I buoni amici 🇮🇹🇬🇧
🇮🇹
MOMENTI TUNERI... NELLA CAPITALE
Ho più volte manifestato la mia ritrosia nel frequentare italiani quando sono a Cuba, soprattutto a Las Tunas fatte alcune doverose eccezioni.
Non è per partito preso o chissà cosa, non mi interessano, ho di meglio da fare.
Diverso è il discorso all'Avana, probabilmente perché diversi sono gli italiani.
A inizio dicembre ero davanti al Capitolio, vedo un tipo che mi guarda, mi ferma riconoscendomi come il Milco del blog su Cuba.
Chiacchieriamo un po', ci scambiamo i numeri, restiamo in contatto tanto che è proprio grazie a lui, che ringrazio, se sono in questa casa de renta.
Verrà ad aprile a darmi il cambio.
A questo giro, la seconda sera che ceno al Mambo, arriva un italiano che aveva letto il mio pezzo sulla prima serata e voleva conoscermi, sempre grazie al blog.
Ceniamo insieme e ieri sono passato in mattinata a trovarlo nella sua bella renta al Vedado.
Abbiamo a lungo parlato di Cuba, di ciò che resta dell'Italia, di libri, di artisti, di Gaber e di tanto altro
È stato un piacere, ci saranno a Cuba altre occasioni per rivederci.
In questi ultimi giorni, impegni reciproci permettendo, dovrei vedermi con un vecchio amico torinese con cui ho condiviso la parte avanera nella spericolata vacanza cubana in piena pandemia, quarantena compresa.
Ci conosciamo da molti anni ed è capitato di vederci anche in terre Sabaude.
Ieri sera, come capita da alcune vacanze è passato a prendermi a casa il proprietario italiano del ristorante Amore Mio a Guanabacoa.
È un buon amico che invece di tante chiacchiere ha messo su una attività che gli permette di vivere in tutta tranquillità economica a Cuba.
Dopo un mese e mezzo riassaggiare prosciutto crudo e salame è stata tanta roba.
Grazie come sempre per la bella serata amico mio.
Per italiani così ci sono e ci sarò sempre, gli altri...alla larga!
🇬🇧
TUNEROUS MOMENTS... IN THE CAPITAL
I have repeatedly expressed my reluctance to meet Italians when I am in Cuba, especially in Las Tunas with some dutiful exceptions.
It's not out of bias or who knows what, I'm not interested, I have better things to do.
The situation is different in Havana, probably because the Italians are different.
At the beginning of December I was in front of the Capitol, I see a guy looking at me, he stops me, recognizing me as the Milco of the blog.
We chat a bit, we exchange numbers, we stay in touch so much so that it is thanks to him that I thank him if I am in this casa de renta.
He will come in April to take over from me.
On this tour, the second evening that I dined at Mambo, an Italian arrived who had read my piece on the first evening and wanted to get to know me, again thanks to the blog.
We have dinner together and yesterday I stopped by in the morning to visit him in his beautiful renta at Vedado.
We talked for a long time about Cuba, what remains of Italy, books, artists, Gaber and much more
It was a pleasure, there will be other opportunities in Cuba to see each other again.
In these last few days, mutual commitments permitting, I should meet up with an old friend from Turin with whom I shared the Havana part of the reckless Cuban holiday in the midst of the pandemic, including quarantine.
We have known each other for many years and we also happened to see each other in the Savoy lands.
Last night, as happens on some holidays, the Italian owner of the Amore Mio restaurant in Guanabacoa came to pick me up at home.
He is a good friend who, instead of lots of chatter, has set up a business that allows him to live in complete economic tranquility in Cuba.
After a month and a half, tasting raw ham and salami again was a great experience.
Thanks as always for a lovely evening my friend.
For Italians like this I am and will always be there, the others...stay away!