Un mondo al contrario 🇮🇹🇬🇧

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🇮🇹
Come ci siamo ridotti cosi?
Come e' stato possibile che molti abbiano rinunciato al sogno, al mito, alla possibilita' di sentirsi orgogliosi della propria auto, la propria moto, il proprio modo di vestire?
Il mondo davvero sta' marciando sottosopra.

Quando ero un ragazzo era tutta una gara a distinguersi dalla massa, c'erano i cremini coi loro Loden, i paninari con i Mooncler, i compagni coi loro eskimi e le Clark ai piedi, magari la sciarpa
palestinese al collo, i fasci coi loro giubbotti di pelle (che per inciso mettevo anche io, soprattutto quello della Raf comperato con i risparmi della paghetta), poi c'erano quelli come me a cui piacevano le cose che non andavano di moda come i giubbotti universitari americani che metto ancora oggi con infinito piacere.

Facevo sport, judo e calcio, vedevo i film, amare quel tipo di abbigliamento, oltre ai jeans e agli stivali di pelle divenne una cosa quasi naturale.
Da ragazzino sognavi la moto per fare il figo con le ragazze, in famiglia i soldi erano quelli che erano e poi ai miei l'idea della moto non piaceva, mi accontentai di una specie di Ciao, meglio che niente.

A 17 anni iniziai a lavorare, divenni totalmente indipendente in ogni tipo di scelta.
Pero' davvero cercavamo di distinguerci, magari in modo un po' infantile ma essere fuori dal branco era quasi una necessita' fisiologica, cercavi la tua individualita', il tuo voler far vedere che avevi delle idee, degli stili di vita.

Se mi avessero proposto un monopattino elettrico mi sarei fatto una risata.
Non mi venite a raccontare che si tratta di motivi economici, che la gente li compera per risparmiare perche' quei tristi aggeggi costano.
Che mondo amici miei, che mondo...
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How did we end up like this?
How was it possible that many have given up on the dream, on the myth, on the possibility of feeling proud of their car, their motorbike, their way of dressing?
The world really is going upside down.

When I was a boy it was a whole competition to stand out from the crowd, there were the cremini with their Loden, the paninari with the Mooncler, the companions with their parkas and Clarks on their feet, maybe the scarf
Palestinians around their necks, bundles with their leather jackets (which incidentally I also wore, especially the RAF one bought with my pocket money savings), then there were those like me who liked things that weren't in fashion like the American university jackets that I still wear today with infinite pleasure.

I played sports, judo and football, I watched films, loving that type of clothing, in addition to jeans and leather boots, became almost natural.
As a kid you dreamed of the motorbike to be cool with the girls, in the family money was what it was and then my parents didn't like the idea of the motorbike, I was satisfied with a sort of Hello, better than nothing.

At 17 I started working, I became totally independent in every type of choice.
But we really tried to stand out, perhaps in a somewhat childish way but being out of the pack was almost a physiological necessity, you were looking for your individuality, your desire to show that you had ideas, lifestyles.

If they had offered me an electric scooter.
Don't tell me that these are economic reasons because those sad contraptions cost money, then at the end of the day you save a little more and buy a scooter... nothing but
electric scooter.
What a world my friends, what a world...