Giorno 14 - Non è tutto oro

OGNI ROSA HA LA SUA SPINA

Mi sono reso conto che leggendo la serie di post dedicati alla vacanza albanese, che ormai compongo da più di due settimane, si potrebbe essere portati a pensare che da queste parti la vita trascorra come in una specie di Paradiso Terrestre: prezzi bassi, divertimento, buon cibo e soprattutto tanto Sole, cosa alla quale dalle nostre parti non siamo più abituati.

Quando ci si trova in vacanza, si tende ad alleggerire certi freni che teniamo ben in tensione durante il resto dell'anno e a prendere le cose con più spensieratezza, ma anche se molti aspetti della vita, a Tirana e Durazzo, sembrano infinitamente migliori rispetto ai nostri, ciò non significa che esistano dei lati più oscuri, di certo soccombenti nel confronto con l'Italia.

Bancomat e pagamenti elettronici

_{Image by prostooleh on Freepik}

A parte la maggior parte dei ristoranti e i supermercati, i pagamenti elettronici vengono accettati da pochissimi commercianti della zona. Scordatevi ad esempio di trovare una panetteria, ma anche un bar o una gelateria, per quanto rinomata possa essere, che vi permetta di pagare con la carta.

Stesso discorso vale per negozi di souvenir, articoli da spiaggia, vestiti e altre botteghe di non food. Contanti, contanti e solo contanti. A questo punto si potrebbe pensare che basta ritirare presso un qualsiasi sportelli bancario la cifra adeguata alle proprie esigenze, ma mettete pure in conto per ognuno di essi almeno cinque euro di commissioni, a meno che non abbiate un conto all'onnipresente "Intesa San Paolo".

Pertanto, fate buona scorta di euro e cambiateli presso gli exchange locali, o usateli così, dato che quasi tutti accettano anche pagamenti nella nostra valuta, purché non siano elettronici.

Randagismo

_{Image by freepik}

Il numero di gatti, ma soprattutto cani randagi, è molto alto nella zona di Durazzo e nelle periferie di Tirana. Di solito questi animali sono dotati di buon carattere, si fanno avvicinare e accarezzare dai passanti senza problemi, ma ci è capitato personalmente un episodio poco piacevole l'anno scorso, con alcuni esemplari tutt'altro che amichevoli.

Parlando con la gente del posto abbiamo appreso che i comuni vaccinano e sfamano i randagi, in modo da renderli innocui per la popolazione, ma è bene sempre tenere gli occhi aperti ed evitare di spaventarli o di tenere comportamenti che potrebbero scambiare per aggressivi, specialmente quando si muovono in gruppo.

Sporcizia in spiaggia

Le spiagge sono incredibilmente economiche, ma spesso anche molto sporche. La colpa in primis è della maleducazione delle persone, che abbandonano sulla sabbia ogni genere di rifiuto, dall'incarto per le brioches alle immancabili sigarette, passando per i torsoli delle mele e bottiglie o bicchieri di plastica.

_{Buste di immondizia alla base degli ombrelloni. Foto di proprietà dell'autore}

Spesso ci è capitato di assistere in diretta a bagnanti che lanciavano in acqua i resti di un frutto appena mangiato o che abbandonavano alla base degli ombrelloni buste colme di immondizia, come se fosse la cosa più normale del mondo. E' probabilmente una questione di coscienza civica, ferma agli anni '70, e che ancora non ha fatto presa sulla popolazione come dalle nostre parti.

Ultimamente si sta cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica su questi temi, ma credo ci andranno ancora almeno un paio di generazioni per vedere i primi frutti del cambiamento.

Bambini

Intendiamoci, adoro i bambini, ai quali non deve essere mai addossata nessuna responsabilità, fin quando rimangono in tenera età, ma ritengo molti di essi, ovviamente per colpa di genitori assenti, davvero maleducati.

Questo è un discorso più ampio slegato da luoghi e popolazioni e unicamente riferito ad una mia opinione personale. Non ho la pretesa di possedere la verità in tasca, nemmeno di considerarmi un genitore perfetto, ma noto che ai bambini ormai non vengono più insegnate le basi minime dell'educazione e della convivenza.

_{Image by freepik}

Il metodo che prevale di gran lunga oggi è quello dell'estremo permessivismo: secondo questa corrente di pensiero, ai figli non vanno in nessun caso "tarpate le ali" con richiami o sgridate e di conseguenza pochi comprendono che giocare a pallone vicino agli ombrelloni o fare a battaglie di pistole ad acqua in prossimità degli altri è un qualcosa di fastidioso e sconveniente.

I genitori li guardano, ma solo quando in quei pochi istanti in cui non sono impegnati a chiacchierare, fumare o scrollare il telefono. E quando ciò accade a nessuno di loro viene in mente di spiegargli che riempire di sabbia uno che si sta facendo i fatti suoi sul lettino non è esattamente un comportamento socialmente apprezzabile.

Ogni tanto qualche bimbo che ha imparato da poco a camminare inizia ad avventurarsi per gli ombrelloni, mettendo in bocca ciò che trova, tirando sabbia o puntando i giochi di altri bambini e possono passare anche quindici o venti minuti prima che la madre si ricordi di averlo con sé e lo riporti all'"ovile".

A domani

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