Abodi: giro di vite o colpo di spugna? - Abodi: crackdown or clean sweep? [Multilanguage]

Nelle ultime ore il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto Abodi, riguardante l'organo di controllo governativo sui conti delle società di calcio professionistiche. E' il primo importante passo verso l'istituzione di un ente che di fatto andrà ad esautorare la Covisoc, finita nell'occhio del ciclone da un paio di mesi a questa parte per i mancati controlli sulla situazione contabile dell'Inter.

Da quello che si evince, la commissione governativa sarà composta da sette elementi ed includerà un presidente, scelto anch'egli dal governo attraverso un decreto attuativo, il presidente dell'INPS, il direttore dell'Agenzia delle Entrate e altri quattro "saggi", selezionati perlopiù nel mondo universitario, o tra professionisti del settore contabile. Tutti rimarranno in carica per sette anni (tempo enorme), ma le stesse non saranno rinnovabili.

Dal governo ci hanno tenuto ad assicurare che la novità non inciderà affatto sull'autonomia dello sport, fondamentale secondo le regole UEFA, FIFA e del CIO, dato che l'ultima parola dovrebbe spettare sempre alla FIGC. La commissione si limiterà a stipulare un rapporto annuale con il risultato dei controlli effettuati, trasmettendo alle federazioni sportive le considerazioni, che tuttavia difficilmente dovrebbero a quel punto essere disattese.

_{Il presidente dell'UEFA, Alexander Ceferin. Steffen Prößdorf, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons}

Al momento non è chiaro se le corti presiedute da Ceferin e Infantino avranno da obiettare su questa mossa, che da Palazzo Chigi sostengono essere perfettamente in linea con tutte le regole dello sport, ma dalla FIGC pare abbiano già allertato il team legale per muovere alcuni rilievi e apportare correttivi al testo del decreto in fase di conversione in legge.

Il numero uno dello sport italiano sembra essere alla caccia della testa di Gravina già dallo scorso marzo, ovvero da quando dalla procura di Perugia sono filtrate le prime indiscrezioni sulle indagini per dossieraggio illegale, che avrebbero coinvolto tra gli altri proprio il presidente della FIGC. Ora l'istituzione della commissione di vigilanza sui conti potrebbe fungere da catalizzatore verso la sfiducia di Gravina, di fatto certificando il fallimento dei controlli.

Tuttavia, il mondo dei tifosi è spaccato tra chi sostiene con forza l'opera del governo, esortandolo ad andare avanti per fare pulizia nei conti del calcio, e chi invece ritiene sospetta la fretta con la quale Abodi e il Ministero dello Sport si stanno muovendo in questa vicenda, scatenata sostanzialmente dall'esposto sui conti dell'Inter, presentato alla Covisoc e alle procure da parte della Fondazione Jdentità Bianconera.

E di quest'ultimo gruppo, inutile negarlo, faccio parte anche io. In primis, alcuni movimenti sospetti hanno coinvolto personaggi che si suppone avranno un ruolo chiave in questa vicenda: negli scorsi giorni Marta Giorgetti, la figlia del ministro delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, è passata dall'incarico in FIGC tenuto negli ultimi due anni, ad uno all'interno di una società calcistica. Quale? Proprio l'Inter.

Perché abbandonare un contratto a tempo indeterminato in federazione, ottenuto dalla ragazza due anni prima, per inserirsi nell'organigramma di una società nel bel mezzo di una situazione finanziaria complicata? La sistemazione della figlia del ministro deve considerarsi prodroma di qualche accordo futuro o, come fanno trasparire dal ministero, è semplicemente dettato dall'opportunità di evitare un conflitto familiare nelle prossime discussioni con la FIGC?

Per quanto la "nostra" Marta sia da considerare una donna in gamba, e non ho motivi di credere altrimenti, dubito potessero esistere possibilità di un suo coinvolgimento diretto nelle trattativa tra governo e organi del calcio: in altre parole, il rischio di vedere un Giorgetti contro Giorgetti sulla questione commissione controlli era da considerare davvero rasente allo zero.

_{A sinistra, il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Office of U.S. Treasury Secretary, Public domain, via Wikimedia Commons}

Di certo pare esserci che la Covisoc, anche qualora dovesse evitare la cancellazione, non si occuperà più dei controlli sui conti dei club e sulle garanzie finanziarie portate da questi ultimi al momento dell'iscrizione al campionato. Lo scenario più probabile è che, una volta esclusa dai giochi, non sia più in obbligo di rispondere all'esposto sui conti dell'Inter o, nel caso in cui invece ammetta errori sui controlli passati, che a pagare tocchi esclusivamente a chi non ha vigilato sui vigilanti, ovvero Gravina stesso.

Anche di fronte a violazioni accertate, prendere provvedimenti, in questo periodo di transizione tra i due organi controllanti, potrebbe diventare difficile. Le relazioni di una Covisoc esautorata, qualora certificasse le evidenti irregolarità dell'Inter (quanto meno sotto un punto di vista della continuità aziendale) nel triennio 2021-20124 non avrebbero più alcun valore e la nuova commissione governativa si dichiarerebbe a quel punto incompetente sui fatti passati, creando così il cortocircuito e il colpo di spugna perfetto.

Non sarebbe la prima volta che gli scandali calcistici (quelli veri) finiscono per essere cancellati dall'improvviso aiuto di una mano amica. Sono pronto a raccogliere scommesse che andrà più o meno così: 1 Steem, giusto per divertirci, chi ci sta?

Statemi bene, alla prossima!