Prima alla Scala 🇮🇹🇬🇧

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Gaber, in una delle sue canzoni meno riuscite, cantava “Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono.”
Non so quanti anni mi restano in questa valle di lacrime, ma pochi o tanti che siano li voglio vivere da apolide, da un uomo che non ha piu' alcun interesse ad essere parte di una comunita' di uno
stato, avere un inno, riconoscersi in una bandiera.
Anche se di un passaporto per muoversi non si puo' fare senza.

Ogni giorno leggo e sento cose che rafforzano questa condizione.
Prima della Scala, inutile rito per esibire gioielli e potere alle telecamere.
Parte l'inno di Mameli, al termine del quale un loggionista urla “Viva l'Italia antifascista”, ricordo che in sala c'era il presidente del Senato la Russa che si vanta di avere in casa il busto del Duce
regalatogli dal padre, altro bel personaggio.
Giusto per capire come siamo messi...

L'Antifascismo e' nella nostra Costituzione, non ci sarebbe una
Costituzione senza l'Antifascismo quindi quell'urlo era insito in cio' che siamo grazie a chi, decine di anni fa, sali' in montagna per liberare il nostro paese.
La Digos raggiunge il tipo che ha urlato e gli chiede le generalita', come se avesse commesso un reato dicendo ripeto “Viva l'Italia antifascista”.

Il tipo ricorda agli agenti che se avesse urlato “Viva l'Italia fascista” avrebbero dovuto arrestarlo perche' l'apologia al fascismo in questo paese e' ancora un reato ma inneggiare all'antifascismo
non lo e', non ancora.

Gli agenti sorridono, gli dicono che ha ragione ma prendono le generalita'.
Occhio gente che piano piano stiamo scivolando in una deriva pericolosa, il fascismo inizia proprio con questi episodi.
Comunque e' un problema da cui mi sento lontano, ho sempre meno cose in comune con questo paese totalmente e
completamente alla deriva.
I problemi sono tutti di chi ancora crede che esista un paese.
🇬🇧
Gaber, in one of his least successful songs, sang “I don't feel Italian, but fortunately or unfortunately I am.”
I don't know how many years I have left in this valley of tears, but however many or few they are, I want to live as a stateless person, as a man who no longer has any interest in being part of a community of one
state, have an anthem, recognize yourself in a flag.
Even if you can't do without a passport to move around.

Every day I read and hear things that reinforce this condition.
Before La Scala, a useless ritual to show off jewels and power to the cameras.
Mameli's anthem starts, at the end of which a gallery attendant shouts "Long live anti-fascist Italy", I remember that in the room there was the president of the Senate, La Russa who boasts of having the bust of the Duce in her house
given to him by his father, another beautiful character.
Just to understand how we are doing...

Anti-fascism is in our Constitution, there wouldn't be one
Constitution without Anti-Fascism so that cry was inherent in who we are thanks to those who, decades ago, climbed into the mountains to liberate our country.
Digos reaches the guy who shouted and asks him for his personal details, as if she had committed a crime, saying, I repeat, "Long live anti-fascist Italy".

The guy reminds the officers that if he had shouted "Long live fascist Italy" they would have had to arrest him because apologia for fascism in this country is still a crime but praising anti-fascism
It's not, not yet.

The agents smile, tell him that he is right but take his personal details.
Be careful, people, we are slowly slipping into a dangerous drift, fascism begins precisely with these episodes.
However it is a problem from which I feel distant, I have fewer and fewer things in common with this country totally and
completely adrift.
The problems all lie with those who still believe that a country exists.