[FUORI CONCORSO] Una storia italiana - Il barattolo (PREMIO 10 STEEM)

Con questo post partecipo, fuori concorso e con intento unicamente promozionale, alla tredicesima edizione del contest "Una storia italiana", promosso all'interno della rivista DIGITALY.

Per partecipare occorre inventare una storia ispirata all'immagine di copertina, avendo cura di descrivere l'ambientazione della scena, una descrizione dei protagonisti, cosa contiene il barattolo di vetro e cosa accadrà subito dopo.

E' possibile unirsi al contest scrivendo in qualsiasi lingua e dando al racconto l'interpretazione preferita, che sia essa, comica, romantica, drammatica, fantasy o altro, rispettando sempre i canoni base per la pubblicazione sulla piattaforma.

C'è tempo per partecipare fino a domenica, ore 18.00 italiane, il premio per il vincitore, scelto dal Team di @italygame, è di 10 Steem.

IL BARATTOLO

Anche Laura e Luca, i due fratellini invitati al matrimonio di Rosario e Sara insieme ai genitori, ci avevano tenuto a presentare il loro personale regalo agli sposi, un barattolo di vetro all'interno del quale avevano inserito dei fiorellini raccolti in un prato. Li avevano presentati a tutti orgogliosamente come i fiori della felicità, sostenendo, con ingenuità fanciullesca, che fin quando i due ragazzi avessero conservato quel barattolo, nessun evento negativo avrebbe mai potuto affliggere il loro amore.

Rosario, cugino del papà dei due bambini, aveva accolto quasi con le lacrime agli occhi quel gesto innocente, cogliendo le buone intenzioni che si celavano dietro di esso, ma la neo moglie, superstiziosa per natura, dopo i sorrisi di facciata aveva mostrato tutte le proprie rimostranze:

"Sarà una vera e propria iattura," aveva confidato piuttosto animatamente a Rosario, pensando di non essere vista da nessuno, "se lo terremo con noi dovremo sempre stare attenti a non romperlo, o le disgrazie si abbatteranno sulla nostra casa. Se invece ce ne disferemo, avremo il destino segnato in partenza! Insomma, ma cosa è mai venuto in mente a quei due bambinetti? Non si scherza su queste cose!"

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Rosario, molto più pragmatico della moglie, sorrideva di fronte alle sue lamentele, cercando comunque di tranquillizzarla. Se ne sarebbe occupato personalmente, il barattolo non avrebbe mai corso alcun rischio di smarrimento o rottura e avrebbe trovato sempre un posto protetto all'interno della loro casa.

I due sposi vennero chiamati dal deejay per compiere il taglio della torta e il barattolo, contrariamente ai buoni propositi di Rosario, lasciato da solo sul tavolo con i regali e le bomboniere. Nello stesso momento, Loris e Luciano, i cugini gemelli più grandi dei bambini che avevano regalato il barattolo, erano riusciti, nascosti sotto lo stesso tavolo agghindato con una lunga tovaglia, ad ascoltare il discorso degli sposi.

Pronti a seguire il resto degli invitati per assistere al taglio della tanto sospirata torta, i due notarono la presenza del barattolo, appena fatta spuntare fuori la testa da sotto il tavolo. Si guardarono per qualche istante, consapevoli, come spesso accadeva, di aver pensato la stessa cosa; con un cenno d'intesa, Loris afferrò il barattolo, per correre a nasconderlo dentro ad una delle tasche interne della valigia, lasciata nella camera dell'hotel al piano di sopra che aveva ospitato gli ospiti venuti da lontano, per poi ritornare velocemente a reclamare la sua fetta di dolce.

_{Image by freepic.diller on Freepik}

La festa andò avanti fino a notte inoltrata, tra balli, canti e spaghettate di mezzanotte, fin quando gli sposi salutarono tutti gli ospiti, con la consegna delle bomboniere. Rosario si accorse dell'assenza del barattolo, pensando che qualcuno, probabilmente tra i camerieri del ristorante, dovesse averlo buttato, scambiando il contenuto per rifiuti. Sara, piuttosto provata dalla giornata, sembrava del resto non ricordarsi di nulla e il neo marito confidò si fosse già dimenticata dell'episodio.

Tornati a casa, Loris e Luciano disfarono la valigia nella riservatezza della propria camera, posta al secondo piano di una lussuosa abitazione. Nel tirare fuori il barattolo, scoppiarono in una convinta risata. Quella bravata non aveva alcun senso logico, se non quello macabro dato dalla speranza che tra i due sposi nascessero ulteriori battibecchi.

Nascosero l'oggetto dietro ai libri di scuola, dimenticandosene tuttavia in fretta. Un giorno, rientrando a casa, i due ragazzini sentirono il padre parlare al telefono con Rosario, intuendo, dalle risposte del genitore, come l'argomento della conversazione fosse proprio il barattolo. Il neo sposo stava telefonando a tutti gli invitati, chiedendo se qualcuno, per sbaglio, avesse preso il prezioso portafortuna, dato che dal ristorante avevano assicurato di non averlo visto.

I gemelli corsero per le scale fino alla loro camera, riuscendo a stento a trattenete le risate. Il loro piano malvagio sembrava finalmente portare i frutti sperati. Erano ansiosi di farsi raccontare in che modo Sara e Rosario stessero discutendo per quell'inutile barattolo, magari mettendo a repentaglio anche la stabilità del matrimonio, ma quando aprirono la porta della camera, l'ilarità si trasformò subito in stupore.

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Il barattolo di vetro giaceva sul pavimento, frantumato in mille pezzi, con i fiorellini, ormai secchi, sparsi dappertutto. Loris spostò l'attenzione sul fratello, quasi ad accusarlo con lo sguardo, ma Luciano lasciò candidamente intendere di non saperne nulla. Rifletterono sulle loro mosse della mattina, per cercare di scoprire se un eventuale movimento brusco potesse aver fatto scivolare il barattolo sul pavimento, ma entrambi convenirono sulla stranezza di quanto accaduto.

Gli zaini per la scuola venivano preparati la sera prima e l'ampio scaffale delle libreria su cui giacevano i libri non utilizzati per la giornata sembrava perfettamente in ordine. Luciano si avvicinò allo scaffale, facendo attenzione a non calpestare i cocci presenti sul pavimento, mentre Loris aveva cominciato con riverenza a raccogliere i fiorellini. Spostò delicatamente i libri, rimanendo di sasso di fronte al barattolo preso il giorno del matrimonio, ancora lì, fermo al suo posto.

Lo mostrò al fratello, notando anche sul suo volto una leggera espressione di panico. Loris provò a ricomporre parte del barattolo rotto, utilizzando i cocci più grossi. Sembrava identico a quello nascosto tra i libri. Raccolse alcuni dei fiorellini sparsi per terra, notando la perfetta corrispondenza con quelli custoditi nel barattolo. Era come se il barattolo si fosse replicato, decidendo di spingere in qualche maniera il suo clone per terra. Quello che stavano vedendo sembrava non avere alcun senso.

Continua...

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