Con questo post partecipo, fuori concorso e con intento unicamente promozionale, alla nuova edizione del contest "Crea un'immagine", promosso all'interno della rivista DIGITALY.

Per partecipare basta creare un'immagine, attraverso una qualsiasi applicazione di Intelligenza Artificiale, seguendo le linee guida del testo di volta in volta proposto.

Questa settimana il testo da seguire è:

Equivoco

C'è tempo per partecipare fino a domenica 25 agosto, ore 23.59 italiane. Il premio per il vincitore, scelto dal Team di @italygame, è del 30% delle rewards del prossimo numero di Digitaly, mentre il secondo classificato riceverà una menzione d'onore e una ricompensa pari al 10% delle rewards.

SENZA CONTRATTO

Premessa: Questa è una storia di fantasia, benché i nomi dei protagonisti utilizzati si riferiscano a personaggi reali. In particolar modo, Adrien Rabiot è un ex calciatore della Juventus, oggi senza contratto dopo aver rifiutato la proposta di rinnovo offerta dal club. Il tono del racconto è volutamente assurdo, iperbolico e goliardico.

"Messiè, non crede che sia ora di cambiare la maglietta? Tenere addosso tutto il giorno la divisa della nazionale ormai non sembra più un amuleto efficace per farsi assumere da una nuova squadra. Le ho preparato un cambio di vestiti, è adagiato sul suo letto..."

Adrien adorava Peppino, il maggiordomo calabrese fatto venire apposta a Parigi per lenire la nostalgia dell'Italia. Il pessimo francese del ragazzo spesso faceva perdere il filo alle loro comunicazioni, ma al calciatore in fondo andava bene così, dato che la cosa forniva una scusa per continuare a comunicare nella lingua imparata durante il suo quinquennio alla Juventus.

"Questo lo dici tu, Peppinò... Sento che oggi è la giornata giusta. Mamma Veronique mi ha comunicato che sarà a pranzo con i dirigenti della Nankatsu. Dice che dai tempi dell'addio di fuoriclasse come Tsubasa e Misaki la squadra non abbia mai più avuto stelle della mia grandezza e che l'allenatore punti decisamente su di me per il rilancio!"

_{Immagine realizzata con Freepik AI image generator}

Peppino lo guardava con compassione. Da quando Adrien era rimasto senza stipendio, toccava alla mamma Veronique pagare il personale del figlio, cosa che non gli permetteva di criticare la donna, in tutto e per tutto sua datrice di lavoro. Tuttavia, ogni qualvolta ascoltava le bugie che gli raccontava per tranquillizzarlo sulla sua carriera, doveva mordersi la lingua per non replicare.

"Brutto scemo," pensava sovente nella sua testa il ragazzo italiano, "avevi la possibilità di giocare in Champions League, nel Mondiale per Club e di guadagnare ancora almeno sette milioni all'anno, e hai buttato tutto nel cesso, a caccia di un upgrade che non arriverà mai. E ora eccoti qua, a trent'anni suonati, a prendere la paghetta della mamma e a sperare al massimo in qualche ripiego."

"Non ci posso credere!" esclamò di colpo Adrien, appoggiando il giornale per terra con uno scatto d'ira. Peppino, che stava spolverando i trofei custoditi nella bacheca del calciatore fece un sussulto, rischiando di mandare in frantumi una delle foto che lo ritraevano insieme ad ex compagni famosi, tutte con la presenza ingombrante nell'immagine anche dell'immancabile Madame Veronique.

_{Immagine realizzata con Freepik AI image generator}

"Che cosa è successo, Messiè?" domandò Peppino, sempre preoccupato del precario stato di salute mentale dell'atleta. Adrien sembrò sul punto di scoppiare a piangere, quando afferrando il giornale lo porse in direzione del maggiordomo, battendo con l'indice tre volte sulla notizia incriminata.

"Leggi qua, mon ami, leggi qua! Non c'è niente di vero, alla Nankatsu stanno iniziando la nuova stagione e sia Tsubasa Ozora che Taro Misaki sono confermati! Guarda, li chiamano "la coppia d'oro" del calcio giapponese e su di me... nemmeno una parola!"

Peppino raccolse il giornale notando le strisce a fumetti indicate da Adrien. Si trattava chiaramente del manga "Capitan Tsubasa", pubblicato a puntate sulle colonne del quotidiano, ma l'ex calciatore della Juventus, in evidente stato di confusione, lo aveva scambiato per una notizia reale.

Il ragazzo invitò Adrien a distendersi e rilassare i nervi, per ritrovare lo stato di calma perso. "Messiè, non si preoccupi, vedrà che un campionato per lei lo troviamo..."

_{Immagine realizzata con Freepik AI image generator}

"In realtà," lo interruppe Adrien, "voglio tornare in Italia... Però mi hanno detto che in Serie A nessuno mi vuole più. Sono descritto come un piantagrane, un mercenario sempre a caccia di contratti più alti e soprattutto nessuno vuole avere a che fare con il mio agente, mamma Veronique..."

Peppino aggrottò la fronte, alla ricerca della frase giusta, senza tuttavia trovarla. Ad una settimana dalla fine del mercato sapeva che far spuntar fuori una soluzione soddisfacente per Adrien stava diventando quasi impossibile.

Tornò lentamente al suo lavoro, notando come il calciatore si fosse in apparenza rasserenato, nell'atto di scrollare le notizie sul suo iPhone. Ma la quiete durò poco, rotta questa volta da un urlo di esultanza:

"Ouuuuiii! Lo sapevo, ci sono ancora speranze!" La felicità di Adrien fece nuovamente sussultare Peppino, che si avvicinò incuriosito. "

Regardez ici, mon ami, sembra che in Italia ci sia un nuovo campionato... il suo hastag è in tendenza su tutti i social, #MarottaLeague. Dici che almeno lì mi vorranno?"

Statemi bene, alla prossima!

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