NewStoryGame 4 - Onde temporali: Il Destino del Titanic

dave25 (64)in Italy • last month

Ciao!!!
Ecco finalmente l'epilogo della storia di aprile. Buona lettura e complimenti a tutti. Dopo la storia scoprirete il/lavincitore/vincitrice

STORIA 4

Onde temporali: Il Destino del Titanic

Storia 3_0.jpg
_{Immagine creata digitalmente da me}

Il giovane programmatore, di nome Alex, lavorava freneticamente nel suo piccolo appartamento a Pisa. Aveva investito mesi di lavoro nel suo progetto di realtà virtuale che permette alle persone di rivivere gli eventi del Titanic. La notte del 14 aprile 2029, mentre faceva gli ultimi test sul programma, qualcosa di strano accadde. Uno strano ronzio riempì la stanza e le luci tremolanti si trasformarono in un bagliore accecante.
Alex si ritrovò in piedi sul ponte di una nave, il vento marino gli sferzava il viso e il suono delle onde lo circondava. Confuso e spaventato, guardò intorno a sé per cercare di capire cosa stesse succedendo. Poi, vedendo i passanti vestiti con abiti dell'epoca ed esclamazioni di terrore provenire da diverse direzioni, si rese conto con orrore di essere finito nel passato, esattamente la sera del 14 aprile 1912, a bordo del Titanic.
Il Titanic era pieno di sognatori, si trasformò in un incubo. Alex era sotto shock. Non poteva immaginare questa tragedia surreale. Un marinaio uscì dalla folla verso Alex urlando (sei sul Titanic che sta affondando) e gli offrì un giubbotto di salvataggio.
Alex si ricompose di colpo. Era un programmatore, dopotutto. Ora di cambiare la storia, non di farsi prendere dal panico. Donò il salvagente a una mamma con bimbo piccolo rimastane sprovvista. Quante famiglie non erano decedute nel Titanic? Cercò in tasca il cellulare per collegarsi al suo laboratorio pisano per…niente...nessuna connessione. Furioso, Alex lancia il suo telefono nell'oceano un secondo prima che la nave si schianti contro un lastrone di ghiaccio.
Che diavolo state facendo, vandali, ruggisce un gigantesco orso polare. Perdetevi, non emigreremo più!
Prima che Alex possa rispondere, 'l Olandese Volante' vola nel cielo.
Vedendo l'Olandese Volante, Alex ha un'intuizione: forse la realtà attuale è un anello di congiunzione a un mondo parallelo nel metaverso. Correndo verso la sala radio, decide di tentare un'azione audace. Crede che inviando un messaggio specifico al suo laboratorio, potrebbe riallineare le dimensioni, salvando sé stesso e gli altri.
Alex effettua una chiamata al suo laboratorio, ma si trattava di un'interferenza persistente. Alex pensò tra sé, forse l'energia proveniente dalla breccia sta causando questa interferenza. Rendendosi conto che non riceverà aiuto tanto presto, Alex cerca di dare un'occhiata più da vicino allungandosi verso il bordo della nave.
Due e mezza. Il Titanic, "insommergibile", sprofonda. La White Star, perde tutto. Chi c'è dietro? Non doveva affondare... o forse sì? Solo l'uomo col cellulare, visto da Alex, correre perso poppa, può rispondere a questo. Ora lo deve trovare.
Mentre cercava l'uomo con il cellulare, Alex vide due cuccioli di orso, spaventati e indifesi come la loro madre che era caduta sotto il Titanic. Decise di aiutarla.

Storia 3_1.jpg
_{Immagine creata digitalmente da me}

Non era facile riscattare l'orsa. Ma i cuccioli erano così teneri che Alex non intendeva darsi per vinto. Staccò una tavola di legno della nave che comunque sarebbe finita innacquata, abbastanza lunga da immergere, sperando che l'orsa vi si aggrappasse. -Che fai?- interrogò l'uomo col cellulare alle sue spalle Lui rispose: la nave affondò ,ma gli orsi sono vivi, sembrano spaventati, indifesi,la tavola li farà sentire più sicuri, questo spero, mentre li asciugo e gli do da mangiare, i poveri sembrano affamati.¿Hai del cibo per orsi qui? Mamma orso polare ne aveva abbastanza dell'ingerenza umana. Prima una nave che si schianta contro il suo lastrone di ghiaccio, poi alcuni pazzi toccano i suoi figli. Cosa danno da mangiare questi ragazzi alla sua prole? Come un ariete corre e scaraventa la coppia in acqua. Forza, ragazzi, andiamo.

Storia 3_2.jpg

Mentre Alex e l'uomo col cellulare si aggrappano alla tavola, le acque gelide li circondano. Alex sente il peso delle scelte non fatte, il freddo pungente gli ricorda che, in ogni realtà, le azioni hanno conseguenze. "Dobbiamo fare qualcosa," bisbiglia, ma il mare risponde con il suo silenzio opprimente Improvvisamente l'uomo con il cellulare gli urlò: "Dammi la password. C'è un messaggio." Alex non capiva... ma si ricordò di aver scritto un codice che avrebbe bloccato tutto ciò che aveva programmato, ma qual è la password? Sono quattro zeri (0,0,0,0) Alex tentò e ritentò, ma senza successo. Un'onda smisuratamente alta rovesciò la tavola: Alex col suo compagno di sventure finirono sommersi. Senza la password erano morti...Alex si risvegliò di colpo nel suo laboratorio.

Storia 3_3.jpg
_{Immagine creata digitalmente da me}

Curiosamente, l'uomo dal cellulare gli dormiva accanto, mentre gli orsi parevano fissarli dallo schermo del computer… Qualcuno mi pizzichi! Il braccio gli fa male, grazie a Dio è solo un sogno. Chi era l'uomo addormentato? La testa gli martellava. Il suo telefono bipò e un messaggio apparve sullo schermo. Attenzione agli orsi! Con un ruggito furioso, gli orsi saltarono fuori dallo schermo del computer pronti per la vendetta… Alex fissò lo schermo, il cuore in gola. L'uomo si svegliò confuso. "Che succede?" chiese. Orsi virtuali ruggirono nella stanza. "Il post-it verde, la password è là!" esclamò Alex, alzandosi di scatto. Si precipitarono verso il foglietto su una bacheca, sperando contenesse la chiave per fermare la follia. Ma la bacheca non era più bacheca in tale stramba realtà, bensì estensione dello schermo. Oramai gli orsi stavano ingoiando tutti i post-it, scambiandoli per erbetta. I due compagni di sventura rimasero di sasso. -Forse faremmo meglio a staccare la corrente, magari gli orsi spariranno- suggerì l'amico ad Alex Alex annuì, ma invece di staccare la corrente, abbassò il termostato. L'aria si raffreddò e gli orsi, con cappelli da sole e occhiali, ballavano la conga. Uno sventolava il cellulare di Alex, rimproverandolo in tono canzonatorio. La luce rossa nei loro occhi ipnotizzò Alex, che iniziò a ballare. L'amico di Alex notò una luce rossa lampeggiante su uno dei pulsanti del muro, e sotto di esso c'era un avviso riguardante un attacco hacker. Ora il quadro è chiaro e si capisce come risolvere il problema. Ma come svegliare Alex dall'ipnosi?

Storia 3_4.jpg
_{Immagine creata digitalmente da me}

Mentre il vento gelido sferzava il ponte, Alex scrutava l'orizzonte. "Deve esserci un indizio," mormorò, toccando il taschino della giacca. Lì, una vecchia moneta con incise strane rune. "Forse questa è la chiave.” Guardò attentamente la moneta, la mise davanti al computer da cui usciva una luce incandescente che copriva tutto, ebbe tanta paura che fece cadere la moneta, quando cadde a terra si ruppe in più pezzi, lui guardò desolato ciascuno dei pezzi quella avrebbe potuto essere la soluzione a tutto questo, un errore imperdonabile , pensò Te l'ho detto, disse l'orso, con gli umani è sempre così. Distruggono navi, banchise, non sanno premere il pulsante giusto, si addormentano durante il lavoro e ora la moneta è in pezzi. Iniettando ad Alex il risveglio, il test è finito. Mangiamo le aringhe, poi puliamo i soggetti del test. Pochi istanti dopo, la moneta era sparita! svanito nel nulla come se non fosse mai stato lì per iniziare. "Cos'è questo, una specie di voodo?", Alex rabbrividisce mentre si chiede dentro di sé. Per Alex era più facile attribuire la sua esperienza ad un sintomo di ipnosi, piuttosto che immaginare la possibilità di una pratica voodo Alex, mentre ascoltava la conversazione tra i due orsi, sentì un termine nuovo (tecnologia blockchain). Caratteristiche che non aveva mai sentito prima. Caratteristiche che gli hanno permesso di tracciare facilmente il difetto che si era verificato. Alex continua a essere stupito da un nuovo termine (Web3). Il mondo sta cambiando. Non soltanto web3 e blockchain. Pure l'intelligenza artificiale, in stadio sempre più avanzato. Finalmente, gli orsi altro non erano che un esperimento AI ideato dall'azienda per cui Alex lavorava in remoto dal suo laboratorio pisano nel progetto di realtà virtuale. Il viaggio nel Titanic doveva sembrare vero per riuscire. E così fu davvero, il successo del progetto Titanic NON era garantito, tuttavia fu portato avanti secondo parametri stabiliti che garantivano l'85% di successo, man mano che veniva sviluppato i dettagli venivano perfezionati, alcuni andavano fuori controllo, come la rottura della valuta, qualcosa che cambia un po’ il corso ma NON pregiudica il successo del progetto Titanic.

Mentre il Titanic si inabissa, Alex si rende conto che la chiave per cambiare il destino non è nella tecnologia, ma nell'umanità. Condivide il suo giubbotto con un altro passeggero, unendo le forze per salvare più vite possibili. La loro solidarietà diventa un faro di speranza nel cuore del caos
secondo me c'è qualcosa che non va ha detto un orso polare all'altro. Ci siamo tolti i vestiti. Da dove vengono quei grizzly? Di cosa parlano l'intelligenza artificiale, il progetto Titanic e l'umanità? Alex è falso, non quegli orsi. Non riesci ad annusarli? Eliminiamoli!
Effettivamente, qualcosa non quadra," rispose il giovane grizzly. "Questi input provengono dal livello umano, non dovrebbero essere qui. È come se qualcuno stesse tentando di fondere la nostra realtà con la loro. Forse, stiamo partecipando inconsapevolmente a qualche esperimento più grande. Dobbiamo scoprire chi sta dietro a tutto questo e quali sono le loro vere intenzioni