Ana Montes

Nei primi giorni di gennaio il dipartimento di giustizia statunitense ha liberato, dopo aver scontato oltre 21 dei 25 anni a cui era stata condannata, Ana Montes, la “Regina di Cuba”.
L'accusa era di alto tradimento del suo paese a favore di Cuba.
Era una impiegata
dell'intelligence militare Usa, ricopriva incarichi importanti, passo' per anni informazioni secretate all'Avana.

Per 17 anni ha fregato tutti, compresi fratello e sorella che, anche loro, lavoravano per l'FBI.
Di origine portoricana, nata in una base Usa in Germania, crescendo detesta la politica statunitense verso l'isola e la sua Rivoluzione, candidata perfetta per i reclutatori cubani che
monitorizzano gli ambienti studenteschi statunitensi un po' come facevano I sovietici con le universita' d'elite britanniche.

Dal 1984 inizia la sua storia al servizio di Cuba.
All'epoca era una dipendente del ministero della giustizia statunitense, ha accesso a carte
importanti.
Per due volte i servizi segreti cubani riescono a farla arrivare sull'isola dove riceve un addestramento importante per i ruoli che andra' poi a svolgere.
Intanto riesce ad entrare nel dipartimento della difesa, diventa una delle funzionarie piu' influenti per quanto riguarda le decisioni da prendere nei confronti dell'isola caraibica.

Non fotografa nulla, non prende appunti, impara tutto a memoria, poi nel suo appartamento trasferisce tutto su floppy disk, l'Avana conosce in questo modo con largo anticipo le intenzioni del dipartimento di stato riguardanti la politica e le iniziative da prendere contro la maggiore delle Antille.
Di giorno analizzava i dati della Agency, di notte decodificava i messaggi in onde corte che le arrivavano dall'isola.
Incontrava i contatti cubani a cui passava le preziosissime informazioni perlopiu' in ristoranti cinesi di Whashington.

La fanciulla sacrifica la vita privata alla patria adottiva, poco appariscente anche se con un discreto fascino, l'Avana gli procura un amante cubano ma non funziona, poi un altro 10 anni dopo anche in questo caso senza un gran successo.
Riesce ad ingannare tutti tanto che la Cia nel 1997 le consegna un encomio per i servizi resi.
Sarebbe dovuta passare proprio alla Cia per collaborare alla lotta ad Al Qaeda.

Piano piano pero' il cerchio attorno a lei si stringe, nel 1994 viene sottoposta alla macchina della verita' che riesce ad ingannare grazie ad un esercizio che consisteva nell irrigidire i muscoli dello sfintere, come le avevano insegnato i cubani.
Tramite indagini trasversali e la consapevolezza dell'esistenza di una talpa viene prima seguita, poi viene perquisita la sua casa dove appare materiale compromettente, viene arrestata nel 2001.

Condannata a 25 anni scampa la pena capitale perche' non ci fu quasi passaggio di denaro da Cuba a lei, quello che fece lo fece per una scelta ideologica.
Da notare che il suo nome non e' mai stato fatto da Cuba nei numerosi scambi di prigionieri che ci sono stati fra i due paesi, eppure il suo contributo e' stato infinitamente piu' importante rispetto a quello fornito dai famosi 5.

Venne chiamata la Regina dell'Avana ma anche la Donna di ghiaccio per il suo carattere duro, spigoloso e risoluto.
Quando la arrestarono non batte' ciglio, chiese soltanto di chiamare un avvocato.
Non ha mia rinnegato e non si e' mai pentita della sua scelta, disse:“La prigione e' uno degli ultimi posti in cui avrei scelto di finire, ma ci sono cose nella vita per cui vale la pena di andare in
prigione, o vale la pena farle e poi uccidersi per non passare troppo tempo in prigione”.

Pare fosse amareggiata per lo scarsissimo riconoscimento avuto daparte di Cuba dopo l'arresto, a parte una canzone che il cantante David Rovics le dedico';”Song for Ana Belen Montes”.
Ora e' libera, dopo oltre 20 anni in un carcere di massima sicurezza texano, c'e' chi dice che andra' a Cuba e chi pensa che
tornera' nella natia Puerto Rico dove c'e' chi e' convinto che non sia una nemica.