Cracco

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🇮🇹
Leggevo con “sgomento” la notizia del capitombolo economico
del ristorante di Cracco situato nella Milano bene, quella da bere
ma non abbastanza.

Le ragioni di questa crisi che pare coinvolga altri ristoranti gestiti
da chef stellati e' dovuta anche agli altissimi costi di affitto del
locale di cui il comune di Milano e' proprietario.
Pare che durante il lockdown non sia arrivato un centesimo di sconto, come del resto e' successo a molta altra gente.
Francamente di questi chef stellati non se ne puo' piu', appena ne
vedo uno in tv, in automatico cambio canale.

Cominciamo col dire che il saper fare bene da mangiare non e' sinonimo di essere un buon imprenditore, uno puo' essere un buon istruttore in palestra fino a che lavora per altri, quando ne apre una sua puo' tranquillamente fracassare.

Fare impresa richiede esperienza in vari settori, esperienza che non e' derivata dal saper cucinare una sogliola limanda.
Ma poi e' normale, come e' successo ad un mio amico nel locale di
Canavacciuolo, spendere per una cena per 2 persone 700 euro?
Lui e' un patito della cucina e' si e' voluto togliere uno sfizio ma la
gente normale con cifre simili ci va 10/15 volte a mangiare fuori,
poi ognuno col suo denaro fa cio' che vuole, per carita'.

Personalmente credo che il successo dei cuochi in tv sia dovuto al fatto che l'inesauribile esperienza culinaria delle nostre nonne e bisnonne che si tramandava nelle generazioni si e' interrotta.
Oggi le donne lavorano esattamente come gli uomini ed il saper fare da mangiare e' oramai quasi una scelta paragonabile ad un hobby rispetto alla necessita' di cibarsi decentemente.

Sono cresciuto con mia nonna che cucinava in casa, non si buttava
via niente, quello che oggi era bistecca, domani era polpetta,
dopodomani insalata capricciosa.
Oggi la gente va in rosticceria, per questa ragione questi cuochi
hanno avuto un successo che va al di la delle loro capacita'.

Che poi come imprenditori facciano cilecca, come dicevo, e' una cosa abbastanza naturale, nessuno nasce “imparato”.
E' bene che ognuno faccia il suo mestiere.
🇬🇧
I read with "dismay" the news of the economic tumble
of the Cracco restaurant located in Milan well, the one to drink
but not enough.

The reasons for this crisis which seems to involve other managed restaurants
by starred chefs is also due to the very high rental costs of the
premises owned by the municipality of Milan.
It seems that during the lockdown not a penny of discount has arrived, as happened to many other people.
Frankly, we can't stand these starred chefs anymore, hardly any
I see one on TV, I automatically change the channel.

Let's start by saying that knowing how to eat well is not synonymous with being a good entrepreneur, one can be a good instructor in the gym as long as he works for others, when he opens his own he can easily crash.

Doing business requires experience in various sectors, experience that is not derived from knowing how to cook a lemon sole.
But then it's normal, as happened to a friend of mine at the club
Canavacciuolo, spend 700 euros on a dinner for 2 people?
He is a cooking enthusiast and he wanted to take away a whim but the
normal people with similar figures go there 10/15 times to eat out,
then everyone with his money does what he wants, for heaven's sake.

Personally I believe that the success of cooks on TV is due to the fact that the inexhaustible culinary experience of our grandmothers and great-grandmothers that was handed down through the generations has been interrupted.
Today women work exactly like men and knowing how to cook is now almost a choice comparable to a hobby compared to the need to eat decently.

I grew up with my grandmother who cooked at home, she didn't throw herself away
away nothing, what was steak today, tomorrow was meatball,
the day after tomorrow capricious salad.
Today people go to rotisserie, for this reason these cooks
they have had a success that goes beyond their capabilities.

Then as entrepreneurs fail, as I said, it is quite natural, no one is born "learned".
It is good that everyone does his job.