Il gambero di fiume. Storia.

In questo periodo di fermo obbligatorio, ci siamo ritrovati tutti hobbisti, scrittori, lettori, musicisti da salotto e molto altro ancora, anche i bambini, avendo più tempo, putroppo, per stare da soli hanno dato sfogo alle loro fantasie.

Ah, se sapessi ancora sognare come fa mia figlia...

Bene, avendo già voglia di scrivere, la mia piccola ha iniziato sempre si più a scrivere storie fantastiche su unicorni ed altri animali fatati.

La cosa bella è che sono storie con un inizio ed una fine.
Le porta a conclusione da sola.
Questa che sto per farvi leggere è una storiella, anzi è l'inizio di una storiella che abbiamo iniziato a scrivere assieme.

Non è finita per colpa del papi che mette paletti e cerca logiche che in realtà non dovrebbero esserci in un storia di fantasia, perché se in una storia già c'è un cane che parla, chi impedisce alle mucche di volare?
Quindi eccovi la prima parte del racconto fantastico

IL GAMBERO DI FIUME.

ispirato ad una storia vera, cioè, abbiamo trovato un gambero di fiume nel nostro giardino, che ha attraversato la strada dal campo di fronte casa.

Perché?
Perché anche quest'anno hanno coltivato riso.
30 cm di piscina dentro la quale le bastarde zanzare faranno figli a profusione i quali, attratti dal mio profumo eccezionale di maschio sovrappeso, saranno arrapate dal mio sangue e vorranno tutte un pezzo di questo!

Mentre dicevo questo facevo cenno col mio dito indicando tutto me stesso.

Ecco a voi, senza ulteriori indugi e senza parolaccie ed allusioni allo schifo, il fantasmagorico racconto de

IL GAMBERO DI FIUME.

In un paesino di campagna, viveva una famiglia sul ciglio di un campo coltivato.

Una mattina mentre preparano la colazione, dalla finestra che affaccia sul giardino sentono un rumore strano.

Aurora, la bambina di casa, decide di uscire a controllare.

Stupore e meraviglia nei suoi occhi quando vide qualcosa di inaspettato.

Di fianco al divanetto del giardino c'era, girato a pancia in su, un piccolo gambero.

Il rumore che la piccola sentiva proveniva dalle due chele, che il poverino sbatteva perché aveva paura.

Cosa ci faceva un gambero in un giardino?
Era scappato da una grigliata forse?

Non importava, perché il piccolo andava salvato.

Aurora prese una ciabatta del papà e lo girò sulle zampette e lui cominciò a correre al contrario cercando con le chele di pizzicare la ciabatta.

" fermo piccolo, non voglio farti male, voglio solo aiutarti! ".
Disse Aurora con tono dolce e gentile,
Il piccolo gambero si fermò e fece qualcosa di inaspettato:
Rispose alla bambina!
" grazie mille, ma scusami se non mi fido, sei così grande e grossa tu! "
" ma... ma... ma tu parli... "
Disse Aurora stupita ed anche un pochino spaventata.
" certo, ho imparato a parlare guardando la televisione dalla vostra finestra, sono due mesi che vivo nel vostro giardino.

continua...