[FUORI CONCORSO] Una storia italiana - Uno su un milione (PREMIO 30% delle rewards di DIGITALY)

Con questo post partecipo, fuori concorso e con intento unicamente promozionale, alla 26^ edizione del contest "Una storia italiana", promosso all'interno della rivista DIGITALY.

Per partecipare basta inventare una storia ispirata all'immagine di copertina. E' possibile prendere parte al contest scrivendo in qualsiasi lingua e dando al racconto l'interpretazione preferita, che sia essa, comica, romantica, drammatica, fantasy o altro, rispettando sempre i canoni base per la pubblicazione sulla piattaforma.

C'è tempo per partecipare fino a domenica, ore 23.59 italiane, il premio per il vincitore, scelto dal Team di @italygame, è del 30% delle rewards del prossimo numero di Digitaly.

Uno su un milione

Quelle cose che Gioele pensava accadessero soltanto nei film americani o in qualche spot pubblicitario erano improvvisamente diventate realtà proprio davanti ai suoi occhi. Il Supermarket vicino casa, quello al quale si affidava da tempo per fare la spesa, aveva indetto una sorta di concorso segreto e quella mattina le casse sincronizzate del punto vendita stavano emettendo il loro verdetto.

Era il milionesimo cliente. Sarebbe bastato non fermarsi a comprare il giornale o far durare un attimo di più la chiacchierata con Rosa, l'amica d'infanzia che lavorava presso il bar attiguo, che qualcuno avrebbe preso inevitabilmente il suo posto. Un colpo di fortuna, al quale decisamente non sembrava abituato.

Anzi, si sentiva profondamente convinto che in vita sua non avrebbe mai vinto nulla, specialmente dopo aver sognato il defunto nonno, mentre gli consegnava in mano un foglietto con i numeri da giocare al lotto. Che naturalmente vennero estratti esattamente la settimana dopo aver smesso di giocarli.

_{Immagine di Freepik}

Ci lesse un segno del destino, una specie di monito a non aspettarsi nulla dalla fortuna, in qualche modo confermato dopo aver compreso cosa comportasse l'insolito avvenimento di quella mattina: in palio c'era un buono spesa da cinquemila euro, da utilizzare in un anno all'interno del supermarket. Tuttavia, il fatto di essere il milionesimo cliente in realtà, non lo rendeva automaticamente vincitore.

Per portarsi a casa il bottino avrebbe dovuto presentarsi entro mezz'ora accompagnato da un'altra persona e in due minuti di tempo riempire con essa il carrello con almeno venti prodotti diversi, in modo da raggiungere una cifra compresa tra novantotto e centodue euro. Non erano naturalmente ammesse calcolatrici, e i prodotti sarebbero dovuti appartenere ad almeno dieci reparti diversi del supermarket.

All'annuncio del regolamento, da parte del direttore di fronte ad una folla di clienti incuriositi, Gioele sentì forte l'impulso di rinunciare. Si sentiva una specie di scimmia in gabbia, ingolosita da un pacchetto di noccioline poste sul ramo irraggiungibile di un albero, con il solo scopo di far divertire gli astanti e regalare un po' di pubblicità al supermarket, ma di fronte all'insistenza del pubblico, accettò.

L'impresa sembrava impossibile e lui destinato a fare la figura del povero scemo, ma in fondo era un'opportunità riservata ad una persona su un milione e l'aveva vinta lui, perché rinunciarci? In un baleno corse da Rosa, spiegandole la situazione per pregarla di aiutarlo in quella specie di missione. Non fu facile convincere il suo capo a lasciarla uscire a metà del turno, ma dopo avergli promesso alcune casse di birra gratis in caso di vittoria, Gioele ottenne il sospirato assenso.

_{Immagine di mrsiraphol su Freepik}

Ai clienti del supermarket venne chiesto di concentrarsi in alcuni punti specifici del locale, in modo da non ostacolare la gara dei due fortunati concorrenti, e dopo un grande applauso di incoraggiamento della folla il cronometro segnò finalmente l'inizio della sfida.

Gioele e Rosa corsero tra i reparti a più non posso, spingendo il carrello appositamente studiato per la prova. La ragazza teneva il conto della spesa ad ogni aggiunta, mentre l'altro pensava al numero dei prodotti da prendere e ai reparti da attraversare.

Accanto a loro, un operatore del supermarket li stava riprendendo con uno smartphone, in modo da immortalare la prova e pubblicarla sul canale YouTube della società e allo scoccare dei centoventi secondi disponibili i due si presentarono puntuali alle casse per la verifica, accolti dall'ovazione dei clienti spettatori.

Ventiquattro prodotti, raccolti in dieci reparti. La prima parte della prova era stata superata, ma il difficile veniva adesso. Ingrid, la cassiera più anziana, aveva ricevuto il compito di verificare se la somma dei prezzi fosse davvero idonea per concedere il premio e con un sorriso a trentadue denti e il telefono puntato sul viso cominciò il suo lavoro.

_{Immagine di drobotdean su Freepik}

Ad ogni "bip" della cassa, l'ansia dei due ragazzi saliva sempre di più, così come l'eccitazione della folla di clienti, divisa a metà tra invidiosi, speranzosi di vederli fallire, e simpatizzanti di questa improvvisata coppia. Novantadue e trentasette, novantaquattro e trentasei, novantanove e spiccioli...

Gioele sentiva il cuore in gola, per la corsa e per il materializzarsi del traguardo. Centouno e sessantotto. Era il verdetto finale e un numero infinito di coriandoli, piovuti dall'alto, significava che ce l'avevano fatta. Aveva vinto qualcosa, per la prima volta nella sua vita. I due ragazzi si abbracciarono, quando un rumore improvviso catturò la loro attenzione.

Un pacchetto di caramelle, dal costo di novantanove centesimi, spuntato fuori dal nulla. Forse nella foga della gara era finito nelle maniche arrotolate della camicia di Rosa, o più semplicemente si era "nascosto" in mezzo agli incartamenti di qualche altro prodotto, cadendo nel momento in cui era cominciato il ritiro della merce.

Nessuno sembrava essersene accorto, e di certo non ne era stato tenuto conto. Rosa fissò l'amico, mentre con le caramelle in mano si dirigeva verso la cassiera e il direttore, per metterli al corrente della cosa. In fondo, conoscendolo alla perfezione, fin dal primo istante in cui le avevano raccolte la ragazza aveva cominciato ad immaginare il finale.

Come gli diceva sempre, lui era speciale. Era uno su un milione.

Fine

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