Il ritorno dei russi 🇮🇹🇬🇧

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La diplomazia mondiale va letta spesso fra le righe.
Quando si muove un leader per incontrarne un altro si pongono le basi per future collaborazioni ma queste diventano tali quando a muoversi sono personaggi apparentemente minori che poi sono quelli che, davvero, hanno i cordoni della borsa ed il potere decisionale.

Nelle scorse settimane si e' recato, con una delegazione di altissimo livello, a Cuba il Presidente e speaker della Duma, la camera dei rappresentanti Russa, prima c'era stato Lavrov e poi e' arrivato lui, Vyacheslav Volodin.
Era presente anche il capo della commissione degli affari internazionali Leonid Slutsky.

La notizia importante trapelata e' che la Russia costruira' una raffineria sull'isola. le trattative sono gia' a buon punto, parteciperanno le maggiori aziende statali russe alla realizzazione del progetto.
Il passo successivo sara' la creazione di imprese, suppongo miste, per la lavorazione dei prodotti petroliferi, la produzione di fertilizzanti ed altri sviluppi di settore.

E' inutile dire che un progetto simile potrebbe, se non cancellare, ridurre di parecchio i problemi che Cuba ha attualmente per approvvigionarsi di combustibili.
A Cuba il petrolio c'e', ci sono giacimenti al largo delle coste ma pare che non sia della migliore qualita' e che occorrano piu' mezzi economici del solito per raffinarlo, quindi costi maggiori che l'isola fatica a sostenere.

Se arriva la Russia e risolve (pro bono?) il problema ne trarranno beneficio tutti; sia la popolazione che il turismo, parte del quale patisce il propagarsi degli apagones sopratutto nella parte orientale dell'isola.
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RUSSIAN REFINERY

World diplomacy often has to be read between the lines.
When a leader moves to meet another, the foundations for future collaborations are laid, but these become such when apparently minor figures move, but then they are the ones who really hold the purse strings and the decision-making power.

In recent weeks, the President and Speaker of the Duma, the Russian House of Representatives, went to Cuba with a high-level delegation; first there was Lavrov and then he arrived, Vyacheslav Volodin.
Also present was the head of the International Affairs Committee Leonid Slutsky.

The important news leaked is that Russia will build a refinery on the island. Negotiations are already well underway, the major Russian state companies will participate in the realization of the project.
The next step will be the creation of companies, I assume mixed, for the processing of petroleum products, the production of fertilizers and other developments in the sector.

It goes without saying that a similar project could, if not eliminate, then significantly reduce the problems Cuba currently has in supplying itself with fuel.
Cuba has oil, there are deposits off the coast but it seems that it is not of the best quality and that more economic resources than usual are needed to refine it, therefore higher costs that the island is struggling to sustain.

If Russia arrives and solves (pro bono?) the problem, everyone will benefit; both the population and tourism, part of which suffers from the spread of apagones especially in the eastern part of the island.