Stranezze sotto casa

in Freewriters4 years ago

Che giornata stana era stata quella lì.

non tutti i giorni capitano cose del genere, anzi, non penso si
possa dire che siano mai successe cose del genere,
ma partiamo dal principio, non bruciamoci il finale subito subito.

Stavamo camminando nel campo dietro casa nostra, era mattina presto
e la nebbia stava via via scomparendo lasciando spazio all'azzurro del
cielo terso.
si prospettava un'altra bellissima ma torrida giornata.

la nebbia dalle nostre parti era cosa di tutti i giorni, ma d'estate si concentrava
la mattina a pelo di campo, avendo molte risaie nelle vicinanze,
il bianco avvolgeva gli ettari di coltivazione e dalla stradina
sterrata sembrava di trovarsi in mezzo alle nuvole, visto che c'era una netta
distinzione tra l'azzurro rossastro dell'alba e quella nebbiolina bianca.

Ci piaceva camminare a quell'ora del mattino perchè non c'era in giro anima viva
e non c'erano troppe zanzare, cosa che invece c'era la sera, diciamo che era
un buon compromesso tra il fresco e tutto il resto.

Come dicevo prima la nebbia che copriva il campo spariva man mano che il sole saliva nel cielo, ad un certo punto,
era quasi sparita ed in mezzo al campo comparve una specie di rottame,
una forma mai vista e vicino si vedevano strani movimenti.
se non ci fosse stato quel pezzo di ferraglia in mezzo al campo, non avremmo
fatto caso ai movimenti intorno al campo perchè la nostra zona è
invasa dalle nutrie, grossi roditori che infestano le nostre campagne.
a volte finiscono pure nei nostri giardini o ce le troviamo nei parchi giochi
dove portiamo i nostri bambini a giocare il pomeriggio, siccome sappiamo che
sono tipi poco raccomandabili cerchiamo sempre di girare alla larga.
Io non ho una vista acutissima, anzi, sono al limite del mister magoo, non
sono famoso per essere come occhio di falco tra i miei amici e devo dire
che a volte le persone che conosco ma non sanno del mio difetto mi confessano
che mi hanno incontrato per strada e di esserc rimaste male perchè pur salutandomi
io non ho ricambiato.
Non vedo, ecco perchè, mca me la meno.
Comunque, sto ancora divagando, quindi torno al mio racconto di quella mattina,
per fortuna c'era con me mia moglie che invece ha la vista di un falco,
potrebbe far parte della guardia del leone della disney come quella con
la vista più acuta di tutta la savana.

  • c'è qualcosa laggiù.
  • si sono le nutrie, ma intorno a cosa sono? non è un trattore.
  • guarda bene che sono su due zampe e non sono marroni, sono verdi!
  • bah, se lo dici tu... ma allora cos'è quel robo se non è un trattore abbandonato?
    Non siamo mai stati degli avventurieri con lo spirito del buttiamocia capofitto, ma quella cosa, vicino
    a casa nostra era un piccolo mistero da poter scoprire senza troppi sbattimenti
    e magari senza troppi rischi, male che andava ci beccavamo qualche frustata da qualche biscia che si
    era appostata nel campo.
    Ne spuntavano spesso di bisce da quei campi, attraversavano la strada disinvolte
    ed anche un con una certa spocchia e si infilavano nei giardini delle case
    dall'altra parte del campo.

Spesso ci avvisavamo a vicenda tra vicini di casa perchè se vedi un serpente
che entra nella casa di un tuo vicino hai l'obbligo morale di dirglielo,
a meno che non ti stia sulle balle in maniera colossale, beccarsi una frustata sul polpaccio o 4
sul braccio mentre cerchi di pulire il sotto delle siepi togliendo le foglie non è piacevole.
il bidone del verde nel mio paese si mette fuori il lunedì, quindi tutti
frustati la domenica sera.

Ho ancora divagato, ma adesso torno nel vivo del racconto,dov'eravamo rimasti?
ah, si, decidemmo di esplorare e ci incamminammo nel campo che per fortuna non era ancora
pieno di granoturco alto due metri.

Man mano che ci avvicinavamo la figura si vedeva sempre meglio e sempre meglio si capiva che
la figura davanti a noi era qualcosa di ' nuovo ', permettetemi il termine.
Quello strano essere era girato di spalle, quindi ci stavamo avvicinando senza che lui
se ne accorgesse, quante cose mi sono balenate nella testa in quel momento...

  • sarà il caso di avvicinarsi?
    -e se si... sarà il caso di avvicinarsi furstivi?
  • sarebbe meglio avvertire con un urlo, un fischio o un finto rumore maldestro?
    Chissà come può reagire una creatura mai vista prima se si sente minacciata
    da due losche figure che gli si avvicinano di soppiatto?
    Se scappa, scappa e noi non l'avremo vista da vicino, ma sempre meglio che
    essere aggrediti da un qualcosa di potenzialmente velenoso ed aggressivo.
    Comunque, nel mentre i miei pensieri riempivano la mia mente, ci stavamo comunque
    avvicinando ed eravamo abbastanza vicini da accrgerci che quell'essere aveva
    delle sembianze umanoidi.
    Il rottame era una specie di barca girata al contraio, ma aveva sul davanti una vetrata che
    si muoveva come le onde del mare, come quegli specchi dei film di fantascenza.
    iniziavo ad avere il dubbio di esserci finito in un film di fantascienza.
  • dobbiamo tornare indietro.
    dissi sotto voce a mia moglie.
    troppo tardi, come nei migliori film di holliwood, come nelle migliori sceneggiature
    mai scritte nella storia del cinema, io, non mia moglie, io, lei no... ruppi un bastoncino di legno col piede
    calpestandolo.
    Vi chiederete a questo punto due cose, cioè, o una o l'altra cosa, com'è possibile
    che in un campo ci sia un bastoncino soltanto e lo schiaccia prorpio lui, oppure com'è possibile che
    con tutti i bastoncini che ci sono nel campo ne ha rotto solo uno propio mentre si stava avvicinando tanto
    basta da essere sentito dalla strana creatura, che adesso possiamo chiamare col suo vero nome, alieno.
    eravamo davanti ad una creatura aliena.
    Appena si accorse di noi si girò di scatto e ci guardò negli occhi,
    credo per capire se per lui fossimo una minaccia oppure no.

Ci fissò per un pò di tempo senza parlare, o meglio non muoveva la bocca ma io e mia moglie capivamo
quello che ci stava dicendo.

era in viaggo con la sua famiglia, aveva sulla barca spaziale sia la sua compagna, sia sua figlia.
Non erano intenzionati ad atterrare sul nostro pianeta, ma un suo carissimo amico gli aveva detto
che i migliori disegni sulle piante li si potevano fare qui da noi.
ovviamente sua moglie non era daccordo, era pericoloso addentrarsi nell'atmosfera di un pianeta sconosciuto
solo per farequalche sgommata aerea con la navicella spaziale, ma lui che era rimasto bambino dentro,
voleva provarci, eccheccazzo.
lo disse giuro, mentlamente lo disse.
io lo guardai e gli dissi mentalmente che lo capivo, insomma, le sgommate
sono robe da uomini, le donne cosa ne potevano capire, aveva fatto bene a rischiare, l'avrei fatto
anch'io per delle sgommate sul grano.

sentivo caldo alla testa, c'era qualcosa che non andava.
-oh oh.
mi disse, anzi mi pensò l'alieno.

  • tua moglie ti sta guardando male.
  • sente anche lei quello che diciamo?
  • si lo sente.
  • si lo sento.
    pensò lei.
  • ma che cazzo di uomo alieno sei se non mi dici subito che quello che ci diciamo
    lo sente anche mia moglie, noi sulla terra, quando ci chiamaiamo e dobbiamo lamentarci, mandare
    video sconci o scureggiare al telefono con gli amici, prima ci sinceriamo co un ' sei in vivavoce? ' ah,si...
    ok volevo parlarti dell'ultimo libro che ho letto... scusa amico, ma questo è l'abc.
  • ok, ma volevo dirti che tua moglie è ancora collegata in mind conferece call.
    azz, che giornata strana quella lì, speravo con tutto il cuore che la stranezza
    dell'avventura distogliesse l'attenzione dall'accaduto.
    speravo.
    Comunque, in parole povere, l'alieno era sceso sulla terra per fare delle sgommate
    ma ha urtato il terreno e la moglie era rimasta in navicella incazzata nera, come se non ci fosse un domani.
  • fiiiiuuuuu amico... l'hai combinata grossa. Ti conviene ripararla oppure scappiamo iniseme?
  • Mi serve solo del carburante, ho riparato il serbatoio che però ha perso tutto
    il suo contenuto, non so prorpio prorpio proprio pripio che fare.
    -descrivimi la composizione chimica del tuo carburante.
    gli dissi, anzi gli pensai.
    avendo davanti un essere interstellare pensavo che sapesse tutto di chimica e robe varie
    ed io non volevo essere da meno.
  • non so niente di com'è fatto il carburante delle mia nave e so benisimo che
    nemmeno tu sapresti di cosa sto parlando se solo ti dicessi di cos'è fatto, ricorda, ti leggo nella mente.
    Che palle, in più aveva collegato pure il mio cervello con quello di mia moglie.
  • Pensa a qualcosa di intelligente roby, pensa a qualcosa di intelligente roby, qui ti fanno fare brutta figura.
  • mmmmmhhhhh, vediamo, guardati in giro... disinvolto... disinvolto roby, disinvolto...
    loro mi fissavano.
    in più loro mi sentivano.
  • trova qualcosa a cui pensare... dai... mmmhhh vediamo, c'è un albero, penso agli alberi dai,
    ci sono degli uccelli sull'albero, gli gli uccelli, no... rimani col pensiero su quelli che volano, ti prego.
    roby, concetrati,aahahahahhahaha iniziai a ridere dentro di me, gli uccelli... ahahaha.
  • siete tutti uguali.
    pensò ad alto pensiero la sua compagna da dentro la nave.
  • vero
    pensò mia moglie.
  • bla bla bla scarpe, bla bla bla trucchi, bal bla bla bla vestiti.

Cambiano le regioni, cambiano i contineti, cambiano i mondi, cambiano i sistemi solari, ma lo shopping
è shopping.

Per fortuna tutto quel ciarlare mi aveva distratto dal pensiero dell'uccello.
Il problema del mio nuovo amico interstellare ora era il mio, dovevo dargli una mano,
quindi gli chiesi, cioè gli pensai di farmi assaggiare il carburante, magari assomigliava
a qualcosa che già conoscevo.
ficcai il dito in quel buco di serbatio e ne uscì un po sporco di una sostanza vischiosa e marrone,
la assaggiai.
Era merda!
sapeva di merda.
Perchè non ho pensato di annusarla prima di assaggiarla?
mi sarei accorto che era merda anche dall'odore, in realtà solo dall'odore, perchè diciamociela tutta,
chi di voi ha mai assaggiato la merda?
Visto la particolarità del carburante era incappato in un grande professionisa del settore, non mi feci pregare
( ahahahah feci ) non mi feci pregare e gli cagai nel serbatoio, mi pensò di ringraziamenti e mi disse
che nel suo mondo la merda è molto preziosa perchè nasce nel sottosuolo ed ormai è pochissima e rarissima,
quindi costa un sacco di soldi, che tra l'altro a loro escono dal culo, quindi facemmo uno scambio.
Sarei diventato la sua gallina dalle uova d'oro, quasi quasi pensò di rapirmi per portsarmi sul suo pianeta
e farlo diventare ricco cagando in giro perla sua casa.
poi, essendo una brava creatura interstellare ci ripensò e mi disse che se al posto suo ci fosse stato
suo cugino, che nel loro mondo non è il figlio della sorella della mamma ma è il figlio del fratello
dello zio della mamma ma da parte del padre della mamma, sicuramente mi avrebbe rapito perchè è un tipo
poco raccomandabile, un drogato di merda.
poverino pensai, non si dice così di un parente.
ma lui mi disse che non lo aveva apostrofato, nel suo mondo la merda si sniffa.
Poi tornado al discorso di prima, mi disse che c'era una favola della buona notte che sua mamma gli
raccontava da piccolo che narrava di un bambino che tornando da una fiera aveva scambiato la sua
Abbidunine ( la nostra mucca ) per un seme di pisello magico.
aahahahaha pisello... ahahahaahah.
la mamma si arrabbiò molto perchè voleva che lo scambiasse con della merda, ma lui che era un sognatore
si fece convincere e lo prese.
Piantò il seme per terra e la mattina dopo il pisello diventò lunghissimo fino al cielo e la mamma
che si era ricreduta ed adesso era contenta del grosso pisello, ci si volle arrampicare sopra,
vane furono le sue parole per dissuaderla, era pericoloso, ma lei le disse che era esperta di uccelli,

  • piselli .
    disse lui.
  • si io cos'ho detto?
    -uccelli mamma.
    La donna, presa dal'euforia si avvinghiò al pisello ed iniziò a salire sempre più in alto, voleva
    vedere la punta di quel pisello.
    arrivata in cima incontrò un gigante che teneva prigioniero un uomo che cagava merda tutto il giorno
    per lui.
    rapì l'uomo così da quel giorno ebbe merda e pisello a volontà e visse felice e contenta.
  • un po come la nostra storia della gallina dalle uova d'oro e del fagiolo magico pensai.
    -ahahahaaha fagiolo.
    Pensò lui, il fagiolo lo usiamo per riprodurci sul nostro mondo, una mamma non si avvinghierebbe mai
    ad un fagiolo mega, non sarebbe appropriato.

Vabbè, adesso però era ora che si levasse dalle balle, perchè iniziavo a non sopportare più
tutto questo scambio di culture.

partirono velocemente e sparirono nel blu del cielo mattutito ed io non ebbi nemmeno l'opportunità
di chiedergli come mai tenevano le luci accese di notte se non volevano farsi vedere e soprattutto se
venivano dall'universo nord o l'univrso sud.

che mattinata eccezionale avevamo passato, una storia così nemmeno la potavo raccontare, nessuno mi
avrebbe creduto.
la mia cacca era volata nell'iperspazio.

Ovviamente la storia appena raccontata è frutto della mia immaginazione,
lo dico per tutti quelli di voi che non sanno leggere il pensiero.

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