formula adottata da quest'anno dalle coppe europee (ma anche dalla Champions League asiatica) nella quale tutte le trentasei partecipanti ai vari tornei competono in una classifica unica.

Un'innovazione che sta portando spettacolo, incertezze e colpi di scena, rendendo ogni punto, ogni goal segnato o subito, ma persino ogni cartellino ricevuto, potenzialmente in grado di cambiare il destino di una squadra. Ce ne siamo già resi conto a metà cammino e possiamo solo immaginare che le restanti quattro giornate della prima fase non saranno da meno.

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Fonte: Wikipedia

Iniziamo dal generale, per scendere poi più nel particolare, mantenendo come sempre un occhio di riguardo per le squadre italiane. Nei primi otto posti della classifica figurano due club inglesi, due francesi e una rappresentante per ciascuno degli altri top campionati nazionali (Spagna, Germania e Italia).

Una distribuzione piuttosto equa, ma quello che sorprende è il cammino fantastico fin qui compiuto dallo Sporting Lisbona, attualmente secondo dietro al Liverpool e capace di strapazzare nell'ultimo turno per 4-1 niente di meno che il Manchester City di Pep Guardiola.

Alla ribalta internazionale è salito soprattutto il fenomenale attaccante svedese, classe 1998, Viktor Gyökeres, la cui valutazione, anche grazie ai 23 goal stagionali segnati in 17 partite (5 in Champions League), è schizzata dai 25 milioni di due estati fa, agli oltre settanta attuali.

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Viktor Gyökeres, James Boyes from UK, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

I veri re del calciomercato sono quelli che per tempo si accorgono di questi exploit, puntando su giovani dal grande potenziale non ancora espresso del tutto. Gyökeres è stato prelevato nel 2023 dallo Sporting Lisbona direttamente dal Coventry City, nella Serie B inglese, dove negli ultimi due campionati aveva dato ampi segnali di crescita.

I portoghesi hanno ora per le mani un diamante grezzo, che verosimilmente scatenerà un'asta tra i top club europei la prossima estate. Forse se alcuni celebrati dirigenti nostrani programmassero più frequentemente viaggi da quelle parti, la cosa non risulterebbe affatto infruttuosa.

Tuttavia, guai a sottovalutare il nostro calcio, che dopo i segnali di ripresa della scorsa annata, conclusa al primo posto del ranking UEFA stagionale, sta esprimendo diverse note positive anche in questa edizione della Champions League.

Lo si nota dal quinto posto dell'Inter, che ad oggi sarebbe direttamente qualifucata per gli ottavi di finale, ma anche dallo splendido percorso dell'Atalanta, che insieme alle prime cinque squadre della graduatoria condivide lo zero nella casella delle sconfitte e dopo i tre punti ottenuti a Stoccarda si trova anch'essa ad un solo passo dalla zona di classifica più ambita.

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Fonte: Wikipedia

Inoltre, Atalanta ed Inter sono le due uniche squadre a non aver ancora subito goal. Scusate se è poco. La squadra di Gasperini è in un momento di forma eccezionale ed ha acquisito, con la vittoria dell'Europa League dell'anno scorso, una mentalità ed una consapevolezza europea da grande squadra.

Un percorso simile spera di intraprende anche alla Juventus il nuovo allenatore Thiago Motta. I bianconeri si trovano al momento in una discreta undicesima posizione, potendo ancora nutrire qualche flebile speranza di qualificazione diretta agli ottavi, ma gli alti e bassi di una delle rose più giovani d'Europa non permettono troppi voli pindarici.

Anche a Lille la Signora ha fatto notare un netto stacco con il passato, quando le trasferte di coppa (in realtà anche le gare casalinghe) si affrontavano con la coda tra le gambe e tutti rintanati in difesa. Oggi la squadra scende in campo sempre per fare la partita e dominare l'avversario, ma limiti tecnici e caratteriali ancora ne frenano il completo sviluppo.

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L'allenatore del Milan, Paulo Fonseca. JoeSchilp, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons

Attualmente ventesimo, ovvero qualificato per i play-off in una delle ultime posizioni disponibili, si trova il Milan, che dopo un avvio shock, con due sconfitte piuttosto nette rimediate nelle prime due uscite, si è ricordato del suo vero o presunto DNA europeo, andando a sbancare 3-1 niente di meno che il Santiago Bernabeu di Madrid.

Così come capitato più volte in stagione alla Juventus, la continuità sembra ad oggi il vero tallone d'Achille del gruppo rossonero, capace di grandi imprese ma anche di andare incontro a cadute rovinose.

Tuttavia il calendario prevede nella seconda parte sfide sulla carta più abbordabili, contro Slovan Bratislava, Stella Rossa, Girona e Dinamo Zagabria e anche con soli sei punti all'attivo si può guardare con ottimismo al futuro, puntando addirittura, in caso di non impossibile filotto, a rientrare tra le prime otto.


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Fonte: Wikipedia

Ottimismo che invece non sembra accompagnare il Bologna, ultima delle squadre italiane in gara, malinconicamente alla posizione numero 31 della classifica con solo un punto all'attivo.

Per i felsinei, molte delle chances di acciuffare una miracolosa qualificazione ai play-off passavano per le due gare interne contro le squadre francesi, Monaco e Lille, ma la sconfitta rimediata nel primo dei due appuntamenti ha di fatto messo fuori dai giochi i ragazzi di Vincenzo Italiano.

Comunque vada per gli emiliani sarà un'esperienza importante e non si può certo parlare di delusione, parola che può invece essere associata a diverse altre "grandi". Mediocre infatti il cammino fin qui del Bayern Monaco e delle due squadre di Madrid, tutte ancorate a quota sei punti, ma ancora peggio ha fatto il Paris St. Germain, che ad oggi, con una sola vittoria in quattro gare, sarebbe clamorosamente eliminato.

Statemi bene, alla prossima!

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