DAZN, sempre meno spettatori - DAZN, ever fewer viewers [Multilanguage]

Solo tre anni fa il campionato italiano di calcio faceva registrare un interesse medio di sette milioni e mezzo di spettatori per ogni giornata. I big match tra le grandi squadre si aggiravano abitualmente intorno ai tre milioni di telespettatori e anche partite tra squadre senza un grande appeal vantavano tutto sommato buoni numeri.

Investire nel calcio, soprattutto dopo il periodo di restrizioni e la voglia degli italiani di lasciarsi i brutti momenti alle spalle, sembrava un buon affare. E' proprio questo ciò che devono aver pensato quelli di Dazn, quando a sorpresa, nel 2021, la piattaforma di intrattenimento sportivo via streaming è diventata titolare dei diritti del nostro campionato.

Le buone aspettative della società londinese si sono però scontrate con le problematiche varie del calcio italiano, e guerre tra istituzioni e determinate squadre "ribelli" (soprattutto una), mostruosi conflitti di interesse, con relativa cecità della giustizia sportiva nei confronti degli "amici" (soprattutto uno) e assurde decisioni prese sul campo, hanno lentamente distrutto il giocattolo.

_{SounderBruce, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons}

In poche parole, il calcio italiano ha cominciato ad erodere lentamente ma inesorabilmente la sua credibilità, arrivata ai minimi storici durante lo scorso campionato, con conseguente allontanamento dei tifosi.

Un'enorme mole di disdette ai servizi televisivi, proveniente da quegli appassionati non più disposti a sopportare ingiustizie ed evidenti disparità di trattamento, ha così messo in crisi il sistema, con il numero degli abbonati, e di conseguenza di introiti per le nostre squadre, sceso in maniera vertiginosa.

L'anno scorso la prima giornata di Serie A aveva raccolto poco più di quattro milioni di telespettatori, ma l'avvio della stagione 2024/25 è stato, se possibile, ancor peggiore, con un ulteriore emorragia di almeno trecentomila tifosi.

_{L'Allianz Stadium di Torino, forzaq8 from kuwait, kuwait, CC BY 2.0, da Wikimedia Commons}

La partita più vista della giornata inaugurale, Juventus-Como, non ha raggiunto nemmeno il milione di spettatori, mentre la meno interessante secondo il pubblico si è rivelata Empoli-Monza, con appena undicimila tifosi davanti allo schermo. Insomma, numeri che persino i cartoni animati per bambini riescono comodamente a battere sulle TV locali.

Su questa situazione affatto idilliaca, che ricordiamo ha portato la Serie A ad incassare nell'asta per i propri diritti televisivi una cifra inferiore a quella precedente, pesano diverse situazioni, compresi i folli aumenti che il broadcaster DAZN, incapace di perseguire una strategia più sensata, ha richiesto ad inizio stagione ai propri abbonati.

Il resto lo hanno fatto, e lo continuano a fare, gli assurdi spettacoli offerti dal campo, con goal annullati per fuorigioco millimetrici avvenuti trenta secondi prima, calciatori immuni ad ogni tipo di provvedimento da parte della giustizia sportiva, sia esso condotta violenta, razzismo o comportamenti beceri, nonché squadre in bancarotta e senza coperture finanziarie tranquillamente iscritte al campionato.

In fuga sono soprattutto le nuove generazioni, ancora interessate al divertimento procurato dal calcio giocato, ma molto meno a quanto succede tra i professionisti, guardati come una specie di circo. Torneranno tempi migliori, difficilmente però, prima che l'attuale gerarchia di gattopardi che tira le fila del pallone italiano venga sostituita in pieno.

Statemi bene, alla prossima!